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FOTO > ROMA - 18 NOVEMBRE 2006: Manifestazione Nazionale per la Palestina >>

Publie le domenica 19 novembre 2006 par Open-Publishing

Migliaia di persone sono arrivate da tutta Italia - a proprie spese e con una dimostrazione di autorganizzazione impressionante - per dare vita a Roma ad una manifestazione che ha posto all’agenda della politica estera italiana questioni dalle quali sarà difficile sottrarsi ancora.

La “politica” sia essa di destra o della sinistra di governo non può pensare di seppellire tutto con la criminalizzazione o la cooptazione delle forze sociali. La riuscita della manifestazione di Roma lo sta a dimostrare. In piazza eravamo in tanti, eravamo uno in più della manifestazione di Milano.

IL MESSAGGIO DI LEILA KHALED

Dato il divieto di ingresso per Leila Khaled, che doveva partecipare alla manifestazione, è stato letto e tradotto un suo messaggio alla fine della bellissima, pacifica e foltissima manifestazione di Roma.

Ecco il testo:

Care compagne, cari compagni,
Avrei voluto essere tra di voi per portarvi i saluti dei palestinesi ma mi è stato impedito. Sembra che in questo mondo unipolare possono circolare solo le merci ma non le persone e putroppo ai palestinesi, decimati da un embargo infinito, neanche le merci arrivano.

Anche per questo le manifestazioni di solidarietà come la vostra sono essenziali per noi. Grazie per aiutarci a spezzare il muro di silenzio che insieme all’altro muro, che si estende per chilometri intorno ai territori occupati, rinchiude il nostro popolo in una gabbia a cielo aperto.

Per questo l’iniziativa è utile e condivido la vostra proposta: chiediamo al governo italiano di abolire gli accordi di cooperazione militare con Israele e la fine di tutti quegli accordi a carattere economico e/o scientifico che alimentano l’economia di guerra. Chiediamo che venga spezzato l’embargo a catena contro il nostro popolo umiliato e privato di ogni diritto.

Chiediamo il ritorno dei profughi esuli da 60 anni. Lo chiediamo a tutte le forze progressiste e a tutti i movimenti che desiderano un mondo diverso.
Care compagne, cari compagni, la nostra sofferenza è grande, il nostro presente è incerto ma siamo determinati a resistere.

La lotta per una Palestina libera sarà il contributo del nostro popolo alla libertà di tutte e tutti. Alla realizzazione di un mondo dove la libertà non sia solo una vuota parola.

Leila Khaled, 18 novembre 2006

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