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"Fazio deve bloccare l’ Opa Unipol su BNL - Troppi patti occulti"
Publie le lunedì 12 dicembre 2005 par Open-Publishing2 commenti
Controffensiva degli spagnoli che studiano una seconda offerta, puntando l’indice sui rischi di inadeguatezza patrimoniale
"Fazio deve bloccare
l’Opa Unipol"
Il Bbva scrive al governatore: troppi patti occulti sulla Bnl
di ANDREA GRECO
MILANO - Mentre Giovanni Consorte e l’Unipol remano per tenere in vita l’Offerta pubblica di acquisto sulla Bnl, il ritorno in campo dei rivali spagnoli del Banco de Bilbao registra una nuova offensiva. È una lettera, partita nei giorni scorsi dal colosso basco e destinata ad Antonio Fazio. Vi sono elencate tutte le ragioni per cui il governatore dovrebbe vietare la scalata della compagnia bolognese su Via Veneto: i rischi di inadeguatezza patrimoniale per l’aggregato nascente (specie dopo l’entrata in vigore della norma Ue sui conglomerati finanziari), i patti occulti tra Unipol e i suoi alleati - in particolare Deutsche Bank e la Popolare Emilia Romagna - il critico ruolo della Bpi, che ha portato i giudici milanesi a indagare Consorte per concorso in aggiotaggio nella scalata di Gianpiero Fiorani all’Antonveneta. C’è poi la sottolineatura del parere negativo espresso dal cda di Bnl all’Opa bolognese: un fatto con cui in passato Fazio ha impedito molte operazioni ostili sulle banche italiane.
È un altro gesto dissonante dei soci stranieri di Bnl, che fino a settembre, fallita la loro scalata, parevano inclini a consegnare i titoli all’offerta concorrente di Unipol e lasciare Roma solo con una plusvalenza. Ma da qualche settimana le complicazioni di natura tecnica e giudiziaria che fanno tremare la scalata di Consorte e soci hanno rinvigorito la linea "oltranzista" tra le fila spagnole. E accresciuto il lavoro degli avvocati, finora coordinato dallo studio Ughi e Nunziante, che si è avvalso della consulenza di Berardino Libonati. Ma in futuro le consulenze legali potrebbero arricchirsi di nuovi attori, sull’esempio dei fendenti giudiziari che Abn Amro ha inferto a Fiorani e ai suoi alleati.
La missiva recapitata alla Banca d’Italia segue di due settimane quella inviata all’Isvap, l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni che da inizio agosto collabora con la Banca d’Italia per emettere un doppio verdetto e lasciar partire o meno l’operazione dei bolognesi. Anche a fine novembre era arrivata una lettera in extremis: poche ore dopo l’Isvap aveva trasmesso le risposte ai quesiti formulati in agosto da Bankitalia, che ora ha il pallino in mano e un termine formale fino al 25 dicembre per approvare o meno l’offerta a 2,7 euro per azione su Bnl. Tuttavia la clessidra dei tempi potrebbe fermarsi ancora, se la Vigilanza chiedesse un supplemento informativo a Unipol. Questa settimana potrebbe essere decisiva, anche per gli incontri che sono in agenda tra i vertici dei bolognesi e la banca centrale. Unipol cerca di stringere i tempi per far partire entro il 2005 la sua scalata, anche se appare improbabile rispettare questa consegna temporale, oltre la quale altri adempimenti burocratico-finanziari si imporrebbero per l’assicurazione delle Coop.
Ma la nuova strategia del Bilbao non è solo legale: a questi affondi si affianca l’ipotesi, allo studio, di una possibile seconda Opa del Bbva su Bnl, frutto magari di una mediazione con Unipol, che potrebbe ottenere dei vantaggi parziali - come la metà che le manca di Bnl Vita, attiva nella bancassicurazione - e uscire dall’impasse che si dirama dai suoi vertici a quelli della politica e delle istituzioni. Compresa Bankitalia, dove c’è voglia di rimediare la magra figura estiva del sì all’offerta di Fiorani sull’Antonveneta. Sul fronte della vicenda Banca popolare italiana, oggi si presenterà dimissionario il consiglio di amministrazione dell’era Fiorani, che sarà sostituito nel corso dell’assemblea di fine gennaio. C’è in ballo anche la nuova presidenza, per cui a oggi è favorito l’ex sottosegretario al Tesoro, Piero Giarda. I magistrati milanesi che indagano sulla Bpi intanto hanno sequestrato 5 milioni di euro a un cliente della popolare, finanziato dalla banca lodigiana per rastrellare titoli dell’Antonveneta quand’era sotto scalata.
(12 dicembre 2005)
Messaggi
1. > "Fazio deve bloccare l’ Opa Unipol su BNL - Troppi patti occulti", 13 dicembre 2005, 14:53
Bruxelles teme ostacoli agli investimenti degli altri stati membri
Bankitalia, l’Unione Europea
approva la procedura d’infrazione
STRASBURGO - Il Collegio dei commissari europei ha approvato oggi la procedura di infrazione contro l’Italia sulla vicenda delle Opa bancarie. Con questo atto la Commissione chiede formalmente all’Italia spiegazioni sulla legislazione nazionale relativa alle decisioni sulle acquisizioni di istituti bancari italiani da parte di banche straniere.
Al centro dell’accusa le norme vigenti in Italia e in particolare la legge sulle banche del 1993 e le istruzioni di vigilanza per gli istituti basato sull’articolo 2359 del codice civile. Un insieme di disposizioni che secondo Bruxelles potrebbero "autorizzare l’esercizio di un’autorità di vigilanza non trasparente nelle procedure" e suscettibile di "creare incertezza legislativa".
Il rischio, sottolinea la Commissione, è che questo quadro legislativo "disincentivi gli investimenti degli altri stati membri nel settore bancario italiano, in violazione alle regole dei trattati europei sulla libera circolazione dei capitali" sancito nell’articolo 56 e del "diritto di stabilirsi in uno stato membro", previsto dall’articolo 43.
A mettere in moto la Commissione è stato il tentativo di take over di due banche italiane da parte di altre due banche europee, il Bbva sulla Banca Nazionale del Lavoro e l’Abn Amro sulla Banca Antonveneta. "Queste operazioni - si osserva a Bruxelles - hanno richiamato l’attenzione pubblica sul modo nel quale le autorità italiane di supervisione si comportanto nei confronti di acquisizioni di quote di istituti nazionali da parte di altre banche europee".
(13 dicembre 2005) www.repubblica.it
2. > "Fazio deve bloccare l’ Opa Unipol su BNL - Troppi patti occulti", 13 dicembre 2005, 15:43
da Indymedia
Consorte sputtana le coop
by Mario Tuesday, Dec. 13, 2005 at 2:28 PM mail:
Ma come può Fassino tacere di fronte allo sputtanamento delle coop rosse a opera di Consorte?
Si prende per Unipol un lupo dal pelo grigio come Consorte, già reduce da ex scandali finanziari, uno colluso con quel Fiorani, che fa regali da alta gioielleria a Fazio e tutti i membri della sua famiglia compreso il gatto, e che tiene nella Banca di Lodi uno strano conto a guadagno sempre crescente.
Di fronte a questa condotta, così poco rappresentativa di comportamenti etici della sinistra, e che getta nella merda le coop rosse, dobbiamo anche vedere un d’Alema che applaude ai capitani coraggiosi e un Fassino impotente che evita di aprire bocca e mostra tutta la sua inettitudine nella guida del maggiore partito della sinistra italiana.
D’Alema minimizza: "Ci sono cose più importanti di questa, come la guerra (buona questa, considerato che D’Alema di guerre ne ha aperto una!) o il conflitto d’interessi (questa è anche meglio detta, visto che il governo della sinistra in sei anni ha fatto finta di non vedere un solo conflitto di interessi!)"
E’ inaccettabile in un paese civile che il mondo della finanza italiana vada così, di fronte a banchieri europei che si sono sono dimessi per aver accettato un fine settimana in albergo, con una stampa ormai indifferente e una partitocrazia inqualificabile che protegge i peggiori comportamenti.
Tre anni dopo gli scandali Cirio e Parmalat, ancora il governo non intende porre limite alle delinquenza finanziaria, del resto non possiamo aspettarci che chi più ci è arricchito eludendo le leggi dello stato limiti proprio lui il micidiale andazzo.
Il discredito del sistema bancario italiano è cresciuto sotto la protezione di politici eccellenti, in una connivenza bypartisan, ed ecco che quell’etica che poteva essere il fiore all’occhiello della sinistra diventa un boomerang che, grazie a Consorte e agli spregiudicati movimenti dell’Unipol, grazie al capetto D’alema (il neoliberista dei DS), abbatte la sinistra nella stessa melma di questo indecente governo.
E il grottesco Ciampi ci viene a dire che gli affari devono andare a braccetto con l’etica! e ce lo viene a dire proprio da quella banca di Lodi di Fiorani in cui una persona per bene non dorebbe nemmeno mettere piede!!
Il patto di silenzio dei Ds su Consorte è scandaloso.
Se ti buttano addosso del fango, non è che, se stai zitto, il fango si vede meno.
Ora l’Europa apre un procedimento contro il sistema bancario italiano, Fazio non viene nominato, ma il sistema di cui si è avvalso è processato come illecito.
Questa gente che parla tanto di libero mercato quando si tratta di limitare i diritti dei cittadini ma è così prodiga di autoprotezionismi che di libero non hanno mai nulla!
Non solo la concorrenza non la vogliono ma fanno di tutto per annientarla nei movimenti finanziari come nel movimenti delle idee o delle informazioni.
E così ora dobbiamo vedere questo inqualificabile silenzio Ds, non seguito da atti concreti di pulizia, che sta diffamando tutta l’enorme opera delle coop rosse, grazie al modo infame con cui la direzione Ds dilapida tutto il patrimonio di decenni di idee, principi, valori e anche laboriosità e finanze che ha sostenuto la vita di migliaia di persone.
Tutto questo è avvilente e disgustoso.
Il danno di immagine, il danno ideologico, è totale.
Craxi disse che, siccome tutti rubavano, allora nessuno rubava, strano sillogismo che rendeva lecito il furto.
Ora questi ci verranno a dire che, siccome tutti si dichiarano neoliberisti e in nome di questo rubano a man bassa, allora se così fan tutti....
Questa strana gente che guida da anni la sinistra cosa intende fare? Non fanno nulla di sinistra, non pensano nulla di sinistra, non li troviamomai accanto alla gente di sinistra, siano essi i protestari di Venaus, i Cococo, i giudici antimafia o anticorruzione o i disocupati o i migranti, ma li troviamo accanto agli Andreotti, ai Cirino Pomicino, ai de Mita, ai Berlusconi, e ai furbetti della finanza..
L’unica conclusione possibile è: via D’Alema, via Fassino, via Bersani e tutto coloro che stanno sporcando gli ideali della gente perbene della sinistra italiana!