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FINALMENTE L’ITALIA... CHE CRESCE

Publie le mercoledì 11 marzo 2009 par Open-Publishing

Dopo quindici anni di crisi e di speculazioni dei “fannulloni” in borsa
FINALMENTE L’ITALIA… CHE CRESCE !

E’ da quindici anni che tutte le industrie italiane non concedevano ai propri dipendenti gli aumenti per premi di produzione, tanto meno per i salari,adeguandoli a quelli dei lavoratori europei. Dai primi periodi della globalizzazione la parola d’ordine era: Resistere, resistere, resistere. Si doveva stringere la cinghia per raggiungere i livelli lavorativi e salariali della Cina e di tutto l’Est. Arrivare cioè a lavorare 12 ore al giorno, fare straordinari a iosa e togliere i diritti conquistati negli anni con sindacalisti che onorarono il Paese per il loro operato.
I governi di destra e di sinistra sovrapponevano,alle lamentele di industriali e commercianti,
la minaccia che l’Italia doveva crescere per stare tutti bene. Non si sa quanto ma doveva crescere. E intanto i “padroni” minacciavano i lavoratori di trasferire le loro industrie all’Estero così come, nel frattempo, facevano.
Era il periodo dei “fannulloni”. Non quelli, che qualcuno accusò della CGIL ma di coloro i quali giocavano in borsa, speculando su tutto e facendo arrivare il petrolio a 150 dollari al barile. E i politici stavano a guardare l’evento dei “furbi” non tassandoli adeguatamente, non solo, ma elargendo contributi vari a favore di industrie che chiudevano i bilanci con attivi da far accaponare la pelle e non sbattendo in galera i manager truffatori.
Ora ci chiedono, quasi pretendono, che dobbiamo spendere. Quelli che ancora non l’hanno capito sono i disoccupati, i precari e i pensionati. Loro dovrebbero farsi la spesa alla Caritas ed investire in Borsa i loro quattrini e se hanno una casa in affitto e la devono riscaldare, la chiudano e vadano a vivere sotto i ponti…
Ieri la borsa ha chiuso con una forte crescita. Finalmente, dopo 15 anni, l’Italia cresce! Che gioia… cresce… Quasi quasi piango per l’emozione.
Cresce la borsa e anche i …borsaioli.
Cresce la disoccupazione ma anche il consumo di cocaina.
Cresce la sicurezza con le “ronde” e le “rondinelle”.
Cresce il lavoro in nero.
Cresce l’evasione fiscale.
I morti sul lavoro non crescono, aumentano.
Cresce la stabilità politica (pare che la Camera e il Senato diventeranno camerini per solo intimi.
Cresce con la legge sulle case ma non “quelle chiuse”, quelle aperte come il Colosseo.
Cresce con il federalismo fiscale la prosperità nel Nord.
Cresce il benessere in Sicilia (col treno da Messina a Palermo in soli 50 minuti) e con il ponte saremo uniti al Continente. Continente nero? No, paraponziponzipo…
Cresce tutto… anche le corna a chi deve percorrere la Salerno-Reggio Calabria e crescono anche i “cornuti”, pare che le pecore in questo periodo, partoriscano gemelli.
L’unica cosa che non cresce è la liquidità. I rapinatori, i ladri e i truffatori non sanno più dove attingere per la loro sopravvivenza e quella dei loro difensori. Ma non si preoccupino, presto finirà anche per loro…la crisi.

Salvatore Fassari