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Evviva la Repubblica democratica fondata sulla mafia
Publie le lunedì 19 ottobre 2009 par Open-PublishingAd apprendere certe rivelazioni, ieri, uno si aspettava che subito sarebbe venuto giù il mondo, che la gente –i cittadini, si sarebbero riversati per le strade furibondi agitando la propria tessera elettorale per chiedere conto del maltolto (laddove il maltolto si chiama sovranità nazionale), che i propri politici di riferimento non avrebbero parlato d’altro (il sito di D’Alema è fermo al 3 ottobre, quello di Bersani propone un sondaggio sulla globalizzazione; Fassino è ancora lì folgorato per il Nobel ad Obama, mentre Franceschini dice che oggi andrà da Zoro –coi calzini turchese), che i deputati più temerari si sarebbero incatenati agli scranni parlamentari fino a che la verità (tutta la verità, nient’altro che la verità) non fosse uscita fuori, limpidamente, senza omissioni, e la nazione non fosse stata restituita al rispetto di sé. Invece nulla. Niente di niente. Le pecore sono al pascolo. Siete pregati di non disturbare.
Uno sguardo alla blogosfera, a quell’informazione dal basso che avrebbe dovuto far tremare vassalli, valvassori e valvassini. Su Memesphere (servizio che "traccia" le discussioni della Rete), tengono testa Romina Power ed il vaccino maleficio, seguiti dal trailer Dr. House edizione numero 6. Blogbabel, la bibbia della blogosfera, dà come argomento del momento il "Tom Tom kit - più GPS per tutti". Il PD network, poveretto, appare sempre più come una landa desolata… hic sunt leones.
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