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Epifani firma l’accordo e Bonanni chiede soccorso all’Udc

Publie le giovedì 2 agosto 2007 par Open-Publishing
6 commenti

La lettera del segretario della Cgil al presidente del consiglio

Le critiche: previdenza agricola, staff leasing e straordinari

Welfare, Epifani scrive a Prodi
"Firmo l’accordo, ma con riserva"

ROMA - Via libera, senza però nascondere le perplessità. L’ok della Cgil all’accordo sul welfare con il governo arriva con una lettera firmata dal segretario Guglielmo Epifani e indirizzata a Romano Prodi. Una missiva che da una parte approva l’intesa e dall’altra ne critica alcuni punti. Espressione di un contrasto che a visto il maggiore sindacato italiano interrogarsi a lungo sul dare o meno il beneplacito all’accordo.

Epifani parte dalle cose positive. In particolare la Cgil ricorda che alla base della scelta della firma ci sono la revisione della legge Maroni sulla riforma della previdenza, l’aumento alle pensioni minime e la riforma degli ammortizzatori sociali.

Poi, però, si arriva alle critiche. "Su alcuni aspetti specifici ma rilevanti delle politiche del lavoro, il protocollo compie scelte inadeguate e contraddittorie" dice Epifani. "Mi riferisco al fatto - prosegue il segretario della Cgil - che il riordino della previdenza agricola sia stato espunto dal protocollo senza alcuna ragione. Al fatto che lo staff leasing non sia stato cancellato, e alle modalità con cui la materia del contratto a termine è stata affrontata, contraddicendo la giusta esigenza di riportare in un ambito più sostenibile socialmente. Per ultimo aggiungo che la scelta sulla decontribuzione degli straordinari rende lo straordinario meno costoso dell’ora di lavoro ordinaria".

"Tutto questo - conclude Epifani - non sposta il giudizio sull’insieme del protocollo fatto di tante parti positive per giovani lavoratori e anziani. Resta però il fatto, sul quale invito il governo a riflettere serenamente, che un profilo riformatore deve sapere rispondere anche ai problemi sollevati che riconfermiamo". Positiva la prima reazione del governo: "La firma della Cgil è un fatto positivo" dice il sottosegretario Enrico Letta.

E, in Aula, l’accordo sul welfare potrebbe trovare l’appoggio anche dell’Udc. "Gli abbiamo chiesto di sostenere l’accordo che noi riteniamo molto importante e che dà risposte a milioni di lavoratori, quei lavoratori più in difficoltà da molti anni" annuncia il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni dopo l’incontro con i vertici dell’Udc, guidati da Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa.

(2 agosto 2007)

www.repubblica.it

Messaggi

  • La lettera di Epifani a Prodi

    Caro Presidente,

    ho ricevuto la lettera con cui hai voluto rispondere alle osservazioni di metodo e di merito fatte proprie dal Comitato Direttivo della CGIL.

    Anche in relazione a questo è perciò necessario che io puntualizzi definitivamente il punto di vista della CGIL sul confronto e sul suo esito.

    Innanzitutto confermo che la CGIL sottoscrive il protocollo sulla "Previdenza, Lavoro e Competitività" e ti prego di considerare questa lettera come firma formale al testo in questione.

    In secondo luogo, mantengo le riserve di metodo sollevate e che trovano riscontro nella tua risposta dove affermi esservi stata una "autonoma sintesi individuata dal Presidente del Consiglio, dopo lunghi mesi di confronto con le parti sociali". Ora, proprio questo è il punto non risolto: su materie come quelle attinenti le politiche del lavoro e i riflessi contrattuali che hanno, le soluzioni da ricercare vanno condivise.
    Se questo non avviene, è evidente che si creano forzature in cui qualcuno si riconosce per intero e qualcuno per una parte.

    In terzo luogo, mentre sul testo del protocollo la CGIL riconosce il valore e l’importanza delle scelte definite, soprattutto in materia di aumento delle pensioni e reddito dei pensionati, di ammortizzatori sociali, di interventi verso la condizione giovanile e anche di revisione della legge Maroni - temi che sono alla base della scelta della firma - su alcuni aspetti specifici ma rilevanti delle politiche del lavoro, il protocollo compie scelte inadeguate e contraddittorie.

    Mi riferisco al fatto che il riordino della previdenza agricola, sul quale era stata raggiunta l’intesa tra le parti sia stato espunto dal protocollo senza alcuna ragione; al fatto che lo staff leasing, contrariamente alle dichiarazioni precedenti del Governo, non sia oggetto di cancellazione, e alle modalità con cui la materia del contratto a termine è stata affrontata, contraddicendo la giusta esigenza di riportare in un ambito più sostenibile socialmente (e penso in modo particolare alla condizione giovanile) l’uso di questo istituto.

    Per ultimo aggiungo che la scelta sulla decontribuzione degli straordinari rende lo straordinario meno costoso dell’ora di lavoro ordinaria.

    Tutto questo, ovviamente, non sposta il giudizio sull’insieme del protocollo fatto di tante parti positive per giovani lavoratori e anziani. Resta però il fatto, sul quale invito il Governo a riflettere serenamente, che un profilo riformatore deve sapere rispondere anche ai problemi sollevati che riconfermiamo.

    Con stima,

    Guglielmo Epifani

    (2 agosto 2007)

  • Giorgio Cremaschi:"adesione contraddittoria della Segreteria Cgil al Protocollo del 23 luglio rafforza le ragioni del no"

    Gli accordi si firmano o non si firmano, il resto non conta molto. Per quanto ci riguarda riteniamo che questo accordo non doveva essere firmato e ci batteremo a settembre per il no ad esso, in tutti i luoghi di lavoro. D’altra parte la stessa posizione assunta dalla Segreteria Cgil è contraddittoria: non si può giudicare negativamente una parte rilevante dell’accordo, chiedere di cambiarla e poi sottoscriverla. Il solo modo per cambiare un accordo è di non sottoscriverlo o di far sì che i lavoratori in consultazione lo respingano. Solo il no a un accordo lo può far cambiare, altrimenti tutto resta com’è. La posizione assunta dalla Segreteria Cgil, di adesione critica, ha per noi la sola conseguenza di rendere ancor più convinto l’impegno contro il Protocollo del 23 luglio .

    Roma, 2 agosto 2007

    • Le prime reazioni alla lettera di Epifani. - Cisl e Uil soddisfatte gongolano a vedere che la Cgil ha dovuto alla fine dare ragione a loro. Dalla Cgil arrivano i primi messaggi di intruppamenti... nelle assemblee si va tutti a sostenere il protocollo, guai al sindacalista che non lo difende ..... (vedremo) ...

      Leggi le agenzie di stampa :

      WELFARE: PICCININI (CGIL), È COMUNQUE UN PASSO AVANTI

      ’La Cgil continuera’ le iniziative sindacali su queste tematiche su cui esprimiamo riserve. Non possiamo nascondere che le aspettative erano piu’ alte, ma va detto che l’accordo rappresenta un passo avanti per tutti’. A dirlo è la segretaria confederale della Cgil Morena Piccinini, confermando che il sindacato guidato da Guglielmo Epifani firmerà il Protocollo sul welfare. E interviene anche sul dissenso della Fiom, pronta a far partire a settembre la campagna per respingere l’accordo nel referendum tra i lavoratori: ’La consultazione con voto vincolante e’ un impegno politico della Cgil e non verra’ fatto perche’ sollecitato dalla Fiom. Ma attenzione: il direttivo ha deciso a maggioranza che i funzionari della Cgil andranno nelle assemblee a portare la posizione del sindacato. Chi non se la sente perche’ non e’ d’accordo non andra’ nei luoghi di lavoro a rappresentare l’organizzazione’.

      02/08/2007 17.08

      WELFARE: ANGELETTI, PARLAMENTO NON MODIFICHI PROTOCOLLO

      ’’Non succede nulla di nuovo rispetto a quanto deciso nell’ultima riunione tra Cgil, Cisl e Uil e annunciato nella nota unitaria sulla convocazione a settembre dei direttivi per organizzare la consultazione dei lavoratori. Quanto al giudizio sui vari punti dell’intesa, in tutti gli accordi ci sono compromessi. Io continuo a pensare che se ci fossero stati incentivi per il rinvio della pensione sarebbe stato meglio’’. A dirlo è il segertario generale della Uil Luigi Angeletti, commentando la firma della Cgil del Protocollo sul welfare. Il leader sindacale chiede anche al governo di non cambiare il Protocollo: ’In Parlamento non c’e’ una maggioranza per cambiare il Protocollo, se non in peggio. Per il governo l’unica possibilita’ realistica e’ trovare una maggioranza per quell’accordo. Non esistono le condizioni politiche per modificarlo’’.

      02/08/2007 19.31

      WELFARE: BONANNI, OK FIRMA CGIL, RAPPORTI PIÙ FACILI

      ’’Bene che anche la Cgil firmi finalmente il documento, questo rende piu’ agevole la discussione in generale. Da’ ragione a coloro che hanno perseguito in tutti i modi la definizione di un percorso concertativo cosi’ complesso ma cosi’ positivo. A dirlo è il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, commentando la firma della Cgil del Protocollo sul welfare: ’Vedo che ci sono ancora delle riserve, ma non possono appartenere al giudizio complessivo. La firma rende i rapporti tra di noi piu’ facili. Un accordo si valuta complessivamente, si da’ un giudizio positivo o negativo. In questo caso e’ positivo, dobbiamo andare dai lavoratori con un solo giudizio, secco e inequivocabile, senza se e senza ma’’.

      02/08/2007 19.06

    • E NOI QUANDO POTREMO DIRE LA NOSTRA .......

      La R.S.U. della S.A.F. di Jesi , riunita per esaminare la difficile situazione delle relazioni sindacali interne all’azienda, in data 2 Agosto, esprime netta contrarietà all’accordo siglato il 23 Luglio 2007 dalle organizzazioni sindacali Confederali .

      Pensioni

      Si porta l’età pensionabile a 62 anni, con 35 di contributi o a 61 con 36, a partire dal 2013. Chi ha 40 anni di contributi continuerà a uscire con le “finestre” e anche chi ha la pensione di vecchiaia dovrà aspettare le “finestre”. Così la pensione di vecchiaia delle donne, sale oltre i 60 anni e quella degli uomini oltre i 65.

      L’esenzione dei lavori usuranti si rivela una beffa: 5.000 lavoratori all’anno saranno inizialmente esentati dallo scalone, ma poi dovranno andare in pensione con almeno 58 anni d’età e 36 di contributi.

      Mercato del lavoro e competitività

      Vengono scandalosamente ridotti i contributi pensionistici per le ore di straordinario. Così si danneggia l’occupazione e anche il bilancio dell’Inps, mentre non ci sono i soldi per cancellare lo scalone.

      Viene confermata la Legge 30 e in particolare il lavoro interinale a tempo indeterminato (staff leasing). I contratti a termine potranno durare anche oltre 36 mesi, senza alcun limite, con procedure conciliative fatte presso gli uffici del lavoro con l’assistenza dei sindacati. La vicenda dell’HYDROPRO –CATERPILLAR, sciopero contro licenziamento di un giovane interinale trova la nostra solidarietà e fa ben sperare per il futuro!

      Pensioni basse e ammortizzatori sociali

      Vengono aumentate le pensioni più basse e l’indennità di disoccupazione, utilizzando i soldi del “tesoretto”, cioè le tasse in più pagate in primo luogo dai lavoratori, che ammontano a oltre 10 miliardi di euro. Di questi solo un miliardo e mezzo tornano ai pensionati e ai disoccupati.

      Conclusioni

      Questo accordo dà qualche risultato immediato a una parte dei pensionati e dei disoccupati, peggiorando il futuro per la gran parte del mondo del lavoro. Viene alzata a cifre impossibile l’età pensionabile, viene rafforzata la precarietà del lavoro, si peggiora il futuro pensionistico dei giovani. L’accordo è complessivamente in perdita e la sua attuazione rappresenterebbe un danno per tutto il mondo del lavoro.

      L’accordo va respinto perché conferma le peggiori politiche del passato ai danni dei lavoratori e, in alcuni casi, persino le peggiora. Diciamo no al nuovo accordo del 23 luglio, data fatidica e negativa per la storia delle lavoratrici e dei lavoratori.

      Solo il no all’accordo permetterà di conquistare e difendere i diritti

      che ci spettano

      R.S.U. - S.A.F. –

      JESI-3-8-2007

    • Le particolari teorie di Bonanni .......

      BONANNI A CGIL, SU STRAORDINARI SBAGLIATE

      ’’L’accordo tra governo e parti sociali per minori contributi sul lavoro straordinario ha fatto scattare nella Cgil e nella sinistra radicale un’inspiegabile quanto immotivata contrarieta’. Alla base vi e’ una pregiudiziale, tutta politica: incentivare gli straordinari produrrebbe piu’ disoccupazione per i giovani. Nulla di piu’ fuorviante’’. A dirlo è il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, in una lettera inviata al quotidiano Il Messaggero: ’L’equazione per cui l’occupazione cresce se si riducono gli orari vale solo a produzione costante, ipotesi che il sindacato non puo’ accettare. Oggi l’obiettivo e’ di lavorare di piu’ per stare tutti meglio. Guadagnare di piu’, producendo con una maggiore qualita’ e partecipazione’’. Per Bonanni, il vero problema e’ che ’’il nostro paese cresce meno degli altri Stati europei, i salari reali sono al palo’’. L’obiettivo dunque deve essere ’’creare piu’ ricchezza da distribuire, lo si puo’ fare solo se le imprese crescono. Per questo hanno bisogno di flessibilita’ anche degli orari di lavoro’’.

    • SCIOPERO COBAS ALLA FIAT POMIGLIANO CON UN’ADESIONE FINO AL 90%

      Nel giorno in cui anche la C.G.I.L. come era prevedibile firma il Protocollo sul Lavoro, dopo quello sulle Pensioni, il mondo del lavoro inizia a mobilitarsi in senso opposto. E’ per questo che Epifani è costretto a parlare “ con riserva”, così’ come fanno i partiti della “sinistra di governo”.

      L’autunno caldo è già iniziato. Così come hanno fatto le lavoratrici ed i lavoratori di Melfi, del Cobas Fiat Mirafiori e di altre fabbriche, anche alla Fiat di Pomigliano è stato indetto uno sciopero di 8 ore per turno. L’adesione è stata altissima, oltre il 50% di adesione al primo turno ed addirittura oltre il 90% AL SECONDO TURNO. Si prevede alta l’adesione anche al turno di notte.
      La direzione Fiat, con la complicità dei sindacati concertativi ed i partiti, per mascherare questo grande successo della mobilitazione, ha deciso di far funzionare lo stesso gli impianti , con gravi ripecussioni sulla qualità delle auto prodotte.

      A nulla è valso il ricorso della direzione aziendale a circa 200 operai venuti in questi giorni da altri stabilimenti come Cassino e Mirafiori.

      Questi provvedimenti ANTIPOPOLARI finiscono col colpire il mondo del lavoro e non solo, basti pensare alla conferma della Legge BIAGI, alla rapine degli attivi INPS, dei coefficienti di calcolo delle PENSIONI e all’incentivazione del ricorso agli STRAORDINARI a danno dell’OCCUPAZIONE.
      Affinché si affermi la democrazia e la partecipazione dei lavoratori, perché possano incidere realmente in queste scelte così importanti è necessario avviare una vera CONSULTAZIONE nel mondo del lavoro e indire uno SCIOPERO GENERALE che coinvolga tutti i settori sociali.

      NO AL SABATO LAVORATIVO

      NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE DELLE LOTTE.

      Napoli 3/8/2007

      CONFEDERAZIONE COBAS della Campania

      Ag. Com. NoglobalNET