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Fausto Bertinotti : benvenuti i voti della Margherita
Publie le sabato 8 ottobre 2005 par Open-PublishingFausto Bertinotti tocca Genova per la sua corsa alle primarie dell’Unione e coglie la palla al balzo: «Ho letto che qualche settore della Margherita qui in Liguria voterebbe per me e non per Prodi.
Bene. D’altra parte, dato il sacro diritto dei partiti a dare indicazioni di voto, ogni singolo cittadino è libero di votare per chi crede. Con Prodi abbiamo ancora diverse divergenze, specie sulla politica economica e sulla politica estera.
Ma credo che saremo in grado di trovare la quadra nel programma di
governo».
Bertinotti vuole «cacciare Berlusconi dal potere, sennò l’Italia cade in rovina» e «varare un programma di governo davvero alternativo alle destre, sennò gli italiani perdono definitivamente la fiducia».
Sentita la manovra fiscale ligure, il leader di Rifondazione ha detto: «I tagli del governo alla spesa per gli enti sono cinici e maliziosi. Perché vanno a colpire la spesa più vicina ai bisogni immediati dei cittadini e perché il governo in questo modo si fa scudo delle Regioni e dei Comuni per fare tagli di spesa che sono assolutamente impopolari in vista delle elezioni».
Serve, per Rifondazione, una nuova politica fiscale: «Dobbiamo partire da una sistematica lotta all’evasione, programmata anno per anno con l’obiettivo finale, esplicito, di abbatterla.
Quindi dobbiamo applicare la ripartizione della pressione fiscale sui redditi per salvaguardare chi fino a oggi ha subito le conseguenze più gravi. Non parlate di patrimoniale: io penso a una politica di aggressione alla rendita».
Applausi dalle duemila persone accorse al dibattito pubblico, infiammato da don Andrea Gallo, che ha chiesto una nuova commissione d’inchiesta sui fatti del G8: «Certo che la faremo, perché sulla verità si fondi un nuovo Paese», ha risposto Bertinotti.
secolo xix