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Fiat Trattori (CNH) Modena: il sistema delle multe aprile 2007.

Publie le martedì 10 aprile 2007 par Open-Publishing

IL SISTEMA DELLE MULTE ALLA FIAT TRATTORI
Fiat Trattori (CNH) Modena: il sistema delle multe aprile 2007.

Oggi 5 aprile 2007 la Direzione Fiat Trattori (cnh) di Modena mi ha

recapitato a casa una ulteriore "letterina" di contestazione aziendale.

Probabilmente la mia presenza è " offensiva" in fabbrica per qualche

uomo-fiat , probabilmente qualcuno non ha digerito l’ultimo sciopero

improvviso e totale del 21 marzo per difendere la pelle e la salute degli

operai in Lastroferratura , probabilmente.

O forse non è piaciuto a lorsignori il "metodo" col quale si è fatto lo

sciopero: Tutti gli operai si sono riuniti con la presenza di tutte le

componenti delle RSU e dopo approfondito dibattito si è usciti

dall’assemblea, istantaneamente in sciopero fino a fine turno (in questo

modo nessuno ha potuto barare o recuperare) tutti fermi.

Lorsignori sono rimasti allibiti? E allora giù con le provocazioni su gli

operai e verso il sottoscritto...

Ed è così che è scaturita l’ennesima letterina nel quale vengono contestate

presunte frasi al capo-officina sig. Frascella e al capo-squadra sig. Falco

pronunciate con un "tono non conforme"il giorno 23 marzo alle 14.30 circa.

Frasi riportate dalla letterina Fiat come "lei è troppo tempo che è qui

dentro" (ufficio) " "la dovrebbero licenziare per sentire il licenziamento

sulla propria pelle" oppure uscendo dall’ufficio frasi come "lei è

chiacchere e distintivo" e "lei è chiacchere e cellulare"...

Ovviamente la direzione Fiat si guarda bene dal riportare il contesto nel

quale l’operaio richiedeva un permesso non retribuito per una grave

scorrettezza del capo-squadra che impediva la circolazione in reparto

dell’operaio. Operaio che si è dovuto subire in diverse occasioni le frasi

impronunciabili dei suddetti ufficiali Fiat in particolare il capo-officina

che interveniva dicendo "come "Cosa vuole? Lei Ficiarà vende solo del pesce"

o "Vada nella sua postazione a fare i pezzi". Ovviamente non ci sono mai i

comportamenti altamente offensivi della dignità dei capi verso gli operai,

ma ciò non stupisce è fatto quotidiano in officina tanto è vero che gli

operai hanno scioperato in massa per questo.

Vorrei però dire e far sapere che forse hanno le loro ragioni, lorsignori,

pupi e pupari.

Si, Forse è vero che sono colpevole, è vero, sono 13 anni di Fiat e 13 di

"letterine" per costruire il mostro da licenziamento. Ed è pure verità e

capitale peccato che 4 sentenze di un tribunale italiano mi abbiano

reintegrato dopo un odissea giudiziaria durata anni.

Ed è dal 2002 che la mia carriera di operaio saldatore a 974 euro al mese è

potuta ricominciare: infatti la Fiat ha subito ricominciato a farmi il

cassetto pieno di "letterine" così mi sono trovato diversi mesi con "salari"

ribassati a 700-800 euro al mese lavorando sempre 40 ore, ed è vero che mi

sono fatto 4 congiuntiviti da colpi di luce e 2 infiammazioni alla cornea

ricoverato in ospedale negli ultimi anni.

La Fiat ha il diritto dovere di correre ai ripari con simili operai, basta

vedere cosa ha fatto in questi giorni a pomigliano all’Avio (licenziato un

delegato Fiom per presunta colluttazione con i sorveglianti di fabbrica).

Lenin più di 100 anni fà fece uno scritto sul "sistema delle multe nelle

fabbriche" per disciplinare la massa degli operai e fare fuori le loro punte

politiche e sindacali. Oggi però sindacati collaborazionisti "amici" del

padrone hanno dimenticato la regola che col meno peggio si è arrivati alla

sottomissione totale.

Ma la distrazione è pure nostra perchè come operai non siamo ancora capaci

di dare un taglio con i buoni gestori che non producono un beato, che

insegnano alla sottomissione sotto una coltre di ricatti. E sono gli operai

collettivamente con la forza del numero che potrebbero togliere potere ai

parassiti, destituire, mettere da parte, a partire dalle RSU, tutti quelli

che arretrano di fronte al padrone.

il quesito è ben concreto: perchè accettando l’aumento dello sfruttamento,

sia esso precarietà, meno salario per piu’ orario, o straordinari o semplice

tran-tran lasciando fare i "tecnici" o gli "specialisti"... e cosi col

lasses-faire e lassez-passer, passa, giustamente il tribunale del padrone.

Ebbene si sono Colpevole di tutte le condanne passate e di quest’ altra in

arrivo:

Sono ben 13 anni che "rompo" la collaborazione ed i coglioni in Fiat: che

insieme ai miei colleghi ho cercato di tracciare una linea di resistenza che

parta dagli interessi reali degli operai. Una linea che dice :operai non

consumiamo la nostra esistenza per il profitto del padrone, difendiamoci,

mettiamoci di traverso con azioni collettive, denunciamo la nostra

condizione di schiavi legati ad un miserabile salario, diamoci una critica

indipendente, guardiamo con nostri occhi, facciamo noi il sindacato,

facciamo una nostra politica non quella di chi ci sfrutta, non facciamoci

fagocitare dall’egoismo perdente o usare da marionette e burattini... che

poi alla prima crisi ci portano alla rovina.

Quindi quale giustifica, quale clemenza!!! Come operaio in produzione a 875

cordoni di saldatura al giorno, sono colpevole di rovinarmi l’esistenza

nella produzione, sono colpevole di chiedere alcune volte giorni di riposo

puntualmente disattesi, sono colpevole di richiedere aspiratori in saldatura

puntualmente insufficienti, sono colpevole di fare 19, 7 fiancate del

trattore invece che 20,5 nei giorni dispari, di "rimanere" deportato in un

capannone "distaccato" da 3 anni nel quale produco...

Sono colpevole e siamo "colpevoli come operai" di lasciarli fare, di non

trovare un solido percorso collettivo per farla finita con lo sfruttamento e

con una ricchezza di cui si appropria la Fiat e la sua minoranza di

"gestori" capi, capetti e responsabili di carta straccia, nel quale ad

imboscarsi dalla produzione ed a ricevere "premi" in euro sono sempre e solo

i parenti le clientele di cui siamo arci-stufi pure a Modena.

Chi produce e chi comanda? una volta fu chiesto in fabbrica; l’operaio prese

una multa anzi una sospensione, e un uomo-fiat ex-carabiniere, avanzò di

carriera, il capo-officina attuale. Ognuno scelga da che parte stare e lo

dimostri coi fatti, la Fiat le sue manovre le ha fatte...

Ficiarà Francesco Operaio Fiat della lastroferratura

7 APRILE 2007