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E perché l’eolico no?

Publie le martedì 3 giugno 2008 par Open-Publishing
3 commenti

Questo articolo di Repubblica traduce analogo articolo del Guardian. La data è 2003 !!! Se i Verdi c’erano, dormivano. Oppure, arrivati al Governo, si sono adagiati in un dolce far niente.

A pag. 128 il programma di Prodi recitava:
"Quanto alle “nuove fonti rinnovabili” (eolico, biomasse,fotovoltaico, solare a concentrazione, solare termico, idroelettrico di piccola taglia , geotermia), vogliamo nell’arco della legislatura siano almeno raddoppiate, in modo da giungere al 2011 al 25% di produzione elettrica da rinnovabili. A tal fine, applicando correttamente le direttive
comunitarie e utilizzando le migliori esperienze europee, si potrà rivedere il sistema d’incentivazione delle fonti rinnovabili e favorire il passaggio dai certificati verdi a tariffe certe, incentivanti per un numero definito di anni, differenziate per le diverse fonti."

E difatti...

Repubblica:
"Pinze, martello, una manciata di chiodi e una turbina eolica". A fare un’ordinazione del genere in un negozio di ferramenta italiano si verrebbe presi per pazzi, ma in Gran Bretagna non e’ cosi’. Il crescente interesse per la microgenerazione di elettricita’ ha finalmente fatto fare alle fonti rinnovabili l’atteso balzo dal mercato di nicchia a quello della grande distribuzione.
Da qualche giorno" B&Q", una delle catene per il "fai da te" piu’ grandi del Regno Unito (simile all’italiana Bricofer) ha messo infatti in vendita micropale eoliche e pannelli per il solare termico come fossero un qualsiasi articolo di ferramenta. E anche il prezzo, seppure non esattamente alla portata di tutti, non e’ certo proibitivo. Sborsando poco meno di 1.500 sterline (circa 2.200 euro) negli oltre 300 negozi a marchio "B&Q" sparsi per il paese e’ possibile acquistare una microturbina in grado, promettono i venditori, di tagliare la bolletta media di una famiglia del 30%.
Nel prezzo e’ inclusa inoltre la consulenza burocratica e tecnica per l’installazione (ovviamente si deve abitare in un posto sufficientemente esposto al vento), il montaggio e anche l’assistenza legale per cercare di ottenere gli incentivi statali previsti per le rinnovabili (circa un 30% della spesa iniziale).
Le turbine, realizzate dalla ditta Windsave, sono capaci di produrre fino a un KW di energia che l’impianto elettrico di casa inizia a "succhiare" fino ad esaurimento prima di attaccarsi alla rete principale in caso di bisogno. Garantite dieci anni, alte due metri e larghe 1,75, le pale sono poco invasive, anche se naturalmente il tipo di edilizia britannica, con le caratteristiche case uni e bifamiliari, ne aiuta notevolmente la diffusione e potrebbero presto diventare parte del normale panorama, come lo sono diventate ormai le parabole satellitari. "

In Italia 8 ditte o piu’ producono pale eoliche e il problema non esisterebbe: cerchi sulle pagine gialle la piu’ vicina, ne compri una, la installi...
Fanno piu’ danno gli impianti di irrigazione a ombrello del Trentino che sprecano un sacco di acqua e fanno marcire le foglie.

Ma in Italia siamo indietro (quante volte lo dovremo dire che siamo indietro!)
Questi governi mai che abbiano fatto un piano unico per l’energia eolica. O solare. O geotermica. O qualunque altra.
"Cazzeggiano."
Ora cazzeggiano del nucleare.
Hanno gia’ cominciato in tv. Tutti allineati. Le tv non creano l’informazione, la uniformano sul niente. Sono spt commerciali di affari che col senso dello stato nulla hanno a che fare. Una lunga infilata di spot commerciali per trasformare dei privatissimi fatti di lucro in finti programmi di Governo. Ora hannod eciso che si guadagna di più col nucelare. Aspettiamo i modellini di Vespa che ci spiegano quant’e’ bella la centrale.. qua il salottino.. qua il bagno...il giardinetto..

I politici sulle rinnovabili non sanno nulla perche’ pensano di non guadagnarci abbastanza, e si buttano a capofitto nel grande affare.
Grandi Opere. Grandi business. Grandi affari. Grandi ponti. Grandi centrali.
Qualcosa di pratico mai! Nemmeno morti lo farebbero. Qualcosa di facile, di semplice, di utile, alla portata della gente, piccolo, democratico come una legge di facilitazione di ...per… in aiuto a…
Bisogna fare GRANDI affari perche’ daranno GRANDI tangenti. Il resto ciccia. E i cloni tutti a ripetere come un coro: "Non si puo’, non si fa, non si deve...! Alla malora questo circo di pagliacci!

E cosi’ l’eolico non puo’ stare al 1° posto della Borsa dell’elettricita’ che e’ preso dal petrolio, poi dal carbone.. e avanti col petrolio e col carbone, e domani col nucleare...

Ci sono dei fenomeni alla Veronesi che giurano sul carbone "pulito"!
Mi sembra quella bambina di 3 anni che discuteva con un’amichetta sul colore di un pennarello giallo e la prepotente diceva:"E’ nero!", e l’altra piu’ timida: "E’ giallo!" Poi sono intervenuta io confermando: "E’ giallo!" E la prepotente ha ribadito: "Allora e’ nero chiaro!"
E cosi’ il nucleare sara’ un radioattivo "sano"!
Aspettiamo conferma Veronesi o semmai Scalfari o Panebianco.

A meno che la cartina di tornasole non la faccia l’esercito e allora...

Tra le rinnovabili, l’eolico e’ l’energia che costa meno. E diventa sempre piu’ vantaggiosa, con un costo di installazione basso (1,5€ per Watt contro il 5 del fotovoltaico). Il costo non fa che scendere, ora e’ di 0,03 €/kWh.

Il guaio per le corporation e’ che se uno si fa l’energia da se’, essa non viene quotata in Borsa e non risente di speculazioni finanziarie, anzi se l’elico si diffonde, le pale costano meno. Il vento e’ gratis e anche lui non e’ quotato in Borsa come l’uranio o il petrolio.

Le norme europee ne incentivano l’uso, al contrario in Italia la casta prevede norme che lo frenano o limitano e i Verdi si sono uniformati all’andazzo comune o, se dissentono, il loro dissenso vale meno del brusio di una formica.

L’Inghilterra vuole risolvere cosi’ tutte le utenze domestiche entro pochi anni. Noi cosa vogliamo? Continuare a dipendere dai produttori di uranio come oggi dipendiamo da quelli del petrolio? E’ da pazzi!

In mari poco profondi come l’Adriatico le pale eoliche sono perfette. In mari piu’ profondi si fanno piattaforme ancorate a tre cavi, come quelle petrolifere. E ci sono centrali eoliche dove, quando manca il vento, subentra l’idrogeno.

Noi italiani siamo geniali e potremmo dare di piu’ alla scienza delle rinnovabili, se solo ci fosse un minimo di incentivi. L’anno scorso un giovane di Sassari miglioro’ le pale eoliche del 38%, ne sapete qualcosa? Il Governo lo ha forse aiutato? I Verdi se ne sono accorti?

Gia’ nel 2007 l’eolico ha prodotto piu’ elettricita’ del nucleare.
Gli Usa ricavano dall’eolico il 30% dell’energia e pensano che l’industria collegata ad esso dara’ lavoro a 500.000 persone. E’ un trend che salira’ enormemente nei prossimi 5 anni. E noi che facciamo? Rimandiamo il problema di 20 anni e cianciamo di costosissime e improbabili centrali nucleari.

Unendo all’eolico il solare e il geotermico l’energia prodotta sara’ presto 4 volte superiore a quella nucleare!

La Danimarca produce il 21% di elettricita’ dall’eolico, la Spagna il 12, il Portogallo il 9, la Germania ha 20.000 turbine eoliche. In USA l’energia nucleare e’ ferma da 30 anni. L’ultimo ordine per una centrale e’ del 78.
Ora il nucleare nel mondo e’ il 16% dell’energia e l’AIEA stima che calera’ al 9%, solo noi pensiamo ad aumentarlo. Noi e Ahmadinejad.

..

Masada

http://www.masadaweb.org

Messaggi

  • OT
    vi preghiamo di sostenerci e diffondere tra gli amici:

    è attiva una petizione on line per salvare portoselvaggio www.portoselvaggio.net dall’aggressione del grande eolico. Questa petizione è favorevole alle energie alternative ma solo se adatte al paesaggio.... SI all’energia pulita e NO alla deturpazione del territorio.

    Non siamo contro l’Eolico ma contro i progetti che non rispettano la Gente ed i luoghi!

    Firma anche tu, per salvare una delle parti più belle del Salento!

    www. firmiamo. it/bastaeolicoselvaggio

    — 
    pubblica sul tuo blog, dillo agli amici, spediscilo alla tua mailing list, scrivimi se vuoi: ecoritmi@libero.it

    www.ecoritmi.splinder.com

  • Ho letto con molto interesse l’articolo della sig.ra Vivarelli, era una notizia che già avevo trovato quella riguardo all’Inghilterra ed al suo eolico "casalingo". Purtroppo da noi non potrebbe attuarsi ma non per il Governo ed i suoi accoliti come si potrebbe pensare, sia di una tendenza politica sia dell’altra, ma per una questione molto più pratica: i costi. Ossia , prendiamo ad esempio una bolletta media di una famiglia media italiana che spende circa 100 €. - calcoliamo che una delle turbine enunciate dall’articolo facciano risparmiare 30 €., tenendo presente che una turbina "casalinga" costa sui 2.200 €. ci vogliono circa sei anni per cominciare ad avere un ritorno di risparmio; nel frattempo tutto può succedere. Chi è che oggi investe, anzi addirittura anticipa un certo costo, non sapendo cosa può riservare li futuro prossimo, nella speranza di cominciare a risparmiare qualcosa dopo sei anni ?
    Cordialmente - Ottorino Merlin

    • Caro signor Ottorino

      basta guardare a che velocità aumenta la boletta dell’energia per capire che rivolgersi alle energie alternative è l’unica soluzione possibile, la più breve in ordine di tempi (con i ritrmi italiani ci vorrebbero 15 anni per vedere una centrale in azione e a quel punto il costo dell’uranio ne consioglierebbe la chiusura) , la più economica e la più democratica.

      L’eolico è in uso in UK da almeno 20 anni. Il minieolico cioè le turbine a vento sono state favorite dalla legge soprattutto dal 2007 quando in UK sono state equiparate alle parabole satellitari.

      Esempi dei costi di un impianto minieolico Refer to [http://www.bettergeneration.co.uk/wind-turbines/home-wind-turbines.html bettergeneration.co.uk] for an index of domestic turbines.

      Windsave turbine WS1000 (1 [1])
      :Claimed average output: 500 [2] per year
      :Note: 2 years warranty, expected working life of 10 years
      :Materials: £1,600
      :Installation: Included
      :Tax: Included
      :30% Clear Skies Grant: £500
      :Total Costs: £1,100

      ;Swift turbine (1.5 kW)
      :Claimed average output: 2000 kwH per year
      :Materials: £3,500
      :Installation: £1,950
      :Tax: £272
      :30% Clear Skies Grant: £1,700
      :Total Costs: £4,022

      ;Stealthgen by Eclectic Energy (0.4 kW)
      :Claimed output: 660 kwH per year
      :Materials: £875
      :Installation: not included, estimate £800
      :Tax: Included
      :Grant: not currently available
      :Total costs: £1,675
      (La £ sta per sterlina, che oggi vale 1200 euro)

      Come può vedere i costi sono inferiori a quelli da lei citati.

      In Italia il D. Lgs. n. 387 del 29 dicembre 2003 introduce la possibilità di rivendere ai distributori e produttori di energia, la potenza sviluppata in eccesso.

      Chi installa un impianto eolico può scegliere fra tre modalità:

      1) uso stand alone (non in rete);
      2) uso on grid (in rete);
      3) utilizzo diretto tramite resistenza elettrica o distribuzione meccanica o idrolisi.

      Nel primo caso userà delle batterie per accumulare l’energia prodotta in eccesso e riutilizzarla in un secondo momento nella rete di casa.

      Nel secondo caso, potrà rivendere l’energia a un operatore a sua scelta, ENEL o altri, il quale su richiesta del cliente non potrà rifiutare l’allacciamento lala rete dell’impianto e di acquistare la potenza elettrica eccedente ai prezzi imposti per legge.

      La potenz aminima installabile è di un chilowattora, mentre quella massima dei contatori per le utenze domestiche è di 3 Kw. In pratica, con una pala da 1 Kw, dal costo tra i 1000 e i 2000 euro, fino al 30% dei consumi energetici e della bolletta potrebbe essere risparmiato.

      Al crescere della potenza installata si hanno delle economie di scala, e risparmi per euro/chilowattora; tuttavia, al crescere della potenza aumenta anche il peso e l’ingombro dell’impianto, e la velocità minima del vento per produrre energia, rischiando un minore numero di ore annue di funzionamento.

      In Puglia, Toscana e altre regioni, per l’installazione di questi mini-impianti è sufficiente una denuncia di inizio attività (DIA), senza ulteriori permessi.

      Può vedere Wikipedia. http://it.wikipedia.org/wiki/Minieolico

      Ricordi che è nell’interesse delle società petrolifere denigrare qualsiasi cosa che non sia petrolio. Quando si cominciò a parlare di carburanti a base vegetale la rivista di auto Quattroruote scrisse articoli di fuoco contro i falsi carburanti "che rovinavano" i motori. Tutte balle. Appena le stesse società petrolifere hanno preso in pugno anche i biocarburanti e hanno potuto farci delle belle speculazioni in Borsa la musica è cambiata. Se si pensa poi a quello che potrebbero costare le centrali nucleari previste dal governo (comprensive di costi per le indistruttibili scorie) risulta più che evidente che una campagna di sovvenzioni di Stato per i privati che usano energie alternativa sarebbe più che proficua e farebbe il bene della nazione.

      In Spagna l’energia elettrica prodotta dall’eolico supera quella prodotta dalle centrali nucleari e a carbone e, inoltre, si appresta a superare anche quella prodotta dalle centrali a ciclo combinato.
      Le più piccole turbine eoliche hanno una superficie attiva di 0,2 m2 e possono produrre mediamente 100 kWh/anno.
      Azienda olandese ha sviluppato una micro turbina a vento silenziosa che viene accettata nelle aree urbane. Questa ha un rendimento di elettricità eccezionalmente alto, anche nel retroterra, e ha l’aspetto di una sfera trasparente. La necessità di tale micro turbina è esaltata dalle crescenti obiezioni alle turbine a vento di grandi dimensioni. La tecnologia si può usare anche per turbine che partono da 10kW (diametro >4m) e per modelli “da camping” molto piccoli (<0.7) .

      Il governo britannico vuole costruire 4mila turbine eoliche per ottenere entro il 2020 il 15% dell’energia domestica da fonti rinnovabili. Il Regno Unito ha gia’ 2mila turbine. Se il piano, che verra’ ufficialmente presentato in settimana, verra’ approvato ci sara’ la ’rivoluzione del vento’: altre 7000 turbine al largo delle coste sono state ipotizzate lo scorso mese. Il costo complessivo dovrebbe essere di 130 mld di euro.
      Enel ha varato un piano di sviluppo delle fonti rinnovabili con investimenti per 6,8 miliardi di euro destinati a portare la capacità totale del gruppo in impianti che usano la forza dell’acqua (escluso il grande idroelettrico), del vento, del sole e il calore naturale della terra dai 3.112 MW di fine 2007 a 7.382 MW entro il 2012.

      In Italia, la potenza installata aumenterà di oltre l’80%, passando da 1.536 MW di fine 2007 a 2.781 MW di fine 2012; in Spagna crescerà del 150%, passando da 360 MW a 897 MW e in Francia arriverà a 504 MW nel 2012.
      In particolare, Enel ha puntato sull’eolico, la più efficiente tra le fonti rinnovabili: la potenza installata eolica di Enel nel mondo è, infatti, destinata a passare dagli 857 MW di fine 2007 a 4.752 MW a fine 2012.

      Qui si parla di un’azienda che produce piccoli aerogeneratori, dove può sentire meglio i prezzi

      http://www.solarcharger.it/it/news/365/

      cordiali saluti

      viviana vivarelli

      [1kilowatt|kW

      [2Kilowatt-hour|kwH