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Donne in Nero : campagna di obiezione alle spese militari
Publie le giovedì 27 ottobre 2005 par Open-PublishingOsiamo la pace fino in fondo. Disarmiamo il mondo.
di Donne in Nero
In Italia si tagliano le spese sociali, ma aumentano le spese per sostenere l’esercito e finanziare le cosiddette missioni di pace, in paesi teatro di guerre. Ancora una volta si sottrae denaro pubblico al benessere sociale e ambientale, alla sanità, alla scuola pubblica, ai trasporti collettivi.
Noi Donne in Nero , convinte dell’attualità di un famoso discorso di Rosa Luxemburg al Parlamento tedesco contro il riarmo e per la riconversione delle spese militari in spese sociali («Svuotiamo gli arsenali. Riempiamo i granai»), siamo certe che per mettere "Fuori la guerra dalla storia" sia indispensabile non finanziare il sistema militare-industriale, una delle motivazioni per cui si fanno le guerre. E crediamo che tutte, tutti, siamo chiamati ad assumerci oggi la responsabilità di opporci alla guerra infinita, per non accettare passivamente il mondo violento che i potenti della terra cercano di imporci.
Ciascuna, ciascuno, di noi può opporsi: una delle azioni possibili è aderire alla
Campagna di obiezione alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta.
Da qualche anno, l’obiezione alle spese militari si può fare anche svincolata dalla dichiarazione dei redditi. Si tratta di una scelta politica, attuabile in qualsiasi momento dell’anno. Questa modalità sposta la rilevanza dell’obiezione dal piano economico/finanziario (sottrarre soldi alle spese militari) a quello politico, facendo giungere a livello istituzionale la voce di cittadini e cittadine che si dichiarano obiettori alle spese militari, che vogliono chiudere con la guerra (dalla ricerca alla sperimentazione bellica, dalla produzione al commercio di armi, consapevoli di tutte le implicazioni economiche, culturali, politiche, etiche che questo comporta...) e vogliono percorrere una strada radicalmente alternativa: quella della difesa popolare nonviolenta, o difesa non armata nonviolenta, che si inserisce (con una sua specificità) nel percorso di tante donne e tanti uomini attivi nel movimento contro la guerra.
Noi Donne in Nero di Como aderiamo alla Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta.
Da anni ci dichiariamo collettivamente obiettrici di coscienza alle spese militari, effettuando insieme, un versamento a favore di un’associazione impegnata in azioni per il disarmo.
Il nostro versamento per il 2005 sarà a favore del Coordinamento Comasco per la Pace, finalizzato al sostegno del seminario La resistenza nonviolenta delle donne, 6 novembre 2005 ore 9 nell’ambito del Convegno PACE DA TUTTI I BALCANI. Tra Europa e instabilità: l’ex Jugoslavia e la Bosnia a dieci anni da Srebrenica e dagli Accordi di Dayton (Como 4-6 novembre 2005, Aula magna del Politecnico, via Castelnuovo 7).
Donne in Nero
c/o Arci, via Anzani 9 Como,
tel. 339.1377430, e-mail celgros@tin.it, http://www.donneinnero.it
Per informazioni e adesioni: Coordinamento nazionale Campagna O.S.M. - D.P.N. c/o LOC - Lega Obiettori di Coscienza, via M. Pichi 1, 20143 MILANO, tel. 02.8378817 - 02.58101226, fax 02.58101220, e mail locosm@tin.it, www.peacelink.it (sezione: “nostri ospiti” - Campagna Obiezione alle Spese Militari per la DPN).