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EUROPEE: CAMERA, SI’ A LEGGE CON SBARRAMENTO AL 4%

Publie le mercoledì 4 febbraio 2009 par Open-Publishing

EUROPEE: CAMERA, SI’ A LEGGE CON SBARRAMENTO AL 4%

L’aula della Camera a larghissima maggioranza in serata ha approvato la proposta di legge di modifica della legge elettorale per le europee con lo sbarramento al 4%.

I voti a favore sono stati 517, i contrari 22. Gli astenuti sono stati 2. La maggioranza richiesta era di 270. I deputati presenti erano 541 e 539 i votanti.

A favore hanno votato Pdl, Pd, Lega, Udc e Idv. Contro Mpa, liberaldemocratici e repubblicani e i radicali del Pd.

Il voto e’ stato palese perche’ le 30 firme necessarie per ottenere il voto segreto non sono state raggiunte. In un primo momento il Mpa aveva raccolto 31 firme, ma 5 deputati si sono ritirati ed e’ quindi mancato il quorum necessario.

Dario Franceschini, vicesegretario del Pd, nel suo intervento per dichiarazione di voto ha sottolineato che ’’oggi stiamo scrivendo una buona pagina di politica parlamentare’’ perche’ ’’da avversari che intendono restare avversari’’ si e’ ’’dimostrato che si possono scrivere assieme le regole’’.

Franceschini ha ricordato come maggioranza e opposizione abbiano alle spalle errori e fallimenti dovuti alla volonta’ di fare da soli. E il passo di oggi dimostra che ’’si puo’ collaborare da avversari a scrivere insieme le regole’’.

Per quanto riguarda la contrapposizione sullo sbarramento, Franceschini ha sottolineato come i 78 europarlamentari italiani siano divisi in 15 partiti quando gli altri maggiori paesi europei in 6 o al massimo 8 partiti. ’’Lo sbarramento -ha aggiunto- non colpisce la democrazia. Se fosse cosi’ dovremmo dire che non c’e’ democrazia in quasi tutti i paesi europei!’’. Lo sbarramento ’’serve ad evitare la frammentazione, non ai partiti ma all’Italo’ia’’.

Denis Verdini, intervenendo per il Pdl ha reso atto a Franceschini di avere delineato la realta’ del problema.

Oggi, ha detto, ’’pur non essendo una riforma profonda, ma solo un correttivo, e’ comunque stato fatto un primo passo per regole comuni’’. ’’Oggi -ha detto ancora Verdini- non e’ il funerale della democrazia, come dicono i partiti rimasti fuori dal parlamento, ma e’ il funerale della democrazia dello zero virgola e quindi e’ il battesimo della democrazia moderna’’. ’’Non si vuole soffocare i piccolo partiti. Questa riforma -ha detto ancora Verdini- non e’ una legge liberticida, e’ semplicemente una legge europea che corregge un’anomalia italiana. I cittadini non vogliono piu’ la frammentazione e a chi oggi contesta l’introduzione di una soglia di sbarramento, ritenendola una lesione della democrazia, voglio ricordare che democrazia e’ anche ascoltare le richieste dei cittadini’’.

La posizione favorevole della Lega Nord e’ stata illustrata da Luciano Dussin che ha sottolineato come si vada ad un equilibrio con lo sbarramento previsto per la legge elettorale nazionale. ’’Lo sbarramento -ha aggiunto- ha favorito la diminuzione della frammentazione, che e’ quello che ci chiedevano i cittadini’’. ’’La soglia del 4% potra’ essere utile per favorire le aggregazioni’’ ha sottolineato Dussin chiedendo: ’’Ma gli italiani hanno veramente bisogno di tre partiti comunisti?’’.

’’Soddisfazione per l’intesa raggiunta’’ e’ stata espressa per l’Udc dal segretario Lorenzo Cesa, sottolineando che quanto si e’ fatto per la legge elettorale europea ’’puo’ riprodursi per le misure anticrisi’’. Soddisfazione anche perche’ ’’la battaglia per il mantenimento delle preferenze e’ stata vinta e puo’ costituire un primo passo’’.

Si’ anche dall’Italia dei Valori da parte di DAvid Favia che ha apprezzato ’’l’equilibrio con il 4% della legge elettorale per le politiche’’. Altra ragione indicata e’ il contrasto della ’’polverizzazione’’ politica. Nessun danno per la democrazia anche per IdV: 9 paesi Ue hanno iuna soglia del 5% e in altri icome Spagna e Gran bretagna e’ addirituura al 10% anche se in modo implicito’’.

Il dissenso del Mpa e’ stato esposto da Carmelo Lo Monte.

’’Le tentazioni bulimiche del Pdl, le preoccupazioni anoressiche del Pd, i fischiettamenti interessati e un po’ ipocriti di Udc e Italia dei Valori hanno prodotto una legge elettorale -ha detto- che rappresenta una vergogna per la tradizione democratica del nostro Paese. Quello che piu’ ci ha preoccupato in questo inciucio e’ l’assoluta indisponibilita’ ad avviare un confronto. Nessuna delle proposte emendative e’ stata presa in considerazione e, soprattutto, non c’e’ stata alcuna disponibilita’ a discutere di norme in senso federalista che garantissero la rappresentanza a forze come la nostra che hanno un forte radicamento territoriale’’.

Dopo l’approvazione della Camera la proposta di legge passa ora all’esame del Senato per l’approvazione definitiva, prevista al massimo entro la prossima settimana.

I PARTITINI PROTESTANO IN AULA CON VOLANTINAGGIO

Riuniti nel ’Comitato per la democrazia’ per avversare la modifica dello sbarramento, nel pomeriggio i parlamentari ed ex parlamentari dei ’partitini’ sono saliti nelle tribune da dove - quando e’ iniziato l’esame degli emendamenti della proposta di legge - hanno lanciato i volantini che sono caduti anche sul banco della presidenza. Contemporaneamente, i rappresentanti dei piccoli partiti, tra i quali Riccardo Nencini (che ha coordinato la protesta), Bobo Craxi, Paolo Cento, Mauro Del Bue, Loredana De Petris e Grazia Francescato, hanno gridato in modo ritmato ’’democrazia-democrazia-liberta’’’.

Il volantino, lanciato in centinaia di copie, reca l’immagine di Berlusconi in bombetta nella stessa posizione del manifesto di un film di Toto’. Sotto la scritta ’’Legge Truffa ’09’’ e ancora piu’ sotto come in un vero manifesto da film ’’Regia di Veltrusconi’’.