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E dopo la sconfitta, Rifondazione si avvia a un congresso straordinario

Publie le martedì 15 aprile 2008 par Open-Publishing

E dopo la sconfitta, Rifondazione si avvia a un congresso straordinario

l segretario Franco Giordano: ’’Metteremo in discussione i vertici ma il processo di aggregazione della sinistra è irreversibile’’. E Russo Spena propone una federazione sul modello della sinistra europea ma senza sciogliere il Prc

Roma, 15 apr. - (Adnkronos/Ign) - Un congresso straordinario. Una messa in discussione dei ’’vertici’’. All’indomani dello tsunami elettorale che ha registrato il flop della Sinistra Arcobaleno e cancellato il partito rosso dal Parlamento, Rifondazione Comunista cerca di rimettere insieme i pezzi.

Dopo la lunghissima riunione di oggi, la segreteria ha deciso di riunire per venerdì prossimo la direzione e per sabato e domenica il comitato politico nazionale. A breve poi, con molta probabilità al luglio prossimo, verrà convocato un congresso straordinario nel quale, ha spiegato senza mezzi termini il segretario Franco Giordano (nella foto), i vertici di Rifondazione si ’’metteranno in discussione’’.

E le mozioni che il partito di via del Policlinico si troverà a discutere potrebbero essere più di una. La linea che fa capo a Paolo Ferrero e Giovanni Russo Spena infatti appare sempre più determinata a dare battaglia sulle prospettive future, a cominciare dalle caratteristiche di federazione che dovrà avere il nuovo soggetto politico cui guardare per il prossimo futuro.

La questione principale è cosa fare della Sinistra Arcobaleno. Per il segretario di Rifondazione è necessario trovare una modalità di aggregazione delle forze di sinistra, ’’anche con quei singoli che hanno votato Pd terrorizzati da quello che è accaduto dopo: l’Italia che si è svegliata di destra’’. Una ’’discussone senza rete con tutti’’ insomma e anche se il ’’Pdci ha deciso di sottrarsi - sottolinea Giordano - un processo di aggregazione della sinistra è irreversibile’’. ’’Se ritorniamo a quello che eravamo - aggiunge - non reggiamo la sfida. Proviamo a ricostruire’’.

E se Paolo Ferrero preferisce non commentare, Giovanni Russo Spena invece lancia la sua idea di una federazione sullo stile della sinistra europea, ma senza lo scioglimento di Rifondazione. ’’Il processo unitario si deve costruire senza sciogliere Rifondazione, mantenendo le soggettività - spiega il capogruppo uscente al Senato - Siamo apparsi un partito troppo istituzionalista, dobbiamo ripartire dal conflitto sociale, ricostruire una sinistra di ispirazione sociale’’. Un nuovo soggetto dunque con dentro ’’partiti, singoli, associazioni’’ con pari diritti e, perché no, ’’anche con un nuovo tesseramento’’.

A ritornare sul boccone amaro dei risultati elettorali è invece il segretario di Rifondazione. Pur sostenendo la necessità di un ’’bagno di umiltà’’, Giordano attribuisce una buona parte delle responsabilità dell’esito delle politiche al governo Prodi che, sottolinea, ’’ci ha fatto pagare un prezzo altissimo’’. Nulla da recriminare invece a Fausto Bertinotti. ’’Lui aveva annunciato che questo sarebbe stato il suo ultimo atto da dirigente, non c’è stata nessuna dimissione. Nessuno di noi si sottrarrà a un atto di responsabilità’’.