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Eni a stelle e strisce fornisce il gasolio ai carri armati Usa

Publie le lunedì 29 settembre 2008 par Open-Publishing
3 commenti

Come non sporco i miei soldi

Redazione di "Altreconomia"

Gasolio italiano per i carri armati Usa. Tra i contratti stipulati a fine agosto dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti spicca infatti quello sottoscritto con l’Eni. La "Refining & Marketing Division" del gigante petrolifero italiano avrà tre anni di tempo per fornire benzina, gasolio e olio combustibile per diverse strutture della macchina militare a stelle e strisce. Destinatari del servizio, che ha un prezzo fissato ma rivalutabile nel tempo in base ai costi di mercato, saranno l’Esercito, la Marina, l’Aeronautica e anche il corpo dei Marine. Il controvalore massimo dell’acquisto, che deve essere completato entro il 30 settembre 2011, sarà di poco meno di 84 milioni di dollari. Va notato che l’Eni, con soli due contratti sottoscritti nell’anno fiscale 2006, si è piazzata tra i primi 45 contractor della Difesa Usa gestiti tramite la Defense Logistics Agency (per ulteriori informazioni si veda il sito www.dla.mil).

Indirettamente, anche un’altra grande società italiana attiva nell’industria bellica beneficerà della spesa militare a stelle e strisce. Alenia Aeronautica, controllata da Finmeccanica, ha firmato il primo contatto che fa partire le attività industriali relative alla produzione delle ali del caccia F-35 Lightning II Joint Strike Fighter (Jsf). Un contratto di oltre 15 milioni di dollari che sarà solo il primo di una serie che riguarderà le attività a lungo termine di Alenia Aeronautica nell’ambito del programma Jsf. Un valore complessivo di business che arriverà a superare, a regime, i 6 miliardi di dollari. I termini dell’accordo preliminare prevedono che Alenia Aeronautica produca più di 1.200 ali dell’aereo destinato ai nove partner del programma, che sono: Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Olanda, Turchia, Australia, Canada, Danimarca e Norvegia.

Ma le preoccupazioni non investono solo aziende italiane. Basti pensare che negli stessi giorni del contratto con l’Eni, la Difesa Usa ha sottoscritto due accordi con Mpri (una delle più famose compagnie militari private, controllata da L-3), per la fornitura di diversi servizi di analisi tecnica, operativa e finanziaria verso l’Esercito Usa, e con Caci, per prodotti di addestramento e servizi di supporto a vantaggio del Centro di educazione navale di Pensacola (Florida). Il primo contratto ha valore di circa 10 milioni di dollari mentre il secondo si attesta su 8 milioni di dollari (e prevede già un opzione di rinnovo per ulteriori quattro anni).

Va sottolineato che Caci è una delle due compagnie private coinvolte nello scandalo delle torture nella prigione irachena di Abu Ghraib nel 2004.
Tutto questo in un contesto di forte ripresa della corsa agli armamenti, con tensioni che portano scintille di guerra in tutto il mondo e la Russia che annuncia una crescita delle spese militari del 27% nel corso del prossimo 2009. È senz’altro istruttivo andare a leggere quali sono le aziende beneficiarie di questo flusso di denaro.

www.altreconomia.it

Messaggi

  • W l´Eni, l´Alenia e tutte le aziende che hanno il coraggio e l´orgoglio di comportarsi come tali, cioe´aziende di mercato.
    e per fortuna che lo fanno , altrimenti a tutti gli operai come me che lavoriamo li chi ci da da mangiare ???
    D´ Alema forse? o quei scansafatiche dei distaccati-imboscati della CGIL ??

    cordiali saluti a tutte le persone civili che mi leggeranno, agli altri auguro il doppio dell´odio che mi riverseranno.

    giorgio

    • Attenzione : cancelleremmo i messagi a carattere diffamatorio, ingiurioso, xenofobo, sessista, le minacce, pubblicita’ politica e comerciale...

      Senti vi quante cose vietate.....mha......e poi rompete a delle ditte che fanno solo il loro lavoro....?!???!?!?!? Cioè vendere prodotti....

      Cmq vorrei vedere se il "giornalista" o presunto tale, gira a piedi, in bici....o usa la macchina...con benzina ENI!!!!

      Saluto Giorgio ovviamente persona inteligente e cooerente!!!!

      Agli altri........facciano come vogliono..... me ne frego....

      a già dimenticavo........BOIA.....e il resto lasciamo perdere che mi cancellate il messagio.....voi "copagni" di banco ovvio!!!!!!

      Snake!!!

    • A parte il fatto che l’articolo è vecchio di 7 mesi e quindi oggi di oggettivo scarso interesse, che le stesse precise notizie sono apparse su quotidiani e tv di tutto il mondo e che l’ENI non si è nemmeno presa la briga di smentire o ridimensionare .... faccio comunque notare che l’ENI è un azienda pubblica, quindi di tutti noi, e non vedo quindi perchè non si possa legittimamente criticarne l’operato ....

      Quanto al BOIA ci hanno pensato gli stessi americani a toglierselo di torno insieme al suo staff di criminali, di speculatori e di ladroni di stato ....

      Purtroppo però sarà comunque impossibile, per gli americani e per il resto del mondo, noi compresi, non pagare i gravissimi danni, non solo economico/sociali, che questo staff di mascalzoni ha prodotto ....

      K.