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Europee, verso la lista del Prc aperta a chi si riconosce nel Gue
Publie le giovedì 12 febbraio 2009 par Open-PublishingEuropee, verso la lista del Prc aperta a chi si riconosce nel Gue
Una lista che unisca tutte le forze anticapitaliste, comuniste e di sinistra. Da costruire sulla base di programmi comuni e partendo dalla presentazione del simbolo di Rifondazione comunista. E’ questo l’esito della Direzione nazionale di Rifondazione di mercoledì 11 febbraio che, per le prossime elezioni europee, ha dato il via libera ad un percorso aperto da compiere in relazione con le forze del movimento alter mondista, anticapitalista, comunista, femminista, LGBTQ, ambientalista, sindacale. Un percorso con chi intende condividere la scelta di appartenenza al GUE_NGL, in netta alternativa quindi al progetto di Trattato di Lisbona e all’impostazione neoliberista e militarista dell’Unione Europea ed alle politiche fallimentari della grande coalizione tra popolari e socialisti europei.
Si tratta di una proposta unitaria che punta a costruire il campo della sinistra a partire da discriminanti di tipo programmatico e che – lo ha ribadito nelle conclusioni il segretario Paolo Ferrero – non può quindi essere letta come una scelta ideologica e identitaria.
Quella di mercoledì 11 febbraio è stata dunque una Direzione proficua che ha dato una chiara indicazione di lavoro in linea con i documenti congressuali di Chianciano. Un messaggio positivo e di apertura per la costruzione di un’opposizione forte al neoliberismo e per trovare un’uscita da sinistra alla crisi, insieme alle altre forze che si pongono questi obiettivi.
Ed è positiva anche la scelta dei compagni della mozione 2 che hanno deciso di restare nel Partito e che sul documento votato in Direzione hanno optato per l’astensione. Il documento ha così ottenuto il via libera a larghissima maggioranza (solo tre gli astenuti) ed il Partito è ora più forte e coeso nel cammino per il rilancio di Rifondazione.
Durante la riunione sono stati inoltre approvati due importanti ordini del giorno. Uno che impegna il Partito a sostenere lo sciopero del 13 febbraio indetto da Fiom e Funzione pubblica Cgil ed un altro che chiede di mantenere alta la vigilanza nel paese sui temi dell’ordinamento democratico e della laicità.