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Forum sociale: scontri ad Atene fra dimostranti e polizia
Publie le domenica 7 maggio 2006 par Open-Publishing1 commento
ATENE - Bottiglie incendiarie e candelotti lacrimogeni sono volati questo pomeriggio tra dimostranti anti-globalizzazione in convegno ad Atene da due giorni e poliziotti greci in tenuta anti-sommossa che presidiavano le vie centrali della capitale greca e, soprattutto, l’ambasciata americana e le strade immediatamente adiacenti. Sinora non si hanno notizie di feriti.
Come ha potuto constatare il corrispondente dell’Ansa sul posto, i dimostranti, che provenivano dalla piazza Monastiraki - e quindi appartenevano al gruppo dei "filo-anarchici" - hanno cominciato a scagliare pietre e bottiglie Molotov nel centrale viale Alexandras: uno degli ordigni incendiari ha colpito in pieno una macchina della polizia, distruggendola, e un altro ha centrato l’ingresso di una succursale dell’americana Citibank.
I poliziotti, messi più volte in difficoltà dal lancio di sassi e bottiglie incendiarie, sono riusciti alla fine a fermare ed arrestare alcune decine di manifestanti. Un poliziotto è rimasto ferito, sembra in modo non grave. ATS
Messaggi
1. Forum sociale: gruppi sedicenti anarchici attaccano il corteo e lo usano come scudo alle loro azioni, 8 maggio 2006, 20:54
Ero alla testa del corteo ad Atene, subito dietro lo striscione del 4* Social Forum Europeo di Atene sabato pomeriggio.
Una manifestazione grande e partecipata, si parla di 100.000 persone di diversi paesi e politiche e pratiche politiche di riferimento.
Il corteo, in attesa di iniziare, aveva il solito spirito gioioso, con la voglia e il desiderio di essere insieme, con la musica altissima di Manu Chao dagli speaker messi ad ogni palo dagli organizzatori, qualche ballo e anche diciamolo qualche preoccupazione. Sapevamo che la polizia era schierata in massa che si parlava di possibili interventi dei sedicenti "black block", ma la compagna greca che ci aveva dato le informazioni la sera prima ci aveva comunicato che le delegazioni internazionali sarebbero state alla testa del corteo e non aveva espresso grandi preoccupazioni.
E’ stato chiesto, pochi minuti prima della partenza, a noi, un gruppo di italiani di Cobas, SinCobas, CGIL, Arci, Social Forum del Ponnte Genovese, Bellaciao, di passare alla testa del corteo cosa che abbiamo accettato anche pensando che ci sarebbero arrivati anche rappresentanze di delegazioni di altri paesi e greche.
A pochi minuti dalla partenza sono iniziati i problemi.
Gruppi non definibili anarchici perché per dirla con Bernocchi “gli si fa un complimento” hanno iniziato a concentrarsi alla testa del corteo utilizzando una tecnica già sperimentata in altre occasioni: mettersi ai margini o addirittura entrare nel corteo utilizzando le persone della marcia come scudo e da quelle posizioni condurre le loro azioni provocando la reazione della polizia che tirava lacrimogeni per disperderli. Solo la nostra attenzione nell’evitare di muoverci in prossimità delle strade laterali dove la polizia si trovava in massa ha evitato che succedesse il peggio.
Le compagne e i compagni in testa hanno fatto i cordoni per cercare di non farli entrare nel corteo, per evitare che si pensasse che fossero parte del corteo, per affermare che queste non sono le pratiche dei movimenti che si riconoscono nel variegato mondo dei social forum.
Questi gruppi hanno reagito violentemente nei confronti delle persone all’interno del corteo del social forum provocando anche 4 feriti di cui uno ricoverato in ospedale e hanno continuato nei loro attacchi, nelle loro violenze, nel loro parassitismo per tutta la durata della marcia concentrandosi sulla testa del corteo sottolineancdo in questo modo la loro precisa opposizione alle pratiche dei movimenti del Social Forum.
Noi abbiamo continuato ad andare avanti tra i lacrimogeni, gli attacchi e le violenze per dimostrare che questi metodi non possono e non devono continuare, che non ci sono connivenze tra i movimenti e chi spacca teste.
mariangela