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Ferrero: “No al rientro in Giunta”
Lettera del segretario del Prc a Scarpelli sul prossimo rimpasto.
Omar Minniti: “E’ un salto nel vuoto”
LAMEZIA TERME. Non assumete la decisione sull’ingresso nella Giunta regionale: è questo il senso di una lettera inviata dal segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, al segretario regionale del partito, Pino Scarpelli. A Lamezia Terme, nella sede del Dopolavoro Ferroviario, si è riunito il Comitato Regionale di Rifondazione Comunista, orientato a votare (la maggioranza è vendoliana) per l’ingresso nella Giunta Regionale di centrosinistra guidata da Agazio Loiero.
“Caro Pino - scrive Ferrero nella lettera a Scarpelli - mi risulta che sia stato convocato il comitato regionale calabrese per discutere del rientro di Rifondazione comunista nella maggioranza politica e nella Giunta della Regione Calabria”. “Come sai - prosegue la lettera del segretario nazionale del Prc - la mia opinione in merito è negativa. Nel ribadire che il comitato regionale ha la piena competenza statutaria sulla decisione, credo sarebbe opportuno avere un momento di discussione prima di assumere una decisione definitiva. Con questa mia ti propongo pertanto di chiedere al comitato regionale calabrese di non assumere la decisione e di convocare in tempi stretti una riunione tra il sottoscritto e la segreteria regionale”.
“Mi pare infatti opportuno - conclude Ferrero - che una decisione così rilevante possa vedere un confronto approfondito tra il livello nazionale del partito e quello regionale. Nel ringraziarti per l’attenzione ti prego di far pervenire a tutti i compagni e le compagne del comitato politico calabrese i miei saluti”. Intanto ad apertura dei lavori del comitato regionale calabrese del Prc il segretario regionale, Pino Scarpelli, ha ricordato che “Rifondazione comunista era nella Giunta regionale e non all’opposizione”.
“Siamo usciti dalla Giunta regionale - ha aggiunto - per mettere davanti agli occhi di tutti ciò che la gente ci chiedeva. Questo, a mio avviso, è stato un anno in cui sono stati effettuati alcuni passaggi importanti. Nel 2007, invece, non c’é stato niente e per questo avevamo deciso di uscire. Oggi - ha concluso - c’è una nuova idea della Giunta regionale, ma c’é anche un cambiamento nel mondo politico calabrese specialmente dopo la sconfitta elettorale che abbiamo subito. C’é, in altri termini, la voglia di stare insieme col centrosinistra anziché andare da soli, specialmente in vista delle prossime competizioni elettorali”.
Il comitato regionale è ancora in corso e si sta preparando un documento che dovrà essere approvato al termine della riunione. “Il rientro del Prc nella giunta Loiero è un salto nel vuoto: deve decidere il congresso regionale non il Comitato politico regionale”.
A sostenerlo è Omar Minniti componente dei comitati politici regionale e nazionale del partito.
“Quella che si intende portare nel comitato politico regionale - prosegue Minniti - puntando al rientro nella giunta Loiero e contraddicendo il quadro emerso dall’assise di Chianciano è un’assurda ostentazione di forza muscolare. Un salto nel vuoto ad occhi bendati, affidato ad un organismo di fatto esautorato delle sue funzioni, essendo ormai imminente la convocazione del congresso regionale del partito”.
Per Minniti è il congresso regionale “la sede più opportuna per affrontare una discussione seria e sincera, che coinvolga tutte le delegate e tutti i delegati calabresi, su un’ipotesi che mette a repentaglio la credibilità del partito. L’appello che si vuole lanciare ai compagni che hanno sostenuto il documento di Nichi Vendola, è di tornare alla ragione e avviare assieme al resto del partito un dibattito aperto ai movimenti, le associazioni e gli altri soggetti organizzati della sinistra calabrese, al fine di programmare un percorso condiviso all’interno del Consiglio regionale e nella società”.