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FERRERO E DEAMBROGIO (PRC): ACCORDO FIRMATO A PRA CATINAT SU TAV SEGNATO DA PESANTI AMBIGUITA’
Publie le mercoledì 2 luglio 2008 par Open-PublishingFERRERO E DEAMBROGIO (PRC): ACCORDO FIRMATO A PRA CATINAT SU TAV SEGNATO DA PESANTI AMBIGUITA’
By Alberto Deambrogio
Sulla questione Tav intervengono Paolo Ferrero, ex Ministro delle Solidarietà Sociale e Alberto Deambrogio, segretario e consigliere regionale del Prc.
Una prima lettura dei punti di accordi segnati a Pra Catinat ci fa dire che il documento contiene alcune gravi ambiguità che ci fanno esprimere un giudizio complessivamente non positivo sull’accordo medesimo:
– In primo luogo in premessa viene sottolineato “il grande processo democratico di confronto continuo che avrebbe coinvolto sindaci, consigli comunali, cittadini, opinione pubblica”. Al di là del coinvolgimento reale di alcuni sindaci non vediamo proprio quali sono state le modalità di coinvolgimento sia dei consigli comunali che dei cittadini, che da molto tempo sono stati spettatori, magari attenti, di un processo che si svolgeva altrove
– In secondo luogo al fine del punto 3 viene detto che si è registrato un orientamento unitario - ben sapendo che non tutti i sindaci sono d’accordo su quel punto - in materia di progettazione la fase preliminare deve essere realizzata contestualmente per tutta la tratta della nuova linea Torino-Lione”. E’ escluso da questa fase progettazione il nuovo tunnel di base? Il documento è assai vago su questo e comunque sembra andare verso una realizzazione dell’opera
– In terzo luogo a pag. 5 del’accordo si parla del “nodo di Susa con stazione internazionale e impianti vari sul sedime dedicato oggi a funzioni trasportistiche connesse all’autostrada e conseguente sbocco della tratta italiana del tunnel di base raccordato a monte della stazione di sicurezza di Modane, con discenderia a Chiomonte, con le opere stradali ipotizzate da Sitaf”. Che cosa si intende per “impianti vari”? Quale sarà il coinvolgimento di Sitaf, potenziale genera contractor della Tav, su questa partita?
Per tutti questi motivi, oltre che per le considerazione che da sempre abbiamo fatto rispetto a quest’opera, diamo un giudizio assai più problematico e comunque non positivo rispetto a questo accordo che non a caso ha entusiasmato molti fautori dell’opera sia a destra sia nel centro-sinistra.