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FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA
Publie le sabato 2 dicembre 2006 par Open-Publishing12 commenti







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1. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 3 dicembre 2006, 01:08
Bè, quella "Ladroni del mondo" è obiettivamente geniale!!!
PS: avete visto che è possibile fare una manifestazione gigantesca senza spaccare vetrine, imbrattare i muri, bruciare effigi di militari, offendere i caduti, mascherarsi per non farsi riconoscere. Ebbene sì, tutto questo è possibile, basta essere persone civili che sfilano civilmente.
Gio
1. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 3 dicembre 2006, 09:28
Caro Giò
a parte il riconoscimento che il discorso di Fini è stato molto superiore della concione confusa, retorica e ripetitiva di Berlusconi e che era un signor discorso, a aprte che il discorso di Casini a Palermo era una apertura decisa verso il csx, si poteva prevedere questa scivolata finale sulla mancanza di atti di boicottaggio alla manifestazione di Roma, e puntualmente ciò è avvenuto. Lo considero un lapsus e, come sempre avviene, esso trova il suo pappagallo che puntualmente lo ripete.
Sarebbe troppo facile dire che, essendo i boicottatori di cortei essenzialmente fascisti da curva sud, non sarebbero stati così sciocchi da boicottare la loro stessa manifestazione.
Ma, trattandosi di manifestazione contro la Finanziaria, cosa c’entra citare la bandiera americana?
Magari si potevano spendere due parole sul boicottaggio che i 50.000 della Lega hanno fatto, con fischi e lazzi indecenti, alla bandiera italiana e all’inno di Mameli. Ma qui zitti e mosca.
Sempre citando feroci lapsus, notevolissimo quello di Berlusconi che dice: "Ogni volta che ho fatto una legge, sono stato ben attento che convenisse almeno a uno", Almeno a uno, non abbiamo dubbi.
In quanto ai 2 milioni...lasciamo perdere. E’ la solita berlusconata. La piazza contiene 250.000 persone, e, nemmeno coi soldi e la faccia tosta di Berlusconi, riuscirà a contenerne 2 milioni, tanto più che il solo palco era di 200 mq. La questura ha detto 700.000. Possiamo arrivare a 1 milione. Ma da questo a dire che non si era mai vista una piazza simile negli ultimi vent’anni! Siete proprio dei bombardoni! Comunque, un milione di persone sono proprio tante e ne siamo lieti per loro. E’ una bella soddisfazione! E ora che ci hanno preso gusto, faremo come fanno certi citrulli che ogni settimana se ne escono a dire ai pacifisti: "E come mai non siete scesi in piazza?" Ora, anche noi, a ogni boccone indigesto del governo Prodi, diremo: "E come mai non siete scesi in piazza?" Ad ogni modo, siamo lieti che abbiate avuto anche voi la vostra bella soddisfazione.
Tanto per rinfrescarvi la memoria:
Roma, 20 novembre 1997, 1 milione di persone contro la secessione
Roma, 15 febbraio 2003, Manifestazione per la pace, 3 milioni di persone
Milano, 16 marzo 2003, Manifestazione della CGIL contro la guerra, 700.000 persone
Roma, 23 marzo 2002, Manifestazione per l’art. 18 con Cofferati, 3 milioni di persone
Roma, 3 maggio 2006, Manifestazione per il Primo Maggio, 1 milione di persone
Ma si vede che la memoria di Berlusconi è corta. Del resto per uno che dice che Roma è fondata da Remolo e Romolo e chiede di far visita al padre dei fratelli Cervi....
Ma che poi la dichiarazione di Berlusconi appaia come titoloni sui giornali come fosse Vangelo, ma via! Ma quanto lo ha pagato questo favore?
Comunque tanti erano tanti, ci sono andati gratis, hanno ripetuto gli stereotipi di tutte le manifestazioni degli altri, hanno fatto e detto le stesse cose per cui avevano deriso pacifisti e gente della sinistra, si sono divertiti anche loro. E soprattutto hanno provato il brivido di essere tanti tutti insieme, il che, per gente individualista ed egoista come quella di destra, è già un passo avanti.
La maggior bufala di Berlusconi? Solidarietà. L’ha ripetuta varie volte. E con chi? Con gli evasori fiscali e i giudici corrotti? Ma andiamo! Dal palco dovevano far parlare Previti che di evasione e di corruzione è uno che se ne intende! E magari anche Guzzanti che ha speso 4 anni con 47 persone per radunare i peggiori cialtroni e millantatori e inbroglioncelli d’Italia al fine di dimostrare che "Prodi è un emissario del KGB", il che, preteso da uno che il capo del KGB lo ospita nella sua villa, lo e bacia sulla bocca, chiamandolo "bravo ragazzo" e lo difende davanti all’Europa negando il genodicio ceceno, mi pare davvero troppo!
Bene. cosa fatta capo ha. Spero solo che quelli che sono arrivati in treno non abbiano sofferto dello sciopero che cominciava alle 21. Erano 60 anni che aspettavano questo momento e si rodevano di bile a ogni corteo per la voglia che avevano di scendere in piazza. E lasciateli divertire!
Possiamo solo dire che, se la manifestazione contro la Finanziaria non fosse stata patrocinata da Berlusconi, ma fosse stata apartitica, in piazza ci sarebbero scese 60 milioni di persone. Ma tant’è. Trangugiamo la medicina amara della malattia e la malattia è stato quello che loro hanno seminato. Ma gente che si mette a piangere prim’ancora che Berlusconi parli, dubito che capisca qualcosa. La mitomania è una brutta bestia, e il portafoglio al posto della coscienza è anche peggio.
Saluti ai cloni e ai coglioni :-)
viviana
2. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 3 dicembre 2006, 11:38
Cara Viviana, hai dimenticato il milione della stessa Piazza S.Giovanni alla manifestazione dei
"girotondi" con Nanni Moretti, non ricordo la data, mi sembra fosse il 2002.
Notoriamente non amo quel tipo di tematiche, ma mi sembra giusto citare quella manifestazione perchè li’ si raggiunse il milione senza che avesse aderito ufficialmente nessun partito, nessun sindacato, nessuna organizzazione di massa, cioè tutti arrivarono con gambe e mezzi propri.
E guardando le riprese dall’ alto di ieri e quelle di quel lontano sabato pomeriggio, ho la netta impressione che i cosiddetti "girotondini" fossero anche di più dei manifestanti di ieri, arrivati invece con 5.000 pulmanns, una decina di treni speciali ecc. ecc. tutti pagati dal grande capo ........
Comunque, è innegabile che anche questa manifestazione della destra debba rappresentare l’ennesimo campanello di allarme per un governo del quale francamente non si capisce l’identità .....
Ma questo è un altro discorso, ben più serio.
Keoma
3. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 3 dicembre 2006, 17:26
Xgiò rafaniello
Guarda che nessuno aveva mai dubitato che gente come te rispettasse vetrine, muri,effigi e così via.
Per carità, mai toccare merci, simulacri e caduti (chiaramente quelli caduti mentre andavano a difendere il possesso e il controllo occidentale sulle merci situate da altre parti). Beh, esiste chi ha il culto delle merci e della proprietà (e disprezza la vita e la libertà di tutti gli altri) ed esiste chi vuole liberare i proletari dal culto delle merci e della proprietà.
Mai dubitato che un fascista come te fosse per il culto delle merci.
huambo
4. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 3 dicembre 2006, 17:42
che poi visto che sul sito è detto cancelleremo i maessaggi a carattere diffamatorio ingiurioso
xenofobo sessista ecc....
Io lo avrei cancellato per la foto di Prodi sul cesso!
guardate che lo stile indica la qualità.
per me dire a qualcuno "pezzo di merda"
in un impeto di ira non è VIOLENZA
è invece VIOLENTISSIMO
fare un cartello mettendo un tale su un cesso,
lì devi pensare il cartellone e realizzarlo
quindi è insito il concetto di GOGNA
Come minimo state alla pari di chi brucia i manichini
per me molto peggio, veramente.
quelli hanno solo il difetto di non pruciarli tutti!
vittoria
5. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 7 dicembre 2006, 11:40
Si abbiamo visto la civiltà della manifestazione,complimenti per i simboli NAZIFASCISTI,per le offese e l’intolleranza verso i GAY,sembravate squadracce nere dei tempi del fascio e preti intolleranti dei tempi dell’inquisizione.Andre ARCI
2. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 3 dicembre 2006, 17:59
Per favore, non confondetemi minimamente con Gio’.
Sono un anziano compagno di Napoli, ho messo in rete quelle foto per dimostrare che razza di gente, e soprattutto che razza di fascisti, sono scesi in piazza ieri a Roma.
Poi, ovviamente, penso che Prodi e la sua compagnia si meritino questo ed altro .
Ma, come diceva l’amico Keoma, questo è tutto un altro discorso.
Rafaniello
3. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 3 dicembre 2006, 18:11
Io ci sono stato per curiosità,tanto casa mia è vicina. La piazza era transennata in gran parte ed il palco ne occupava una discreta fetta, secondo me erano 70mila persone in gran parte fascisti romani col braccio alzato, parecchi leghisti che urlavano"roma ladrona" e "io col tricolore mi ci pulisco il culo", c’era qualche migliaio di forza italioti che si sono(o sono stati) messi in prima fila per far fare bella figura al capo in tele, qualche comparsa che si sbracciava in prima fila per lo stesso motivo. In totale un mezzo fallimento!
1. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 3 dicembre 2006, 19:06
Ho dimenticato il 14 settembre 2002, Roma, 800.000 persone contro la Cirami. ma avrà dimenticato anche altri cortei.
Per carità, non voglio togliere meriti. Tanti di destra in piazza non se li aspettava nessuno e mi congratulo per l’insperato successo. Berlusconi stesso non ci credeva, tant’è vero che la prima prova contro la Finanziaria l’ha fatta a Vicenza. Saranno stati 700.000, non pongo dubbi. La cifra di 2 milioni no, solo una faccia di bronzo può averla detta.
500.000 persone sono già quanto tutti gli abitanti di una città come Bologna. Tantissimi! Credo che la questura sia stata già larga. Ma sarà come i soldi a disposizione per fare il ponte di Messina, che si moltiplicano anche quando non ci sono! Una berlusconata del nostro carissimo spaccone! E immagino che una persona di un piccolo paese che non sia mai stata, per esempio, alla manifestazione di Cofferati da 3 milioni di persone abbia un metro di valutazione scarso.
Più grave è l’errore per cui questo Giò taccia di prodismo chiunque disprezzi Berlusconi.
La cosa è tutt’altro che pacifica. Vedere la pochezza di questo squallido personaggio, riciclatore di danaro sporco e corruttore di leggi, amico di mafiosi e piduisti, non significa affatto essere degli incensatori del presente governo. Qui Giò è proprio fuori.
Magari uno è un moralista, magari ha una coscienza etica, magari ha qualche idea sulla democrazia e la legalità, magari non è mai stato il clone di nessuno...
Forse Giò crede che Bellaciao sia un sito di propaganda prodiana o dalemiana?! E che all’infuori di Prodi e Berlusconi non esista altro valore al mondo? Se è così, mi fa pena. Soffre di babbismo, ha bisogno di un babbo da venerare, è rimasto alla fase infantile in cui gli chiedevano: "Vuoi più bene al babbo o alla mamma?", o ai film western dove da una parte stanno i buoni e dall’altra i cattivi? Tex Willer che combatte contro Mefisto?
Potrei ricordargli che il disprezzo per Berlusconi non è solo mio ma è stato espresso verso questo inqualificabile personaggio da tutti i governi europei, da tutta la stampa internazionale, da tutti i giornali economici inglesi e da gran parte dei giornali americani, senza che a questi signori importi un fico secco di elogiare Prodi.
Mi risulta, per esempio, che The Economist non ha apprezzato affatto la Finanziaria di Prodi e tuttavia ha svolto una intensa campagna critica molto sprezzante contro Berlusconi, che è stato considerato molto peggio di Prodi.
Faccio presente a questo Giò che il bipolarismo cerebrale è solo il risultato perverso della propaganda berlusconiana, ma ciò non significa che corrisponda alla realtà del paese e che solo cervelli deboli hanno accettato questa divisione drastica come Vangelo. Basta girare un qualunque blog per capire alla svelta che il clonismo è una malattia di poche migliaia di italiani, ma alla totalità girano parecchio le balle e non vanno a genio né questa coalizione né quella, né Prodi né Berlusconi, e troppi non hanno alcun partito di riferimento e considerano la classe politica alla stregua di una casta feudale autoperpetuantesi senza più riferimento al bene dei cittadini.
Ignorare questo significa avere letture ristrette e vivere in un ambiente sociale limitato.
Fattene una ragione, Giò, gli opposti schieramenti esistono solo nella tua testa. Le posizioni reali sono molto più variegate.
Lo so che Berlusconi ha indotto molti cervelli a pensare in un modo bipolare: "Se non sei con me, se con Prodi", "Se non sai a favore di Bush, sei a favore di Saddham" e altre fesserie simili, ma è stato solo un espediente di potere. Svegliati!
Sai come è stata letta la tua bella piazza? Come un’uscita di scena! Come il canto del cigno!
Vedi repubblica
"Quasi un milione di persone, un’uscita da mito. Fra i tanti Berlusconi-day di questi 12 anni, quello di ieri è stato forse l’ultimo ma uno dei più grandiosi. La spallata a Prodi è ormai fallita, la protesta contro il governo quasi un pretesto. La verità è che B ha voluto portare il suo popolo in piazza a Roma per dimostrare ancora una volta d’essere lui il padrone della destra. Vi è riuscito alla grande. Si sono inchinati tutti al signore di Arcore, da Fini in giù, come vassalli devoti alla religione del berlusconismo. E l’eretico Casini, nei discorsi dal palco e nei commenti, risulta più di Prodi il vero nemico. E’ stata una celebrazione faraonica, caduta per caso nel giorno stesso in cui l’Italia chiudeva l’avventura in Iraq, punto massimo del suo potere personale a Palazzo Chigi.
Con il contingente italiano che tornava da Nassiriya senza quei 19 ragazzi "morti, in fondo, per Berlusconi", come ammise una volta Gianni Baget Bozzo. Perché potesse vantare la fama di più fedele alleato di Bush e farsi fotografare col cappello da cowboy nel ranch texano di "mister president". Ora B chiede all’intero centrodestra d’immolare il proprio futuro politico alla gloria personale del leader.
Perché se Bossi può dire, guardando la folla, che "l’assenza dell’Udc non si nota" e se Fini può attaccare dal palco gli assenti, la verità politica è un’altra e come spesso contraddice l’immagine.
"Senza l’Udc si possono riempire le piazze ma non vincere le elezioni "
e ieri si è consumato uno spettacolare divorzio: "la Casa delle Libertà non esiste più. "
Nel centrodestra è cominciata ieri, fra balli e canti, una "profonda crisi politica", come nota Cossiga. Il centrodestra si è arreso, consegnato, rinchiuso nel pensiero unico del berlusconismo, nel culto personale, fisico del suo ormai settantenne artefice.
Non c’è stato un solo istante nella giornata in cui la persona di B non occupasse l’intera scena. Nemmeno quando hanno parlato gli altri leader. Bossi poco e con fatica, quasi soltanto per rilanciare il solito e disperato appello al ritorno in "gabina" elettorale ma soprattutto per rivolgere auguri e complimenti al padrone di casa. Fini si è preoccupato di coltivare il proprio delfinato non impallando mai il Cavaliere. Si è esibito da spalla, incaricandosi anche del lavoro "sporco" di assestare un paio di legnate sull’assente Casini, in modo da lasciare al capo la generosa offerta di perdono al "figliol prodigo".
Il resto della corte, deputati e portavoce e organizzatori, si è profuso in un incessante inchino neppure tanto metaforico alla sacra figura del capo. Nel favorire il B-day è stato perfino stravolto l’ordine degli interventi e il Cavaliere ha parlato in apertura dei comizi, per la gioia dei fedeli che poi hanno cominciato a defluire dalla piazza quando attaccavano Bossi e Fini.
All’affresco regale è mancato soltanto un tocco, il discorso del festeggiato. Un po’ debole, incerto, a tratti banale, sotto lo standard di populismo incendiario esibito in altre cento occasioni meno solenni. Forse non era al massimo della forma, dopo il malore che l’ha costretto per tre giorni in ospedale. Milioni di occhi non guardavano il palco col B in carne e ossa ma erano rivolti al megaschermo per cogliere sul faccione dilatato il minimo indizio dello stato di salute.
Fra l’apprensione delle signore in prima fila, che si passavano il cannocchiale puntato come alla Scala: "Come ti sembra? E’ pallido? Sta bene?". Qualcuno si è interrogato sulla ragione per cui Bossi avesse salutato Berlusconi con il motto lombardo che la Padania aveva rivolto a lui dopo l’ictus: "Tegn dur, mai mulà". Quale che sia la verità clinica, il solo discutere così ossessivamente sullo stato di salute testimonia il grado di devozione quasi fisica alla persona del leader.
E’ sicuro in ogni caso che dopo ieri B non mollerà. A costo di portarsi la destra italiana, almeno come la conosciamo, nel mausoleo di Arcore. Se pure non si candiderà alle elezioni del 2011, come la logica suggerisce, sarà comunque lui a scegliere il successore più fedele, quasi un prestanome. Fini e Casini l’hanno capito e per questa ragione hanno sciolto l’alleanza che li ha legati per tanti anni, il primo rientrato del tutto nei ranghi di corte, l’altro ormai completamente fuori.
B ha ottenuto l’ultimo plebiscito dal suo popolo. L’ha voluto maestoso, chiaro a tutti. A costo di smentire per l’ennesima volta sé stesso, quello che per 5 anni aveva ripetuto l’anatema contro gli "inutili cortei di perdigiorno", che aveva paragonato "i colpi di piazza" di Cofferati e dei girotondi ai "colpi di pistola" del terrorismo. Ma chi dovrebbe davvero festeggiare la data del 2 dicembre 2006 è Romano Prodi. In fondo, con le piazze separate, il centrodestra ha testimoniato che l’illusione della spallata è morta. Senza volere, ha consegnato al nemico di sempre una polizza per governare i prossimi cinque anni.
stammi bene
viviana
4. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 4 dicembre 2006, 07:36
Vecchio e nuovo sono due categorie molto relative: evidentemente per te la demagogia populista del cavaliere antennato (che per me ricorda i tempi del cucco) è il nuovo, per me il nuovo sono la rivolta delle banlieuses e la rivolta di Oaxaca. Che ci vuoi fare? In ogni caso che si tratti di vecchio o di nuovo vuoi mettere l’essere protagonisti di Genova, di Seattle, delle banlieuses, di Oaxaca con l’andare in delirio per un comizio del nano di Arcore?
Ma mi faccia il piacere!!!!!!! (Antonio De Curtis, in arte Totò)
5. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 4 dicembre 2006, 21:40
L’elenco lunghissimo delle manifestazioni "milionarie" a vario titolo fatte dalla sinistra in Italia l’ha già fatto, per difetto, Viviana.
E comunque non credo sia una questione di numeri, sicuramente due milioni sabato a S.Giovanni non c’erano, altrimenti i numeri fatti da Viviana per il passato si dovrebbero raddoppiare, ma non c’è dubbio che c’era comunque una folla imponente di cittadini.
Rimane il fatto indiscutibile che una così ben riuscita manifestazione ha di fatto decretato in via definitiva la morte della Casa delle Libertà, almeno quella che abbiamo finora conosciuto.
Senza Udc si può anche fare un’ enorme manifestazione di piazza, dubito sia possibile per Berluskoni governare ......
Curioso che nessuno dei tifosi di centrodestra che ha scritto qua sopra abbia fatto il minimo accenno a questa questione che invece mi sembra l’unico esito che ha avuto Piazza S.Giovanni ....
Facendo quindi il buon Berluska un favore non di poco conto a Prodi, che oggi è sicuramente più forte di prima .... alla faccia della spallata ..........
Keoma
1. > FOTO SIGNIFICATIVE DELLA MANIFESTAZIONE BERLUSCONIANA DI ROMA, 5 dicembre 2006, 17:14
La piazza degli altri ....
"Quando sento le cose dette in piazza dai sindacati, capisco come nascevano le purghe staliniane".
(Silvio Berlusconi dopo la manifestazione sindacale contro la riforma delle pensioni annunciata dal suo primo governo, 23 novembre 1994).
"I 700 mila - perché non erano di più - della manifestazione dell’altro giorno non sapevano che i colpi di piazza sono contro la democrazia. Certo, c’era tanta gente che faceva una scampagnata per il semplice motivo che è stato loro offerto un viaggio gratis, la colazione gratis. Oppure sono venuti a Roma per visitare i musei la domenica pomeriggio".
(Silvio Berlusconi, dopo la manifestazione di 3 milioni di lavoratori indetta dalla Cgil di Sergio Cofferati al Circo Massimo a Roma contro la riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, 26 marzo 2002).