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Dove sono le scelte ambientaliste in Italia ?

Publie le domenica 3 febbraio 2008 par Open-Publishing

L’Assia e’ la regione industriale culla della lobby nucleare tedesca, eppure ha saputo fare scelte ambientali fondamentali, come sostituire in 5 anni il 60% dell’energia elettrica con energie rinnovabili, chiudendo 2 centrali nucleari.

Del resto la chiusura delle centrali nucleari e degli inceneritori e’ la mossa che consegue naturalmente a una pianificazione intelligente delle energie e dei rifiuti da parte di uno Stato intelligente.

La scelta che chiude in Germania due centrali nucleari perche’ non servono piu’ e’ la conseguenza logica di un’educazione ambientalista dei cittadini su cui le stesse forze politiche tedesche avevano avuto qualche dubbio. A Monaco hanno chiuso il termovalorizzatore Sud e stanno per chiuderne un altro. In soli 8 anni di buona conduzione della cosa pubblica la produzione di rifiuti si e’ ridotta del 60% passando, grazie al riciclaggio, che e’ passato da 150.000 tonnellate l’anno a 350.000 (come tutti i rifiuti di Genova). Ma la Germania, non dimentichiamolo, non e’ solo il paese dove ordine e pulizia marciano alla pari di progresso e buona economia, e’ anche il paese dove gli ambientalisti si sono fatti sentire e sono arrivati ad essere la terza forza politica.

Ora ci sembra davvero strano che i Verdi o gli ambientalisti italiani o partiti come Rifondazione che anche sui temi no global avevano fatto leva non colgano l’importanza di certe scelte rivoluzionarie fatte da nazioni all’avanguardia sul fronte delle energie che si portano avanti giudiziosamente sul fronte anti-petrolifero e anti-rifiuti.
Se guardiamo ai programmi e ai battages elettorali dei partiti italiani, appare in tutta la sua evidenza, un vuoto, anzi una voragine, sui temi ambientalisti e sulle tematiche innovative.

La’ dove altrove impongono delle penalizzazioni sull’aumento dei rifiuti e delle multe ai Comuni indampienti, da noi riscuote plauso un leader che promette addirittura l’annullamento della tassa sui rifiuti o di quell’ICI che pure serve ai Comuni a finanziare i servizi pubblici. C’e’ qualcosa di delirante in tutto questo. Sono deliranti le promesse dei leader, ma sono deliranti anche le accettazioni dei cittadini, che cosi’ possono solo vedere una degradazione senza fine del paese. E’ un incredibile andare contro corrente che nega i principi di sviluppo di qualunque paese civile.

Davvero non sappiamo cosa pensare di un partito dei Verdi assolutamente disorganizzato e privo di visibilita’, di cui non conosciamo mai le mosse, le lotte o i successi, privo di una newsletter rappresentativa, di un blog diffuso, di un sito propedeutico, di un qualche cosa di noto che informi il popolo italiano su cosa fanno i Verdi al Governo e che educhi lo spirito civico dei cittadini.

Questo vuoto di immagine e questa fiacchezza di dibattito e di lotta non sappiamo a cosa debbano essere attribuiti. Quando anche il partito dei Verdi risulta sotto accusa nell’emergenza ambientale napoletana, quando Pecoraro Scanio non e’ stato capace nemmeno di informare sui fondi messi a disposizione per i pannelli fotovoltaici, ne’ sappiamo di una qualche legge a favore della salute o dell’ambiente che sia promanata con forza dai Verdi, cosa dobbiamo pensare?

Altrove, in Inghilterra, in Francia, in Germania, la difesa dell’ambiente, la lotta contro il disastro climatico, le energie alternative occupano le prime pagine di tutti i giornali ed energia e ambiente sono i punti cardini forti di programma di qualunque leader emergente. Da noi no. Di chi e’ la colpa?
Non e’ questo un punto di degrado delle intelligenze che si aggiunge al punto di degrado delle coscienze?

Non ci sono solo le energie pulite e rinnovabili, e l’emergenza rifiuti, ci sono i parchi, c’e’ la tutela del paesaggio, c’e’ la difesa delle coste, la pulizia del mare, c’e’ il verde cittadino, la pulizia dell’aria, la difesa dell’acqua come bene pubblico. C’e’ infine il tema dolorosissimo e mai affrontato del risparmio, risparmio delle energie innanzitutto, risparmio degli sprechi che continuano a crescere smisuratamente, e c’e’ il tema delle scelte di vita, della sobrieta’, dell’annichilimento dei consumi inutili.

Dove sono in tutti questi temi le battaglie forti della sinistra radicale? E che mi significa avere unificato tante sinistre sotto un arcobaleno della pace, con o senza falce e martello, se poi in queste battaglie noi vediamo un sostanziale deserto di risultati e di impegni?

Anche nel diverbio sugli inceneritori, dove sono quelli che propongono leggi per diminuire i rifiuti, leggi per risparmiare energia, leggi per annullare i finanziamenti artificiosi e finalizzati a privati arricchimenti, controlli per impedire che i miliardi di fondi europei finiscano in tasche private lasciando intere regioni depresse in una depressione anche peggiore? Io questi puri e duri non li ho visti, non li ho conosciuti. Io ho visto solo un consenso unanime e ancor piu’ vergognoso contro quella parte della magistratura che cerca di bloccare lo scempio del paese. E qui, purtroppo, ho visto anche i Comunisti Italiani, i Verdi e quelli di Rifondazione. E da questi che dovrei aspettarmi qualcosa di buono?

Stiamo aspettando che ci dicano quando hanno fissato il nuovo turno elettorale, con la vecchia legge porcata o con una nuova legge che, favorendo gli interessi della Casta, sara’ ugualmente contro gli interessi dei cittadini comuni e danneggera’ ugualmente la sovranita’ popolare.

Stiamo aspettando che qualcuno di questi incivili si svegli dalle sue lotte private di potere o meglio che qualcosa di nuovo si avanzi dal mondo civile per dirci se vogliamo entrare o no nel mondo futuro che sara’ senza petrolio, che non puo’ tollerare piu’ sprechi e rifiuti, e che non puo’ contribuire irresponsabilmente al disastro climatico come hanno fatto tutti i governi di dx a sx fino a ora.

da Nuovo Masada. n. 625

http://www.masadaweb.org