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FUORI BRUSCA, DENTRO SOFRI

Publie le mercoledì 13 ottobre 2004 par Open-Publishing
1 commento

Fuori Brusca, dentro Sofri
Premio al boss mafioso pentito

Mattia Feltri su Libero del 13 ottobre

Ieri si sono incrociate due notizie che possiamo riassumere così: Giovanni Brusca è uscito dal carcere, Adriano Sofri no. Brusca è l’assassino materiale di Giovanni Falcone: fu lui, il 23 maggio 1992, ad azionare il telecomando e a provocare l’ecatombe di Capaci. Sfori è stato condannato come mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi, ucciso a Milano vent’anni prima di Falcone, il 17 maggio 19 72. Brusca è reo confesso di una tale quantità di omicidi che per darne il numero ci si accontenta dell’approssimazione: anche ieri le agenzie di stampa dicevano «un centinaio»; del resto lo stesso Brusca non è in grado di ricordare con precisione quanti uomini ha fatto fuori. Soffi proclama la sua innocenza, sostiene da sempre di non aver ordinato alcuna esecuzione e a contraddirlo c’è una sola altra voce, quella del pentito Leo-nardo Marino; i giudici hanno creduto a quella di Marino e condannato Sofri. Brusca non ha ucciso soltanto uomini ma anche bambini: strangolò l’undicenne Giuseppe Di Matteo - figlio di Santino, boss rivale - e poi lo sciolse nell’acido.

Ad agosto, per la prima volta dopo sette anni e mezzo di reclusione, Sofri ha ottenuto un giorno di permesso per andare al mare con Randi, la sua donna; ne aveva chiesti tre, ma all’ordine costituito uno è parso più che sufficiente. A marzo, perla prima volta dopo meno di otto anni di reclusione, Brusca ha ottenuto un giorno di permesso per tornare dalla famiglia e «risocializzarsi», come recitano le carte bollate che certificano la sua «buona condotta». Da quello che s’è capito dal groviglio di norme e commi, Brusca ha diritto a un giorno di libertà ogni quarantacinque giorni.

Sofri si dichiara innocente, Brusca si dichiara pentito. Ha collaborato con la giustizia e presto godrà dai benefici conseguenti. Nelle prossime settimane il tribunale di sorveglianza deciderà se sia meritevole di scarcerazione definitiva; ha buone possibilità.
Ieri la maggioranza s’è accapigliata sulle riforme. Pare che una di esse - pensata per assegnare al capo dello Stato la concessione della grazia, senza il parere del ministro della Giustizia - fosse stata pensata appositamente per favorire il proveddimento di clemenza a favore di Sofri. Appositamente è stata affossata. Sono seguite discussioni fitte e accuse pesanti per l’intero pomeriggio. Brusca libero non ha suscitato alcuna polemica.

Messaggi

  • Beh, bisogna indubbiamente riconoscere che pure il pargoletto dell’ orrido Vittorio Feltri, ogni tanto qualcuna la azzecca.

    Le posizioni attuali di Sofri, soprattutto quelle sulle questioni internazionali, a volte fanno francamente incazzare ; e’ anche vero, pero’, che al di la’ delle dichiarazioni di principio e di qualche visitina filmata al carcere di Pisa, l’ impegno della sinistra in genere per la sacrosanta liberazione di Sofri ( e di Bompressi )non e’ certo stato in questi anni forsennato.

    E se per gli "antagonisti" in genere il problema sono appunto le attuali posizioni di Sofri, per la sinistra istituzionale il problema e’ stato quello probabilmente di non smentire la Procura di Milano, tanto osannata per altre vicende.

    Il risultato e’ che, a parte le rumorose posizioni forcaiole di An e della Lega, la difesa di Sofri e’ stata appunto assunta in prima persona da ambienti della destra "liberale", come appunto Ferrara, Liguori ( peraltro ex di Lotta Continua ) e appunto Feltri jr.

    Magari in origine l’ avranno pure fatto - specularmente a certa sinistra - per "sputtanare" la magistratura milanese, rimane il fatto che oggi sono principalmente loro a portare avanti questa oggettiva "battaglia di liberta’ ".

    Non sara’ il caso invece di darsi una mossa noi sull’ argomento ?

    KEOMA