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Disoccupati; in aumento,requisiti per l’indennità selettivi e briciole ai precar

Publie le mercoledì 18 marzo 2009 par Open-Publishing
1 commento

Per la CGIL il pacchetto per i precari fatto dal governo è assolutamente inadeguato.
I requisiti per la disoccupazione sono troppo stringenti e riguarderanno solo il 10% degli 800.000 atipici presi in oggetto escludendone il 90% , gli aumenti sono più bassi di quanto dichiarato.
Al fine di ampliare la platea delle persone che usufruiscono di indennità di cassa integrazione (attualmente solo il 26% dei disoccupati) includendovi anche altre categorie come la mobilità e chi sta tra le 17 e le 51 settimane di versamenti,la CGIL propone una tassa di solidarietà provvisoria ai redditi sopra i 150.000 euro al mese.
Sarebbero circa 100 euro di danno a chi ne guadagna 6.000 al mese,ma le resistenze dei privilegiati sono forti,e forse non passerà neppure questa misura pallida e un pò populistica.
Uno studio IRES-CGIL prevede per quest’altranno un milione di disoccupati in più rispetto al 2007,e un calo del PIL del 4%.
Negli ultimi anni,mai come adesso sono stati chiari i difensori degli interessi estranei a un minimo senso di giustizia sociale.

http://altromedia.blogspot.com/2009/03/cgil1-milione-di-disoccupati-in.html

Messaggi

  • la reazione della CGIL alle misure per i precari (venti per cento solo per una piccola parte di questi) è stata miserevole, ridicola!!

    La CGIL si limita a chiedere la elemosina ad una parte della società italiana che negli ultimi dieci anni si è impadronita del quindici per cento d della quota dei lavoratori di reddito nazionale.

    Le sue proposte sono solo piccole carezzevoli modifiche della linea dura del partito confindustriale: il pd che ha dentro Ichino, Merloni, Collaninno e Caleari.

    lo sciopero del 4 è assolutamente privo di contenuti per una vera difesa dei lavoratori. Non c’è alcuna richiesta di moratoria dei licenziamenti (fatta dalla UIL che però è inaffidabile e forse la baratta per un piatto di lenticchie), non c’è difesa delle bollette che le famiglie pagano alla privatizzazione. C’è una tassa imposta ai salari dalle privatizzazioni dell’acqua e degli altri servizi. Non c’è una vera risposta ai problemi del precariato che va abolito....

    lo sciopero del 4 aprile non chiede niente!!!