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Dissequestrati i siti Rdb/Cub - ma non finisce qui
Publie le mercoledì 1 dicembre 2004 par Open-Publishing6 commenti
Dissequestrati i siti RdB/CUB sul precariato (Lavorivariabili e RedLab). Ma la vicenda per noi non finisce qui.......
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Dal pomeriggio di ieri martedì 30 novembre lavori variabili e red-lab sono di nuovo on-line dopo più di una settimana di sequestro ordinato dalla Procura di Roma.
Cosa è successo: la magistratura di fronte ad una denuncia per diffamazione contro il nostro sito web non si è limitata a disporre la rimozione o il sequestro dell’articolo ritenuto "diffamatorio" come richiesto dallo stesso querelante ma, con insolita velocità, decide il sequestro del sito, dando ordine alla polizia postale di oscurare tutto e senza comunicare nulla alla redazione ed al sindacato che hanno aspettato giorni prima di ottenere le informazioni sulle motivazioni del provvedimento.
Si è colpita pesantemente la libertà di informazione e, in questo caso, anche le libertà e diritti previsti per una associazione sindacale: mettendo così il bavaglio a tutte le notizie, i documenti, le informazioni utili che riguardano il variegato settore dei lavori precari, flessibili e del lavoro nero che ha visto nella giornata del 6 novembre uno dei punti più altri di rappresentazione.
E’ stato un provvedimento di sequestro che ha pochissimi precedenti, e che giustamente ha suscitato dure proteste anche nel mondo dell’informazione; il Congresso della Federazione Nazionale della Stampa ha votato una mozione all’unanimità esprimendo «la propria preoccupazione per il ripetersi di interventi censori contro realtà informative che assumono la precisa funzione di dare voce ad un pezzo di società, i cui diritti ad un lavoro stabile e giuridicamente protetto sono negati».
Le motivazioni del "sequestro d’urgenza preventivo e probatorio": Giulio Ernesto Russo, presidente dell’associazione "Casa dei Diritti Sociali" di Roma (e dirigente del Centro Servizi per il Volontariato del Lazio) ha querelato per diffamazione il sito per aver pubblicato comunicati su una vicenda che ha visto contrapposti il titolare dell’Associazione (e la cooperativa sociale legata a questa) e i lavoratori della cooperativa. I comunicati riguardano una vertenza che dura da anni; la prima fase si era conclusa con il passaggio di tutti i cococo a lavoratori dipendenti ma oggi 30 lavoratori su 70 rischiano il licenziamento, alcuni sono stati posti da settembre a zero ore e c’è un ritardo di 4 mesi nel pagamento degli stipendi per gli altri.
La "Casa dei Diritti Sociali" si occupa di sostegno ai migranti e ai senza fissa dimora per conto del Comune di Roma, e a dispetto del nome, appena gli operatori si sono organizzati sindacalmente son subito cominciati i problemi: il diritto di protestare per i propri diritti contrattuali e sindacali, per il tipo di servizi offerti dalla coop, per le condizioni delle strutture, per il cibo e per l’igiene, non ha trovato cittadinanza. Guarda caso, tra gli operatori che saranno "allontanati" ci sono proprio le persone che si sono distinte nelle denunce e nelle lotte. Insomma, si tratta evidentemente di licenziamenti politici.
Giulio Ernesto Russo è un esponente di quella sinistra del no profit, inserita nel movimento e nelle istituzioni, che non si preoccupa molto della coerenza delle proprie azioni ma molto della propria rispettabilità: noi riteniamo che vi sia la necessità di andare in fondo alla questione pubblicamente e politicamente, chiamando in causa anche il Comune di Roma, che in quanto committente avrebbe il dovere di vigilare per far rispettare la Delibera 135/2000 che prevede la rimozione degli appalti là dove non vengano rispettati i contratti collettivi di lavoro.
Per questo proponiamo alle realtà politiche e sociali romane una iniziativa di dibattito e di confronto sui temi e le questioni sollevate da questa grave vicenda da tenersi nei prossimi giorni.
Nel frattempo ringraziamo tutti coloro che ci hanno manifestato la loro solidarietà, a partire dalle decine e decine di siti che hanno diffuse le notizie su questo sconcertante episodio.
Roma, 1.12.04
RdB/CUB





Messaggi
1. > Dissequestrati i siti Rdb/Cub - ma non finisce qui, 2 dicembre 2004, 13:36
ciao,
sono un operatore sociale, lavoro presso la cooperativa sociale "il sogno", conosco molto bene la cooperativa casa dei diritti sociali, perchè anche io come tantissimi altri ho trascorso un periodo della mia esperienza lavorativa presso questa cooperativa sociale.
non mi ha colto impreparato quanto accaduto, visto è considerato che nei 9 mesi in cui ho lavorato presso questa cooperativa ne ho viste di tutti i colori.
peccato che all’epoca, non c’era il sindacato e chi protestava veniva immediatamente messo in un angolo; peccato perchè se ci fosse stato nel periodo in cui ho lavorato io, fino al 2001, mi sarei unito a loro, invece che dover chinare continuamente il capo.
come tutte le associazioni che lavorano con i rifugiati politici anche la casa dei diritti sociali ha per forza, non c’ è nulla di oscuro in questo, rapporti con il ministero degli interni e con il mondo politico che esso sia di destra o sia di sinistra.
il fatto che siano stati oscurati i siti che pubblicavano i volantini degli operatori iscritti al sindacato non è casuale.
spero che quanto accaduto, aiuti tutta la sinistra ( estrema e istituzionale) a prendere una posizione rispetto a quanto accade quotidianamente nelle cooperative sociali,
o forse pensiamo che quanto sostengono i ragazzi iscritti al sindacato è frutto della loro immaginazione?
per motivi legati al fatto che lavoro presso una coop soc legata per vincoli politici alla cds, non rivelo il mio nome.
scusate la codardia.
ciao a tutti e grazie per l’attenzione.
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1. > Dissequestrati i siti Rdb/Cub - ma non finisce qui, 3 dicembre 2004, 14:18
Te la sei cavata con una battuta sulla codardia, ci hai fatto ridere, ma invece sei un po falso davvero.
Le cose che hai detto sono gravissime, e non puoi cavartela così.
Cosa vuoi dire co sta storia del ministero dell’interno? Sai che certe accuse infamanti le si paga, e ricordatelo per le prossime idiozie che scriverai nella vita!
Io come te ho lavorato per la coop Cds fino al 2001, e mi ricordo bene i problemi che abbiamo affrontato insieme, chissà tu chi eri, perchè in effetti la testa non la hai alzata mai, e a me quelli che non alzano la testa nel momento del bisogno non mi fanno tanta simpatia.
Una domanda? Come mai hai trovato lavoro in una coop. che sostieni legata alla Cds? sei recidivo?
E li cosa fai continui a tenere bassa la testa a quanto pare perchè non hai firmato neanche il tuo articolo.
Scusa se mi sono incazzato però da chi confonde la destra con la sinistra certe accuse non
me le lasco fare così.
Riccardo
2. > Dissequestrati i siti Rdb/Cub - ma non finisce qui, 3 dicembre 2004, 15:24
Per i precari che lavorano a vario titolo per il comune di roma - coop.sociali, precarie asili e materne, bibliotecari, canili ecc.ecc. - distinguere seriamente tra destra e sinistra e’ veramente molto difficile !
Keoma
3. > Dissequestrati i siti Rdb/Cub - ma non finisce qui, 8 dicembre 2004, 17:47
Keoma la tua confusione è leggittima, evidentemente anche a te come a molti altri mancano solidi strumenti per interpretare le trasformazioni in atto su scala globale. Il fatto è che la tua confusione ti rende particolarmente vulnerabile ad una strumentalizzazione da parte dei PADRONI delle nostre vite.
Che ti non ti vedono combattere contro di loro ed assaltare la propria fortezza di cristallo, ma ti vedono giurare vendetta contro le cooperative sociali. Questo secondo me è un gravissimo errore, perchè la tua lotta non porta a conquistare spazio sul terreno dei diritti e del reddito, accompagna invece il faccione che ci comanda ad abbassare le tasse risparmiando su quelli come te e su quelli come me, ovvero a lasciarci in mezzo alla strada.
Kimba
4. > Dissequestrati i siti Rdb/Cub - ma non finisce qui, 8 dicembre 2004, 20:18
Dato che, almeno sulla carta, la Casa dei Diritti sociali e’ una cooperativa ( e per questo ha bei vantaggi fiscali, previdenziali ed anche contrattuali - al ribasso - nei confronti dei lavoratori soci) si da il caso che, sempre sulla carta, i lavoratori ne siano anche soci.
Di conseguenza, come dice anche l’ ex volontario e ex dipendente, se ci sono stati gravi errori di gestione e cattiva amministrazione, questi sono stati fatti anche in danno dei lavoratori7soci che quindi ne hanno subito un danno, anche economico.
E quindi, oggettivamente, sono stati sottratti loro dei soldi, oltre che per molti di essi anche il rischio del posto di lavoro, cioe’ dello stipendio.
Dove’ e’ la diffamazione ?
Ma la volete finire di difendere i "padroni cosiddetti di sinistra" ?
La Lega delle Cooperative - a maggioranza diessina - e’ stata la prima a siglare il cosiddetto "patto per l’ Italia" di Berluskoni che ha allargato ulteriormente la precarieta’.
E certi comuni di centrosinistra, in primo luogo quello romano di Veltroni con annessi assessori di Rifondazione - vedi comunicato delle precarie degli asili nido sul newswire di Bellaciao - sono stati i primi ad utilizzare la famigerata legge 30 del governo di centrodestra.
Dove sta, per i lavoratori salariati e soprattutto precari, l’ "alternativa" a questo governo ?
E poi, per cancellare due comunicati, si chiudono due interi organi di informazione ?
E la cosiddetta sinistra istituzionale, nemmeno su questo problema "di liberta’", ha niente da dire ?
Keoma( che ha 50 anni ed ha a lungo militato anche nel PCI e nella Cgil, che forse non ha capito le "trasformazioni globali", ma sa pure con certezza che, una volta cacciato il Berluska, speriamo prima possibile, i problemi dei lavoratori, precari e non, rimarranno pari pari quelli che sono ; del resto non ha detto D’ Alema che non sara’ certo lui ad abolire le leggi di Berluskoni ? )
2. > Dissequestrati i siti Rdb/Cub - ma non finisce qui, 9 dicembre 2004, 15:41
by coordinamento romano di lotta Thursday, Dec. 09, 2004 mail: lavoratoriinlotta@tiscali.it
IRRUZIONE DEL COORDINAMENTO ROMANO DI LOTTA DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI DELLE COOP SOCIALI ALLA PROTOMOTECA DEL CAMPIDOGLIO.
Stamattina (giovedì 9 dicembre) alle ore 11.30 una delegazione del Coordinamento Romano di lotta dei Lavoratori e delle Lavoratrici delle Cooperative Sociali di Roma, ha interrotto il convegno organizzato dalla Comunità di Capodarco per festeggiare i suoi 30 anni di attività.
Al convegno erano presenti diverse figure istituzionali e amministratori capitolini: Rosy Bindi (Margherita), Augusto Battaglia ( senatore DS), Luigi Nieri (Assessore al Lavoro del comune di Roma).
L’iniziativa che si è svolta con un volantinaggio nella sala della Protomoteca del Campidoglio è proseguita con un intervento di un lavoratore che ha denunciato la vera natura del cosiddetto "Terzo Settore":
Organo di smantellamento delle Stato Sociale a discapito dei cittadini con ricadute sul benessere della collettività a cui sottrae grosse fette di denaro pubblico per erogare servizi troppo spesso di pessima Qualità.
Luogo di sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici che per oltre il 70% sono assunti con contratti a progetto senza il riconoscimento di alcuna tutela e diritto (ferie, malattia, maternità,etc.).
Luogo di falsa democrazia e partecipazione, visto che le assemblee dei soci servono di fatto solo a giustificare la natura giuridica delle Cooperative Sociali; per questo esse ricevono sgravi fiscali e un regime contributivo agevolato a tutto discapito delle lavoratrici e dei lavoratori.
A conclusione dell’intervento dal palco, la platea (composta da molti utenti e cittadini romani) ha applaudito l’intervento e i contenuti mentre le figure istituzionali e i vertici di Capodarco hanno decisamente "storto il naso".
In particolare a Roma la Comunità Capodarco festeggia i suoi 30 anni, che sono come hanno testimoniato dei lavoratori di Capodarco che hanno distribuito il proprio volantino, 30 anni di precarietà e di sfruttamento dei lavoratori e di sperpero di soldi pubblici giacchè non possono coesistere Qualità del servizio e Sfruttamento dei lavoratori!!!
Durante l’intervento è stato sottolineato che a Roma non è solo Capodarco che sfrutta i lavoratori ma anche la celebberrima Associazione Casa dei Dirittti Sociali-focus che nonostante le denunce di disservizio e la mancata applicazione dei contratti collettivi nazionali, a tutt’oggi ancora non ha avuto revocate le convenzioni che la legano ai finanziamenti del Comune di Roma in osservanza della delibera 135/2000 così come richiesto dalla delegazione sindacale interna RdB-CUB.
La delibera prevede che il Comune di Roma finanzi i servizi appaltati in ottemperanza ai contratti collettivi vigenti......peccato che poi il Terzo Settore se ne faccia beffa facendo addirittura lavorare personale volontario ma intascando il denaro previsto per i salari dei lavoratori.........
Ciliegina sulla torta sono i licenziamenti politici che stanno avvenendo da alcuni mesi a questa parte nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici più attive nel denunciare i disservizi e la mancanza di diritti nelle cooperative sociali e negli altri organismi del Terzo Settore:
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Associazione Casa dei Diritti Sociali il 31 dicembre verranno mandati a casa per aver denunciato nel corso di tre anni i disservizi e per essersi organizzati sindacalmente Alcuni lavoratori dell’Associazione Volontari Canile Porta Portese sono stati licenziati per attività sindacale.
La cooperativa sociale Il Cigno ha licenziato per gli stessi motivi un lavoratore scomodo.
La cooperativa sociale Spes Contra Spem (presidente Luigi Vittorio Berliri consigliere comunale della Margherita....) ha licenziato una lavoratrice applicando la legge 30 (decadenza da socio) per supposta"incompatibilità".
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Purtroppo la lista è lunga ed il cosiddetto Privato Sociale che di sociale ha ben poco mostra giorno dopo giorno il suo vero volto!
Il volto del liberismo e dello sfruttamento dei lavoratori e delle risorse pubbliche.
Roma 9 novembre 2004
COORDINAMENTO ROMANO DI LOTTA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE SOCIALI e DEL TERZO SETTORE