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FAR PAGARE LA CRISI AI PADRONI E’ POSSIBILE !

Publie le lunedì 16 marzo 2009 par Open-Publishing

La flessione del Pil per il triennio 2008-2010 potrebbe "verosimilmente" accentuarsi fino ad arrivare al -4%. E’ quanto prevede l’Ires-Cgil, secondo cui le dinamiche in corso nell’economia reale portano a previsioni relativamente peggiorative sia rispetto al quadro macroeconomico che alle conseguenze sul piano occupazionale. Le previsioni per il 2009, secondo l’Ires-Cgil, indicano un Pil al -2,9%. La ripresa potrebbe cominciare dalla seconda meta’ del 2010, che comunque dovrebbe chiudere con un segno meno (tra -0,1% e -0,3%). Questo, pero’, dipendera’ dalle misure anticrisi che il Governo mettera’ in campo, ha sottolineato la Cgil.

Oltre un milione di disoccupati in piu’ in tre anni, dal 2008 al 2010, sono queste le stime diffuse dall’Ires-Cgil a seguito della crisi economica in atto. Secondo lo studio della Cgil, i disoccupati passeranno da 1.506.000 del 2007 a 2.547.000 nel 2010. Secondo le stime dell’Ires, dunque, i disoccupati si attesteranno ad oltre un milione di unita’ in piu’ rispetto al 2007 e ad oltre 690 mila in piu’ rispetto al 2008 anno in cui i disoccupati si sono attestati a 1.854.000. il tasso di disoccupazione, sempre secondo le stime dell’Ires, si attestera’ al 9% nel 2009 e potrebbe superare il 10% nel 2010, esattamente il 10,1%.

Intanto in Tutta Europa dilagano le proteste degli operai che rimangono per mesi in cassaintegrazione, come alla "Continental" in Francia, dove gli operai hanno organizzato un picchetto permanente d’avanti ai cancelli, e alcuni reparti sono stati occupati, ma la stessa situazione si vedono in diverse fabbriche della tedesche o spagnole, in Italia i sindacati che hanno subito il peso della sinistra radicale sono rimasti più in dietro nell’organizzazione delle lotte, ma per i mesi di Aprile-Maggio sono in cantiere numerose iniziative di lotta per non far cadere tutto il peso della crisi sui lavoratori, sull’ambiente, e sui precari e studenti, che già hanno annunciato tra l’altro una grande manifestazione per il 18 Marzo contro la riforma Gelmini....
Estendere la lotta diventa ogni giorno più urgente ed essenziale, per fermare l’aggressione fascista e padronale che in questi mesi, ma in generale in questi anni stanno attaccando e deteriorando i diritti del lavoro e dei lavoratori....
L’emergenza non stà nell’immigrazione, ma nei morti sul lavoro, come non stà negli stupri, ma nekl fatto che vogliono innalzare a 65 anni l’età pensionabile delle donne, queste sono le nostre emergenze, e da qui’ che vogliamo partire ed iniziare una nuova e grande stagione di lotta organizzata dal basso, dai lavoratori nelle officine, nelle scuole, negli uffici come nei cantieri per dire che noi non vogliamo pagare questa crisi, e farla pagare ai padroni per noi è possibile !

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