Home > Dura condanna di AI, Ics e MSF per i trasferimenti forzati dei cittadini (…)

Dura condanna di AI, Ics e MSF per i trasferimenti forzati dei cittadini stranieri

Publie le lunedì 4 ottobre 2004 par Open-Publishing
1 commento

Dura condanna di Amnesty International, Ics e Medici Senza Frontiere per i trasferimenti forzati dei cittadini stranieri arrivati a Lampedusa

Roma, 3 ottobre 2004_ Le associazioni umanitarie Amnesty International, ICS e Medici Senza Frontiere condannano duramente la procedura adottata dal Governo italiano per gestire l’arrivo di molti migranti a Lampedusa negli ultimi giorni.

Il ponte aereo per riportare immediatamente in Libia oltre 300 stranieri appena arrivati nel nostro Paese rappresenta una gravissima violazione delle norme italiane e delle convenzioni internazionali in materia di diritto d’asilo.

L’allontanamento di queste persone dall’Italia senza averle adeguatamente informate del diritto di chiedere asilo e senza l’accesso alla procedura per l’eventuale riconoscimento dello status di rifugiato è un comportamento che si colloca al di fuori di ogni contesto normativo nazionale e internazionale. In particolare si tratta di una grave violazione della Convenzione di Ginevra che all’articolo 33 sancisce il principio di non-refoulement (principio di non respingimento dei richiedenti asilo anche se entrati illegalmente nel territorio dello Stato).

"Molti degli uomini e delle donne che raggiungono l’Italia affrontando viaggi pericolosissimi fuggono da guerre e persecuzioni. L’Italia ha il dovere di offrire a queste persone la possibilità di vedersi riconoscere lo status di rifugiato attraverso la procedura stabilita dalle leggi nazionali. Questi trasferimenti forzati e arbitrari rappresentano una violazione gravissima e per alcuni degli stranieri potrebbero tradursi in una seria minaccia per la loro vita", dice Stefano Savi, direttore di MSF in Italia.

"Tutti hanno diritto a chiedere asilo e ad essere informati su tale diritto. L’Unione Europea e l’Italia devono cessare ogni tentativo di scaricare le proprie responsabilità e i propri obblighi internazionali su Paesi terzi; tutto ciò conduce a risultati inaccettabili e a potenziali violazioni della Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato", ha dichiarato oggi Francesco Messineo, responsabile del Coordinamento Rifugiati e Migranti di Amnesty International Italia.

"Particolarmente grave è la scelta di rinviare gli stranieri arrivati in Italia verso Paesi che potrebbero non assicurare il rispetto dei diritti umani e che non hanno firmato le Convenzioni internazionali in materia di diritto d’asilo. L’Italia si rende a tutti gli effetti co-responsabile di tali eventi.", afferma Gianfranco Schiavone, vicepresidente nazionale dell’Ics (Consorzio Italiano di solidarietà)

Dal 2001 Amnesty International, MSF e ICS collaborano per garantire il rispetto dei diritti dei rifugiati e per promuovere in Italia - unico Paese Ue a esserne privo - l’adozione di una legge organica sul diritto d’asilo.

Per maggiori informazioni contattare:

Amnesty International Italia - Ufficio stampa - Tel. 064490224 - 348 6974361, e-mail: press@amnesty.it

Medici Senza Frontiere - Chiara Bannella - Ufficio Stampa +39 320 0108739 - chiara.bannella@rome.msf.org

Ics - Ufficio stampa - Catherine Dickeage 06/85.35.50.81 - 348/58.14.954 c.dickeage@icsitalia.org

Messaggi

  • Giusta la condanna da parte di queste organizzazione,
    dalla loro posizione ovviamente non sarebbe civile aspettarsi altro!

    e comunque

    da anni l’Italia chiede aiuto all’unione europea per gestire l’emergenza immigrazione.
    L’ONU, da parte sua, sembra ignorare il problema.

    Adesso qualcuno (ONU ad es.) nel pianeta si rende conto che il problema "italiano" ESISTE,
    ..solo adesso che il governo promuove una politica di trasferimenti forzati.

    Non entro nel merito della "legalità" internazionale dell’operazione, però una domanda è lecita:
    se questi aerei anzichè atterrare in Libia cambiassero rotta per tentare un atterraggio
    a Parigi o a Madrid pittusto che a Berlino,
    luoghi dove, i trattati dicono, i diritti umani sono tutelati,
    secondo voi i vari "buoni" governi di queste capitali
    metterebbero a disposizione tali aereoporti?.....

    enrico