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Effetti collaterali (positivi) del vergognoso condono Atesia

Publie le venerdì 4 maggio 2007 par Open-Publishing

Che non si dica che siamo sempre di parte!
Spenderemo qualche parola positiva per il vergognoso condono con il quale il servo Cesare Damiano ha messo una pezza al culo di Alberto e Marco Tripi di Atesia.

Lo faremo al solo scopo di ripetere a voce alta, e per l’ennesima volta (tanto non ci ha mai ascoltato nemmeno una delle mezzetacche di centrosinistra che ci governano: e ci sarebbe bastato un Turigliattino, confuso interno-esterno), quello che è uno scandalo dei tempi moderni: l’esternalizzazione delle Statistiche ISTAT a questi signori che si arricchiscono con gli Appalti di Stato (verbale ispettivo, poi insabbiato dal condono, docet).

Diremo questo: involontariamente, l’abbuono voluto dal Ministro (inserito in Finanziaria 2007) per favorire i lestofanti Atesia, finanziatori delle campagne elettorali dell’Unione, non soltanto comporterà l’azzeramento delle pendenze (civili, nei confronti delle migliaia di lavoratori e dello Stato; penali, per truffa nei confronti dello Stato) e la stabilizzazione della precarietà a 600euro mensili (vita natural durante) per il tramite del contratto collettivo nazionale ( che per sua natura, a meno della distinzione full-time/part-time, andrebbe applicato sempre, essendo contratto con forza di legge), ma produrrà anche un effetto collaterale positivo (evviva!):

 terminerà il tempo del Cottimo di Stato, praticato anche per il tramite dei babbi Atesia.

Un esempio, ma ce ne sono altri, valga per tutti: Istat (cioè una parte di Noi, il Popolo "Sovrano") , con un esborso superiore a quello che si sarebbe avuto delegando il lavoro ai tanti bravi professionisti (molti dei quali precari) interni alla sua struttura, dall’anno scorso ha appaltato ad Atesia il progetto della rilevazione statistica del progetto Forze-Lavoro.

Forze-Lavoro, per chi non lo sapesse, permette allo Stato Italiano, ogni trimestre, di avere l’andamento reale (?) dell’occupazione nel Paese.

Dunque, i lavoratori Atesia (come tutti gli altri cittadini) pagano le imposte allo Stato, ed una parte di questi soldi viene regalata a Tripi che, a sua volta, fa profitto restituendone loro una piccola porzione e per giunta a cottimo (illegale nel nostro paese), nemmeno sufficiente per la sopravvivenza.

Più volte, ribadiamolo, abbiamo provato a sollevare il caso, con pubblicazioni, sensibilizzazioni, ma nulla: nessuna interpellanza parlamentare, nessuna protesta ufficiale, niente.

Ora questo scempio nello scempio sta per terminare, forse più per la gioia dei politici che per quella dei lavoratori (molti dei quali, riducendosi dal rango di lavoratori a quello di scimmiette a caccia di euronoccioline, riuscivano a raggranellarne, paradosso dei paradossi, più delle 600 promesse dal premiato clan Damiano-Cgil-Tripi).

Politici, che forse senza nemmeno volerlo, si scrollano di dosso parte della loro immensa responsabilità, e tuttavia resta quella morale di avere fiancheggiato i corrotti ed i ladri.

Vergogna, vergogna, vergogna, classe dirigente sciaguratissima.

P.s: a distanza di sei mesi dall’approvazione della Finanziaria, qualche giornalista distratto e qualche sindacalista che, volutamente, legge le carte a piccoli spicchi, scopre che Atesia&Company per tutto il 2007 non riceverà più visite ispettive (nemmeno in tema di Sicurezza del Lavoro).
Si grida allo scandalo!

Scandalo a scoppio ritardato, ahimè…
Perché questa decisione è inserita nella stesso pacchetto di norme che producono il vergognoso condono.
Anche di questo ne avevamo parlato per tempo: ci pare evidentemente che , più dei contenuti, oggi si bada alla firma del protesto.

Come si fa a leggere una cosa (il condono) , senza accorgersi dell’altra (stop ispezioni)?

Rimane tuttavia il fatto:
di chi è la volontà di centellinare le critiche per diluirle nel tempo, rendendole più digeribili dall’opinione pubblica?

Svegliamoci signori giornalisti e signori sindacalisti: state dormendo in piedi!

francesco fumarola, www.mercantedivenezia.org