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Fantasie e realtà sulla mozione vendoliana

Publie le giovedì 26 giugno 2008 par Open-Publishing

Fantasie e realtà sulla mozione vendoliana

di Alessandro Cardulli

Apprendiamo che c’è una “fitta rete di dichiarazioni, di prese di posizione, di incontri, di prove di dialogo, in particolare tra il Pd e il Prc”. E dunque vada per le dichiarazioni, che non si negano a nessuno; ma sarebbe interessante capire chi, come, quando, dove e perché (le cinque regole del buon giornalismo) ci sono stati questi incontri di cui parla una fonte insospettabile, un esponente della mozione Vendola, Alessandro Valentini.

La rubrica si chiama “Fuori dalle righe” ed è ospitata da “Rosso di Sera”, il quotidiano on-line che fa capo a Pietro Folena, che ora si firma come “indipendente di sinistra”.

Il Valentini, nei suoi scritti, si dimostra un uomo molto pragmatico, mira al sodo. Ci dice che dal momento che Veltroni ha capito che con Berlusconi ‘non c’e trippa per gatti’, e si avvia un meccanismo di alleanze, “è bene anticipare tutti” mettendo sul mercato Rifondazione. Sarà bene, suggerisce, anticipare Massimo D’Alema e qui ci fornisce una notizia: riferendosi all’ex ministro degli Esteri avanza l’ipotesi che “magari in Puglia ha già fatto un accordo con Vendola, permettendogli di fare il segretario del Prc e nel contempo il governatore”. E siccome Valentini è politico di lungo corso, qualcosa ci deve essere se butta lì un’ipotesi tanto fantasiosa. O no?

Poi parla di incontri di Giordano. Sottolinea l’ipotesi di “ricostituire una coalizione di centrosinistra, dall’Udc alla sinistra, passando per Di Pietro e i socialisti” e che “anche il Prc, dopo Fava e Pecoraro Scanio” ha fatto “qualche passo”. Poi , per non essere frainteso, spiega che “si è mossa la mozione due, quella di Vendola”. E per dare maggior autorevolezza alle “mosse” di Nichi, inventa che la sua mozione “sembrerebbe in testa, addirittura la maggioranza assoluta”.

Ma tutto fa brodo per spiegare che, “forse proprio da questo risultato congressuale positivo che Vendola e Giordano si sono fatti più coraggiosi fino a rendere un po’ meno ermetica la proposta contenuta nella loro mozione congressuale: un soggetto unitario della sinistra, che faccia perno sul Prc”. L’obiettivo : “per le prossime regionali un nuovo centrosinistra”. Si suppone quello che va dal Pd all’Udc, dalla sinistra di Fava a Pecoraro Scanio, passando per la mozione Vendola che, secondo l’autore, ha già vinto il Congresso del Prc. Poi strizza l’occhio, con l’orgoglio del giornalista che fa lo scoop: “Ovviamente nella mozione Vendola le cose non sono dette in questo modo – scrive il Valentini- non così chiaramente, anzi occorre lavorare molto di interpretazione per poter avere una lettura giusta.

Ma dato il clima che vi è nelle altre mozioni del Prc, per cui con i massimi dirigenti del Pd non bisognerebbe prendere neppure un caffè, mi pare già importante che la seconda mozione abbia fatto questo primo significativo passo”. E siccome Valentini non è uomo di molta fantasia, c’è da supporre che non sia tutta farina del suo sacco. Sarebbe interessante conoscere meglio la qualità della farina e da che sacco proviene.