Home > E’ morto il Cardinale Pio Laghi
Martedì 13 gennario 2008 si sono tenuti i funerali solenni del Cardinale Pio Laghi in San Pietro- La Chiesa tutta manifesta il suo cordoglio.
Il cardinale Pio Laghi, chiamato per la sua efferatezza Pio Lager, fu nunzio apostolico del Santo Padre anche presso Saddham. Ma per le Madri di Plaza de Mayo egli non è un’autorità di rango come ne hanno parlato i giornali italiani bensì un complice delle stragi e dei delitti della dittatura argentina negli anni 1974-1980.
In base a cicostanziate accuse rivolsero alla procura di Roma una denunzia ma la loro richiesta di processare un infame è caduta nel vuoto per quanto le accuse fossero pesantissime, con partecipazione diretta se non ideazione di barbarie indicibili: omicidio volontario, sequestri seguiti da scomparsa e da morte di più di 3000 persone, torture e stupri su oltre 30 mila cittadini.
Questi i delitti di cui sono accusati i generali argentini durante la loro violenta dittatura dal 1974 al 1980, ad essi avrebbe partecipato, per complicità diretta o indiretta, ma sicuramente morale, anche l’allora Nunzio apostolico in Argentina, mons. Pio Laghi.
Le Madres de Plaza de Mayo, sono fortemente convinte di questo e si sono costituite in associazione con lo scopo di scoprire, denunciare e consegnare alla giustizia del loro Paese tutti i responsabili di quegli atroci delitti.
Essendo il card. Pio Laghi di nazionalità italiana, una denuncia contro di lui, promossa da cittadini di uno Stato estero, poteva essere inoltrata alla Procura della Repubblica solo attraverso il Ministero italiano di Grazia e Giustizia e solo se questo ne avesse ravvisata la legittimità.
A queste due difficoltà si aggiunge il fatto che il card. Pio Laghi godeva di una particolare immunità in Italia per il suo rango cardinalizio e era difficilmente perseguibile perché, come cittadino Vaticano, godeva del beneficio della extraterritorialità.
Secondo le Madri, Pio Laghi, nel corso della sua permanenza in Argentina con la carica di Nunzio apostolico, «collaborò attivamente con i membri sanguinari della dittatura militare e portò avanti personalmente una campagna volta ad occultare tanto verso l’interno quanto verso l’esterno del Paese l’orrore, la morte e la distruzione.
Lavorò attivamente inoltre per smentire le innumerevoli denunce dei familiari delle vittime del terrorismo di Stato e i rapporti di organizzazioni nazionali e internazionali per i diritti umani».
Fu anche colpevole «di aver messo a tacere le denunce internazionali sulla sparizione di più di trenta sacerdoti e sulla morte di vescovi cattolici e provvide, con i membri dell’episcopato argentino, alla nomina di cappellani militari, della polizia e delle carceri che garantissero il silenzio sulle esecuzioni, le torture e gli stupri cui assistevano. Questi cappellani avevano l’obbligo non solo di confortare spiritualmente gli autori dei genocidi e i torturatori, ma anche, tramite la confessione, di collaborare con l’esercito estorcendo informazioni ai detenuti».
Il cardinale si è sempre giustificato dicendo che "non sapeva", una difesa molto dubbia dal momento che visitava i campi di concentramento e di tortura.
È debitamente accreditata la presenza di Pio Laghi nei campi di concentramento e di sterminio dell’Argentina, mentre accompagnava gruppi di militari in ispezione e interrogava i reclusi.
Il Nunzio Apostolico collaborava alle decisioni riguardanti i detenuti scomparsi.
La Chiesa di Roma dette a Laghi sempre il massimo appoggio.
E approvò anche la decisione di Laghi di non dare la Comunione alle Madri della Plaza de Maio, la stessa comunione che però veniva data ai carnefici del regime.
“In Argentina e in tutta l’America Latina esistono due Chiese: quella che lotta insieme al popolo e ai settori più poveri e quella aristocratica, diretta dall’Opus Dei, che stabilisce alleanze criminali con i dittatori di turno».
(dati presi da
http://www.ellexelle.com/Article223.html
e riportati su Masada 856
http://www.masadaweb.org)
Messaggi
1. E’ morto il Cardinale Pio Laghi, 13 gennaio 2009, 17:15, di e = mc2
Me lo ritroverò nel loro Inferno, io ospite per altre "colpe" che non quelle ascritte al prelato.