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La Chiesa evava promesso funerali solenni celebrati dal Papa in San Pietro per la morte del cardinal Pio Laghi.
In tali occasioni non mancano le autorità civili e il solito D’Alema che non perde mai la trista e servile occasione di ossequiare il Vaticano, come già vedemmo per la beatificazione di Escrivà, il fondatore dell’Opus dei, e in genere i media parlano della celebrazione.
Ma di questo funerale solenne non ho avuto sentore. Qualcuno sa dirmi se queste solenni celebrazioni funebri sono avvenute? E come sono state presentate dall’Osservatore romano o da Famiglia cristiana ?
Quel poco che ho intravisto su Laghi ("uomo di grande valore", "personalità di alto rango") sui soliti quatidiani embedded era succinto, al massimo neutro e disinformante, come se si trattasse di eventi lunari che non riguardano il pianeta Terra e come se la sorte disgraziata dell’Argentina non presentasse lugubri somiglianze con quanto avviene in Italia, e di sicuro nessun organo di informazione ha rivelato il minimo intento di riaprire fosse atroci.
Il revisionismo, cioè il funerale della verità, è ormai la pratica quotidiana dei nostri media, non solo revisionismo del passato ma del presente.
L’imperativo corrente, un dogma quasi dei media, è dare una informazione embedded, più allineata possibile ai desideri del potere, politico o economico o clericale, e attentissima a non urtarlo in alcun modo, una disinformazione pesante, secondo copione, snaturata e non libera e ci chiediamo cosa possano pensare di se stessi questi cosiddetti giornalisti, ormai rinnegati alla loro professione e attenti solo a non uscire dalle righe consentite da diktat superiori e quanta parte di responsbailità avranno nell’ascesa di un nuovo regime fascista.
Se qualcuno insiste nel non vedere in questo cupo servilismo a una dittatura ormai trionfante deve essere proprio in mala fede.
In Italia ormai da troppo tempo è assente qualsiasi valutazione critica di qualsivoglia argomento: dalla degradazione morale degli attuali vertici del Vaticano, all’avanzata fulminea e senza opposizioni del regime berlusconiano, al totale fallimento del neoliberismo che prosegue indisturbato nella Comunità Europea e nel regime bancario, alla disfatta delle guerre in Medio Oriente, alle atrocità israeliane, all’assoluta mancanza di misure anticrisi del governo italiano, all’aumento di inquinamento nel nostro paese nell’assenza di energie verdi, alla distruzione sistematica di un civile sistema giudiziario e persino all’autodissoluzione di una sinistra parlamentare e di una estrema sinistra ormai kamikaze.
Sembra che la faziosità più frammentata o il clonismo acefalo stiano prendendo il posto di qualunque atteggiamento di critica civile o di valutazione razionale. E anche questa è una morte.
E lo schierarsi dei vertici del Pd a fianco della dx sionista estrema contro la condanna dell’ONU, per l’asservimento a una politica della dx americana ormai falllimentare o il silenzio del Pd sulle ultime insensate esternazioni della Chiesa contro le condanne dell’ONU ai paesi che praticano discriminazioni inuname a disabili o omosessuali ci lasciano sbigottiti, come per gente che si è svenduta tutto il posssibile, l’ideologia, il compito, la storia, la faccia, e che tuttavia sopravvive al proprio fallimento come uno zombi assurdamente attaccato a forme di movimento e distruzione.
Il famoso villaggio globale ci aveva promesso la trasparenza dell’informazione e questa preludeva alla trasparenza della verità. Invece, non solo ogni vertice di potere (la stampa per prima) complotta contro questa trasparenza, ma vediamo che, nel silenzio generale, il blocco delle intercettazioni o gli attacchi a una stampa libera o a una magistratura indipendente procedono indisturbati e nessuna voce si alza contro lo strangolamento della verità e della giustizia, mentre muore ogni critica e non si riesce nemmeno a vedere quello che sarebbe ovvio: la condanna delle religioni faziose che aumentano il caos e la schiavità ideologica e materiale del mondo, e la condanna di quel neoliberismo che il mondo sta trascinando a una catastrofe senza predecenti, senza il minimo cenno di volerla frenare, senza la minima mossa che possa deviarlo dal suo tragitto suicida, pur vedendo che esso conduce solo alla rovina di tutti, una rovina condita con forme di dittatura economica o politica che popoli senza cervello sembrano trattare come apocalissi inevitabili.
Nemmeno su queste banali o ovvie constatazioni riusciamo a scorgere condanna. Davvero il carisma malefico del potere prosegue anche quando lo stesso è a pezzi e in rovina.
Sembra di vedere un campo di battaglia pieno del sangue e dei cadaveri degli sconfitti in cui tuttavia le ultime truppe continuano ad ossequiare quegli stessi generali rei della totale disfatta e continuano a mandare dal fronte informazioni adulterate in ordine a fantomatiche vittorie.
Siamo nella follia più degenerata.
E sentire che l’unca cosa che il premier italiano riesce a partorire per il prossimo G8 è una pesante censura sull’informazione del web senza che nemmeno su questo si oda la voce fievole dell’opposizione ci sembra orribilis.
Tra poco andremo a votare per le Europee, dovremmo votare per partiti italiani ormai defunti, la cui presenza è fantasmatica, che non riescono a far sentire alcuna voce nemmeno in Parlamento, ormai bypassato da un duce che vota per decreto e alla fiducia e a cui mancano poche modifiche formali per regnare ’absolutus’, cioè sciolto da qualsiasi dovere, dovremmo votare per un Parlamento europeo che il Trattato di Lisbona trasforma in un organo non deliberativo ma consultivo, cioè totalmente senza potere, mentre il potere reale sarà gestito da organismi economici che non eleggeremo e che non controlleremo e che continuano perversamente ad agire secondo i dettami di quel neoliberismo che ha portato tanta rovina e che persino gli economisti liberisti sono costretti a condannare.
Ciò che è morto muore ma gli zombi continuano a dominare la Terra.
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Masada n. 856. Zombi
viviana