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Due ong Usa denunciano: ancora torture in Iraq e il Pentagono le copre

Publie le mercoledì 26 gennaio 2005 par Open-Publishing

di red.

Due importanti organizzazioni americane per i diritti civili rilanciano e amplificano lo scandalo delle torture in Iraq. Secondo l’American Civil Liberties Union (Aclu) il Pentagono non indagò su una serie di abusi e torture accaduti ad Abu Ghraib e non solo: elettro-schock, sodomizzazioni e pesanti violenze fisiche. Accuse supportate da una serie di documenti ufficiali.

L’ong ha ottenuto i documenti grazie al Freedom of information Act, la legge che dispone il diritto di accesso pubblico ai documenti ufficiali dell’amministrazione Usa. Documenti che, denuncia l’Aclu, «parlano di una storia evidente di torture sistematiche, che ha oltrepassato le mura di Abu Ghraib». «Le indagini del governo su abusi e torture sono state dolorosamente inadeguate - rincara la dose Anthony Romero, direttore esecutivo - In alcuni casi li hanno di fatto coperti».

La denuncia arriva nello stesso giorno in cui un’altra organizzazione statunitense a difesa dei diritti umani, Human Rights Watch, ha denunciato una serie di torture commesse dalle forze di sicurezza irachene. In un rapporto di 94 pagine, l’ong scrive che gli arresti illegali, la tortura, l’isolamento prolungato sono diventati «una routine». La denuncia è basata sulle testimonianza di 72 iracheni arrestati che hanno dichiarato di aver subito abusi dalle forze di sicurezza irachene.

Macabra lista: detenuti picchiati con cavi e verghe di metallo, sottoposti a scariche elettriche in zone delicati come i lobi delle orecchie e i genitali; bendati e lasciati con le mani legate per giorni e giorni; detenuti in isolamento, privati di cibo e acqua, obbligati a rimanere in piedi per lunghi periodi di tempo o costretti a pagare per potere incontrare i membri della famiglia.