Home > Fattaccio a La Maddalena
Da http://www.cuntrastamu.org/radio
(L’intervistato è stato aggredito l’altra sera, pestato di brutto e ha ripreso i sensi in ospedale. Chi gli stava intorno è stato già minacciato con "la prossima sei tu")
Il posto è la Maddalena, una perla di isola invidiata da tutti, all’Unesco si parlava di rendere il posto patrimonio dell’umanità.
Il protagonista della storia si chiama Andrea, per gli amici è Indios, ama la sua terra come un indiano difendeva la propria. Definisce il suo territorio "la riserva".
Il fatto è la lotta per un diritto inviolabile: l’acqua. Da oltre quindici anni, gli abitanti della Maddalena comprano acqua per cucinare, per lavarsi i denti, per bere, non si usa l’acqua dei rubinetti perché esce di un colorito strano, quando sembra pulita e ci si azzarda a fare docce, si esce con eritemi sulla pelle. Questo diritto inviolabile, infatti, pare continuamente violato, e non solo, chi non accondiscende alle decisioni prese dal comune (e cioè pagando come potabile un’acqua che non lo è affatto, oppure non accettare bollette a forfait, invece che a consumo, come vorrebbe la legge), è considerato una "testa calda", come il nostro Indios, un sovversivo, che spinge la popolazione a ribellarsi a un sistema illegale, solo perchè in comune ci sono le casse vuote. E a farne le spese sono i pensionati e gli abitanti con basso reddito.
Un paio di anni fa, un padre di famiglia fece fare le analisi batteriologiche a sue spese perché gli era nata una bimba prematuramente e "pretendeva" di fare i bagnetti con la sicurezza di non rischiare la salute della piccola. I risultati delle analisi fecero accapponare la pelle: infiltrazioni di acque fognarie nelle tubature.
Praticamente nella Maddalena si lavano con acqua e qualche pezzettino di cacca (residui fecali, dicono le analisi, noi la chiamiamo cacca). Sarà per questo forse che c’è nella Maddalena una bella serie di malati di salmonellosi, dermatiti e virus intestinali. Inizialmente i cittadini pensavano a qualche allergia a saponi, poi vedendo che cambiando sapone la situazione non migliorava, è rimasta solo l’ultima ipotesi: l’acqua inquinata. All’ufficio idrico dicono che è stata potabilizzata, ma gli abitanti continuano a star male, ad avere dermatiti, a sentire un cattivo odore, e a vedere il colorito a volte giallognolo, che fa desistere dall’attaccarsi al rubinetto, anche con l’aria sempre più torrida. Andrea/Indios, il nostro protagonista, ha cominciato a fare ricerche sulla legalità delle strutture nell’isola, e ha cominciato a coinvolgere tutte le famiglie che non arrivano a pagare le salatissime bollette che arrivano, nonostante l’acqua non sia usata da nessuno.
Ed è quindi cominciato il calvario, una petizione che ha visto coinvolti gli abitanti del posto. Ogni firma è stata protocollata in comune, tutte le firme richiedevano un corretto utilizzo delle risorse, bollette eque e per tutti. La gente ha cominciato a dare segni di stanchezza. Lavorare per pagare un servizio che non è stato mai erogato, non è umano. Tutti hanno diritto ad una vita dignitosa, e Indios ha cominciato ad affiggere locandine in tutta l’isola, per informare la popolazione delle irregolarità a cui si andava incontro. Ogni volantino regolarmente timbrato dal comune, pagando di tasca propria.
E ai volantini seguiva il silenzio assordante delle amministrazioni comunali. Per far notare che la protesta non poteva passare inosservata, indios ha cominciato a fare striscioni con lenzuola nello stile delle proteste antimafiose che seguirono alla morte di Falcone e Borsellino. E così la gente comune ha cominciato a esporsi in prima persona. Indios aveva di fatto aperto la strada a tutti quelli che volevano ribellarsi a questo stato di fatto. L’amministrazione comunale è assente? Gli uffici di competenza non danno spiegazioni? Ecco che si parte con le lenzuola: "coca cola, e sai cosa bevi - acqua cosa, e sai solo quanto paghi".
Questa storia va avanti per un paio di mesi, finché qualche coraggioso "essere" la notte del 10 giugno ha deciso di pestare Indios, per il servizio fatto. Già precedentemente erano arrivate minacce alla moglie, bruciarono l’automobile, e ora siamo passati ai fatti. Portato in un vicolo isolato dalla macchina dei carabinieri, senza nessun apparente motivo, tre personcine perbene sono sbucate all’improvviso e hanno gonfiato il nostro amico come una zampogna. Ha perso i sensi e si è risvegliato dentro l’ambulanza, con vari ematomi e contusioni nel costato e agli arti. Circa una settimana di prognosi, che servirà a ricarburarsi prima di riprendere la battaglia.
Un modo molto codardo per dare una lezione. Tre contro uno, di notte, con tanto di effetto sorpresa. Stranamente, proprio il giorno dopo il pestaggio, il comune annuncia fiero che ha fatto pulizia togliendo le lenzuola usate per la protesta. Se questa sia stata un’azione coordinata non lo sappiamo, certo è che sono stati casualmente tempestivi, nel togliere tutto proprio mentre lui era fuori combattimento. Ma sapete... se andate a caccia e non ammazzate il leone al primo colpo, allora non vi rimane che scappare, perché diventa cattivo. E molto.
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Da San Libero :
Acqua. E non sai cosa bevi. Tutto comincia con una inchiestina stupida sui costi delle bollette dell’acqua nella Maddalena. Bollette illegali perché non si paga a consumo ma a fortait: 120 euro a capoccia. Se una famiglia di cinque persone vive solo con una pensione minima, praticamente se ne va tutto per l’acqua. Poi è uscito fuori il discorso della potabilità. Pare infatti che sono 15 anni che gli abitanti della Maddalena cucinano con l’acqua delle bottiglie, hanno eritemi dopo le docce e c’è un eccessivo tasso di virus intestinali. Poi è apparso Indios. Indios è un ragazzo che ha deciso di svegliare la popolazione maddalenina, facendo notare che non è legale l’atteggiamento del comune, che i contatori ci sono, che l’acqua è un diritto inviolabile che viene negato ogni volta. E cominciano le proteste con le lenzuola appese come striscioni. Viene in possesso di analisi batteriologiche, si scopre che nell’acquedotto c’è un’infiltrazione che proviene dalle fogne, quindi l’acqua bevuta è mista a "cacca", però non si dice. Comincia a dare fastidio, Indios, tanto che la scorsa notte, viene affiancato da un’auto dei carabinieri, viene portato in un posto isolato, e lasciato lì. Il motivo? Non si sa. In quel vicolo spuntano tre vigliacchi, che lo suonano come una zampogna e lo lasciano senza sensi a terra. Indios riprende coscienza in pronto soccorso, tutto ammaccato. Il giorno dopo gli operai del comune rimuovono le lenzuola appese per protesta. Strana coincidenza: appese per tre mesi senza che nessuno facesse nulla, rimosse dopo la lezioncina data al ficcanaso. Ora Indios si chiede: viste come sono andate le cose, come faccio a fare una denuncia ai carabinieri, se lì sono stato portato da loro e senza alcun valido motivo? Ah, dimenticavo: la base americana ha acqua potabilissima.