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Essere comunisti aderisce alle due manifestazioni del 18 novembre - PRC si divide e rielabora

Publie le giovedì 16 novembre 2006 par Open-Publishing

E’ ora di cancellare l’intollerabile strabismo della comunità internazionale nei confronti della questione israelo-palestinese, di tradurre le vane esortazioni in atti concreti, tutelando i diritti dell’aggredito e colpendo le responsabilità dell’aggressore.

di Bruno Steri

su redazione del 11/11/2006

L’area del Prc “Essere Comunisti” aderisce alle due manifestazioni indette per il prossimo 18 novembre a Milano e a Roma in solidarietà con il popolo palestinese. Si tratta di una decisione che - davanti all’eccezionale gravità dell’attuale situazione determinata dal persistere di criminali aggressioni da parte dell’esercito israeliano ai danni della popolazione civile palestinese - ostinatamente e nonostante tutto antepone alle differenze di ispirazione politica espresse dalle due piattaforme l’esigenza di unità del movimento di massa contro le brutali azioni belliche di Israele e Stati Uniti e per il riconoscimento degli insopprimibili diritti dei popoli. Non basta oggi marcare i confini delle proprie convinzioni. L’accelerazione impressa agli eventi, in Palestina ma più in generale in tutta l’area mediorientale, non concede molto tempo: occorre subito ricercare il più ampio consenso e la più vasta mobilitazione di coscienze per imporre - innanzitutto all’Europa, ad oggi colpevolmente inerte - l’adozione di misure che mirino ad arrestare i progetti militari e coloniali dell’attuale governo di Tel Aviv. E’ ora di cancellare l’intollerabile strabismo della comunità internazionale nei confronti della questione israelo-palestinese, di tradurre le vane esortazioni in atti concreti, tutelando i diritti dell’aggredito e colpendo le responsabilità dell’aggressore. In questa direzione - la sola che possa far intravedere la possibilità di pervenire ad una pace equa - deve procedere con determinazione il governo italiano, in sintonia con la necessità di una chiara inversione di tendenza in politica estera rispetto alla servile collocazione del precedente governo delle destre.

http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=12589