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FEROCE ATTACCO DI SCALFARI CONTRO GRILLO
Publie le mercoledì 12 settembre 2007 par Open-Publishing3 commenti
Invasioni barbariche, massa informe senza coscienza critica, qualunquismo, movimento che facilita i dittatori. Sono concetti che un aggressivo Scalfari adotta nel suo lungo editoriale di oggi per bollare Grillo e i grillini. Critiche anche ai politici che, come Bertinotti e Di Pietro che hanno fatto dichiarazioni positive sul vaffaday.
Un commento e una risposta al feroce attacco del grande e potente Eugenio Scalfari sul minuscolo blog www.ciardullidomenico.it
Messaggi
1. FEROCE ATTACCO DI SCALFARI CONTRO GRILLO, 12 settembre 2007, 16:41
scal______fari
VA FANCULO DAY
2. FEROCE ATTACCO DI SCALFARI CONTRO GRILLO, 13 settembre 2007, 11:42
Scalfari si agita per niente e fa la figura del "più realista del re" !! In realtà ai poteri forti delle manifestazioni come il V-Day di Beppe Grillo non gliene può fregare di meno !!! Occuperà gli schermi TV e le pagine dei giornali per un pò di giorni, qualche dibattito nei talk show, accese discussioni su blog, ma poi finisce tutto lì e "Lor Signori" continueranno tranquilli a combinare i propri lucrosi affari e a gestire le loro scalate bancarie, le fusioni societarie, i giochetti di borsa, i soliti accordi sottobanco con il Governo etc. . In fondo Grillo è un bravo ragazzo, un bravissimo comico, un eccellente intrattenitore, un buon giullare insomma, a cui, di tanto in tanto, si può anche perdonare qualche innocua ed innocente incursione in territorio proibito ed in affari più grandi di lui. Che diamine !! L’Italia è una democrazia dove ognuno è libero di esternare il proprio pensiero e, se ci riesce e ne accetta le regole, anche di fare politica : l’importante è che poi, quando si fa sul serio e ragiona di quattrini, lasci fare a chi di dovere e non rompa più del dovuto. Se poi uno proprio insiste gli si può sempre trovare un incarico ben retribuito, lontano dalle leve del potere , oppure , nella peggiore delle ipotesi, si cercherà di metterlo fuori gioco, facendolo indagare dalla magistratura con qualche accusa infamante costruita ad hoc !! Questa è l’Italia e non illudiamoci troppo che si possano veramente cambiare le cose con i girotondi e le amene "grillate" !!
MaxVinella
3. FEROCE ATTACCO DI SCALFARI CONTRO GRILLO, 16 settembre 2007, 15:41
In un suo intervento su Repubblica di mercoledì 12 settembre, Eugenio Scalfari si è preso la briga di avventurarsi in improbabili comparazioni tra il fenomeno del "grillismo", come lui lo chiama, e due tendenze storiche dell’anarchismo, l’anarco-individualismo (ma forse intendeva l’individualismo anarchico) e l’anarco-sindacalismo.
Noi sappiamo bene che Scalfari non è né ignorante né sprovveduto, quindi non possiamo fare altro che prendere atto della sua deliberata intenzione di attaccare l’anarchismo, come pensiero filosofico e movimento politico, svilendolo e rinchiudendolo nei soliti e qualunquisti cliché. Scalfari fa riferimento all’anarchismo definendolo "virus", "valvola di sfogo" fino alla prevedibile accusa di anacronismo.
La premessa, inconsistente come la conclusione che ne deriva, è che in Italia «c’è una lunga tradizione di "tribuni" e capi-popolo, un germe che ha messo radici da secoli e che rimane una latenza costante nell’"humus" anarcoide e individualista della nostra gente».
Questo attacco al pensiero anarchico è piuttosto fuori luogo non solo nel merito delle considerazioni avanzate, ma soprattutto perché viene usato nell’economia di un’argomentazione rivolta contro Beppe Grillo e il suo V-Day con i quali gli anarchici non hanno proprio nulla a che fare.
Scalfari saprà senz’altro che l’anarchismo è portatore di una visione e di una pratica rivoluzionaria antigerarchica, che rifugge ogni leaderismo, che disprezza i capipopolo e i tribuni, e che si fonda sulla piena assunzione di responsabilità dell’individuo. Una responsabilità che non è né autoreferenziale né ostile al senso di comunità, ma che mira solidalmente alla trasformazione radicale della società in vista della piena uguaglianza e della piena libertà per tutti. Non per fare un mondo senza regole o in preda a invasioni barbariche, ma per realizzare un mondo in cui le regole emergano dal basso e siano scelte e condivise da tutti per il bene di tutti.
Scalfari certamente non condividerà né apprezzerà il messaggio etico e politico dell’anarchismo, ed è liberissimo di farlo, ma usare le idee libertarie come termine di paragone negativo per assimilarle al V-Day ci pare davvero strumentale.
Non c’è nulla di anarchico o libertario nel V-Day, e ciò è evidente nell’orizzonte parlamentarista, istituzionale e legalista in cui questa mobilitazione si è consumata (una proposta di legge che – nelle intenzioni dei promotori – dovrebbe servire né più né meno a migliorare e rendere più efficiente la democrazia rappresentativa), e nella dinamica spiccatamente leaderistica che la caratterizza.
Da anarchici non possiamo che apprezzare l’insofferenza popolare per il potere o le storture della democrazia, ma questa insofferenza di per sé non può definirsi automaticamente anarchica se non si carica di un progetto e di una volontà rivoluzionaria di cambiamento al di fuori di ogni istituzione e contro ogni gerarchia.
I compagni della Federazione Anarchica Italiana di Palermo e Trapani
giustiziaeliberta@interfree.it
15/09/2007