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Europa addio?

Publie le venerdì 5 gennaio 2007 par Open-Publishing

Europa addio?
a cura di Paolo De Gregorio – 4 gennaio 2006

Non vi è un limite alla incapacità e alla lentezza dei dirigenti europei di integrare economicamente e politicamente i ben 27 paesi che oggi aderiscono alla UE, e una parte di questa incapacità è voluta o dolosa, principalmente da parte dell’Inghilterra che è dentro la Ue solo per ritardare l’evoluzione di un polo geo-politico di prima grandezza, per conto degli USA, che vedono la forza dell’Euro e l’autonomia del continente europeo come la fine della propria egemonia.
Non bastavano gli inglesi, è di oggi la notizia che quella pretona democristiana di Angela Merkel, inaugurando il semestre tedesco di presidenza UE, se ne esce con una proposta di mercato unico tra USA e UE in funzione, dice, anticinese e nella prospettiva di una concorrenza dell’America Latina, millantando una forte esperienza europea nella capacità di integrarsi con mercati diversi tra loro.
Ma qui siamo alla farsa, al ridicolo, alla falsificazione della realtà, al disprezzo della concertazione, alla buffonata di parlare con gli Usa come se l’Europa esistesse e non fosse bloccata da mesi sulle regole costituzionali, in una ricerca di protagonismo globale, mentre l’Europa è ancora tutta da fare.
Ma questa nipotina di Adenauer che vuole riportare l’Europa sotto il protettorato Usa, con il suo acuto intuito femminile non si è accorta che gli interessi delle popolazioni europee sono ad Est, con i nostri vicini Russi e con il Medio Oriente e tutta l’area mediterranea, dove è urgente una politica di pace, opposta alla becera prepotenza Usa, e che i paesi europei per l’energia dipendono dai propri vicini e non dall’America. La stessa Germania riceve il 40% del fabbisogno energetico dalla Russia, e proprio la fine dell’egemonia del dollaro ci consentirebbe di pagare in Euro e non più in dollari il petrolio con enormi vantaggi per tutta la economia europea.
Il nostro futuro economico e politico ci sarà solo se la stella polare sarà l’autonomia totale dell’Europa, autonoma da qualunque alleanza militare, libera dalle innumerevoli basi militari Usa che restano solo per ricattarci e renderci complici di una politica di aggressione, per costituire quel polo politico economico della massa critica da far finire ogni egemonismo. Polo che si aggiunga a quello cinese, a quello indiano, a un polo di tutta l’America Latina e speriamo ad un continente africano unito.
Il mondo va in questa direzione e qualunque interventismo voglia fermare questa tendenza è ottuso, inutile, fascista e potrà solo ritardare questo processo.
Solo con la fine dell’egemonismo e della supremazia militare come arma politica si potrà parlare di “libero mercato” e ogni paese potrà sentirsi libero di vendere le sue materie prime a chi vuole e nella moneta che desidera, cancellando le posizioni di rendita del dollaro e annullando le pretese imperialiste di considerare “interessi vitali degli Usa” risorse e territori di proprietà di altri popoli.
Cara Merkel, il futuro è proprio un mondo multipolare e la fine dei blocchi, e il tuo desiderio di fare un blocco con gli Usa è una posizione di difesa conservatrice, ideologica, che non fa i conti con la realtà, e con il fatto che quelle anglofone sono le nazioni più odiate al mondo per il loro passato e presente colonialista.
E’ urgente invece avere un calendario politico europeo che fissi a ritmo incalzante riunioni e decisioni che vadano nella direzione di una gestione collegiale, dove la politica estera venga concordata sempre e votata a maggioranza semplice, è urgente la fissazione di obbiettivi quali la fondazione di centri di ricerca scientifica di eccellenza pan-europei che mettano a disposizione risorse economiche tali da far restare i giovani ricercatori in Europa, è urgente avere un esercito integrato di DIFESA che si attrezzi nella sola direzione di mezzi di difesa del territorio europeo, e non già di mezzi offensivi per portare la guerra all’esterno.
Si deve sciogliere la Nato e vanno allontanate tutte le basi americane dal territorio europeo, che ormai rappresentano solo una velata minaccia verso l’autonomia europea e comunque l’Europa ha tutte le risorse tecnologiche e finanziarie per pensare da sé alla propria difesa senza aspettare ordini dal grande fratello Usa.
Personalmente interpreto l’uscita della Cancelliera come un siluro contro l’Europa, contro l’Euro, e un favore agli Usa, ma si tratta di una mossa avventata, senza basi, che verrà respinta.
Finora in Europa il cameriere di Bush era il “laburista” Tony Blair, ora si è aggiunta la democrista Merkel, i percorsi che hanno seguito questi due figuri, per far coesistere socialismo e cattolicesimo con un criminale guerrafondaio come Bush sono misteriosi, e forse sconosciuti anche a loro.
Paolo De Gregorio