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Etica

Publie le giovedì 9 ottobre 2008 par Open-Publishing

Etica=regole di condotta per valutare un comportamento come giusto o iniquo.

Senza etica non c’e’ liberta’. La liberta’ e’ accettabile solo all’interno di un quadro di regole che ne definiscano i limiti. La valutazione implica che vi sia un oggetto superiore rispetto a cui sia possibile esprimere un giudizio di valore e un soggetto superiore in grado di dare pene adeguate ai comportamenti negativi.

Quando questi possono mettere in forse la sopravvivenza stessa della collettivita’, la valutazione impone che il parametro di riferimento sia il bene di questa, perche’ e’ superiore al bene di qualsiasi gruppo interno. Anche una consorteria mafiosa implica delle regole, ma esse sono contro la collettivita’ e valgono unicamente a vantaggio dei suoi membri.

In tal caso la parola etica e’ inappropriata e si parla di codice di malaffare.

La finanza speculativa liberista esige dei comportamenti a favore solo del lucro degli interessati, nel completo menefreghismo di tutto il resto e nella pretesa di un non intervento statuale. Basterebbe questo a cacciare la finanza da qualunque quadro etico per abbassarla al livello del codice di una consorteria mafiosa. Finora, l’utile di pochi ha prevalso sul vantaggio di molti fino a produrre la crisi anche di quei pochi.

Arrivata la crisi, con spregevole faccia tosta, la consorteria ha chiesto l’aiuto proprio di quella collettivita’ che finora ha calpestato e di quei governi che finora ha tenuto orgogliosamente alla larga, e i governi stanno concedendo questo aiuto, penalizzando tutti e mostrando di stare non dalla parte dei cittadini come sarebbe loro dovere imprescindibile ma della consorteria di malaffare.

Chiedere regole etiche alla finanza non solo e’ doveroso ma essenziale, proprio perche’ finora essa si e’ resa protagonista di obbrobri mostruosi, sia nella scarsita’ di regole autoindotte, che nella debolezza dei sistemi interni di controllo e nella contaminazione di detti organi di controllo in conflitti d’interesse che li hanno vanificati.

Credere che le regole debbano continuare a promuovere il vantaggio di chi ha danneggiato la collettivita’ non solo e’ inefficace ma e’ criminale e fa proseguire il regime di danno.

Come considerare l’operato del Governo che tenta ancora di assolvere i manager di grandi aziende decotte, deresponsabilizzandoli del malfatto?

Questo ha tentato di fare il Governo Berlusconi e solo l’opposizione dello stesso Ministro Tremonti ha permesso di cancellare la norma infilata di straforo per l’Alitalia.

Ma l’accanimento nell’uso del decreto e della fiducia rendera’ legge qualunque abominio, nella dissoluzione del Parlamento e dei diritti dell’opposizione.

Ci provano, ci riprovano, ci riprovano ancora. E quando l’improcessabilita’ si allarghera’ dalle 4 cariche dello stato ai Ministri e ai Governatori di Regione, ci riproveranno per l’ennesima volta, nel tentativo di allargare la protezione all’iniquita’ e di sfuggire l’etica. Con cio’ dimostreranno cio’ che sono: non i legittimi organi di stati democratici, ma i complici di consorterie mafiose.

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Masada 800. Ma questa finanza ha un’etica?

http://www.masadaweb.org