Home > Forza Italietta

Forza Italietta

Publie le mercoledì 13 giugno 2007 par Open-Publishing
2 commenti

"C’è da vergognarsi di questa sinistra antiamericana durante la visita della più grande democrazia del mondo, che ci ha dato la libertà e la dignità. Questo è inaccettabile, è tornata l’Italietta"
(Silvio Berlusconi, 8 giugno 2007)

"Be’? Non sapete che questo è un vertice informale? Ma stavo scherzando! Era per creare amicizia, cordialità, simpatia, rapporti affettuosi nelle riunioni" (Silvio Berlusconi cerca di spiegare il gesto delle corna sul capo del ministro spagnolo Joseph Piquet al vertice dei ministri degli Esteri europei di Caceres, in Spagna, 8 febbraio 2002)

"L’ho detto anche a pranzo ai miei colleghi ministri: è falso come leggo oggi su alcuni giornali come L’espresso che porto le scarpe coi tacchi alti: guardate! (Silvio Berlusconi, levandosi le scarpe davanti agli attoniti giornalisti di tutto il mondo al vertice dei ministri degli Esteri europei di Caceres, in Spagna, 8 febbraio 2002)

"Bisogna accorciare i tempi degli interventi perché la nostra non sarà una tragedia, ma anche noi abbiamo fame"
(Silvio Berlusconi al vertice mondiale della Fao, interrompendo il presidente del Togo Gnassingbè Eyadéma che sta spiegando la tragedia del Malawi, dove 13 milioni di persone stanno morendo di fame, la Repubblica, 11 giugno 2002)

"Grazie di essere stati con noi, il pranzo è pronto, spero che il menu sia totalmente italiano, in questo caso sarete soddisfatti"
(Silvio Berlusconi dopo il discorso dell’ultimo oratore, che ha appena spiegato come nel mondo ogni quattro minuti un bambino muoia di fame, ibidem)

"Dovresti dimagrire un po’"
(Silvio Berlusconi al direttore della Fao, il senegalese Jacques Diouf, Ansa, 13 giugno 2002)

"Arafat mi ha chiesto di dargli una tv per la Striscia di Gaza. Gli manderò ’Striscia la Notizia’..."
(Silvio Berlusconi, Corriere della Sera, 7 marzo 1997)

Messaggi

  • Forza Italietta/2

    "C’è da vergognarsi di questa sinistra antiamericana durante la visita della più grande democrazia del mondo, che ci ha dato la libertà e la dignità. Questo è inaccettabile, è tornata l’Italietta" (Silvio Berlusconi, 8 giugno 2007)

    "Fantastica quella volta che ho parlato a Eltsin per venticinque minuti della Csce, la Conferenza per la sicurezza e la cooperazione europea, e non sapevo cosa fosse. Eravamo a cena. Eltsin si lamentava che l’Europa non lo aiutava a risolvere la crisi in Cecenia attraverso la Csce. Io mi dicevo: chissà di che parla. Finisce, silenzio, finché lo svedese Carl Bildt per toglierci d’imbarazzo dice: ’Abbiamo qui il presidente di turno, chiediamolo a lui’. E si gira verso di me. Io sussulto, poi sento i tricolori che sventolano alle mie spalle, capisco che non posso fare una figuraccia per il mio Paese. E comincio a parlare e per venticinque minuti discetto di Cecenia, Europa, guerre. Alla fine Mitterrand mi dice: ’Bene, la questione è nelle tue mani’. Quale?, mi chiedo io. Appena finisce la cena prendo Felipe Gonzales da parte e gli chiedo: ’Ma tu lo sai che cos’è la Csce?’. Lui comincia a ridere, non si ferma più, e finisce seduto per terra tanto che lo devo raccogliere..." (Silvio Berlusconi, Corriere della Sera, 2 febbraio 1998).

    "Mi dispiace che non siamo in Italia: sentire i canti in arabo è una cosa che ci poteva essere risparmiata" (Silvio Berlusconi nella chiesa di Hammamet al funerale di Bettino Craxi, 21 gennaio 2000).

    "Rasmussen è anche il primo ministro più bello d’Europa. Anzi, io penso di presentarlo a mia moglie, perché è molto più bello di Cacciari, secondo quel che si dice in giro... Povera donna... Ah ah ah, you don’t knok the history? I explain you after... (Silvio Berlusconi in conferenza stampa al fianco del premier danese in visita in Italia, 4 ottobre 2002).

    "Signor Schulz, so che in Italia c’è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò" (Silvio Berlusconi inaugura a Strasburgo il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea e risponde così a una domanda del capogruppo socialista Martin Schulz sul conflitto d’interessi, 2 luglio 2003).

    "Nel bel mezzo del discorso di Chirac in Canada, Berlusconi si è alzato e ha cominciato a distribuire orologi agli altri leader, con un delizioso sprezzo politico" (The Time, 15 luglio 2003).

    "Dopo che gli ospiti avevano terminato il gelato tricolore - pistacchio, vaniglia e fragola - Berlusconi si è diretto a passo svelto verso una scalinata di marmo invitando i giornalisti a seguirlo nella stanza da bagno di cui aveva parlato in precedenza. Ha aggiunto che li portava lì perché la cosa poteva ’interessare alle signore’. E li ha invitati ad andare al piano di sopra a vedere la vasca da bagno nella quale Gary Cooper ha lavato la schiena ad alcune signore... Quando una giornalista scozzese particolarmente alta si è messa accanto a lui per farsi fotografare, il primo ministro, che è relativamente basso, ha cominciato a saltare su e giù come se volesse colmare il divario in altezza. È stato uno spettacolo insolito... Venerdì a cena le cose serie non sono state ignorate... Tuttavia, per la maggior parte del tempo, Berlusconi ha parlato di se stesso" (International Herald Tribune, cronaca da Bruxelles, 15 luglio 2003).

    • Forza Italietta/3

      "C’è da vergognarsi di questa sinistra antiamericana durante la visita della più grande democrazia del mondo, che ci ha dato la libertà e la dignità. Questo è inaccettabile, è tornata l’Italietta" (Silvio Berlusconi, 8 giugno 2007).

      "Una giovane giornalista italiana in abito succinto si è seduta davanti a Putin protendendo il registratore e divaricando le gambe. Il panorama, dalla reazione di Berlusconi, non potevano sognarselo neanche gli agenti dell’Fbi interrogando Sharon Stone in ’Basic Instinct’. Il premier ha chiuso gli occhi, ha teso le braccia verso la giornalista e, a gesti, ha descritto la visione che gli si era parata davanti agli occhi. Vi assicuro, erano gesti espressivi, da artista..." (cronaca del giornale russo Kommersant, ripresa da la Repubblica, 2 settembre 2003).

      "Silvio Berlusconi si guarda intorno e propone: ’Ragazzi, parliamo di donne’. Racconta la barzelletta dell’elicottero che cade, ma il primo ministro polacco è ancora in sedia a rotelle per un incidente aereo. Il silenzio si diffonde nella stanza. Il problema europeo era difficile da risolvere, ma Berlusconi ha contribuito molto al fallimento" (cronaca del vertice Ue a Bruxelles, Financial Times, 15 dicembre 2003).

      "Il premier italiano era particolarmente attivo ed era chiaro che aveva un obiettivo: era evidente che non sarebbe stato contento se non fosse riuscito ad avvicinarsi a un gruppo di operaie. Poi, rivolto a Putin: ’Voglio baciare la lavoratrice più brava e più bella’. Aveva già individuato la sua vittima. Si è avvicinato a una donna grande come la Sardegna e con tutto il corpo ha fatto il gesto tipico dei teppisti negli androni bui dei cortili, quando importunano una ragazza che rincasa. Lei s’è scansata, ma il signor Berlusconi in passato deve aver fatto esperienza con donne anche più rapide di questa: con due salti ha raggiunto la ragazza e ha iniziato spudoratamente a baciarla in faccia. E ha scosso l’operaia ridendo, quasi volesse buttarla a terra. L’unica cosa che la donna ha potuto fare è stato rifiutarsi di ricambiare i baci. Putin assisteva alla scena immobile, gelido. Pare che non sopporti più i continui scherzi e giochetti pesanti dell’amico Silvio" (cronaca del giornale russo Kommersant sulla visita di Berlusconi e Putin allo stabilimento Merloni di Lipetsk, 400 chilometri a sud di Mosca, ripresa da la Repubblica, 23 aprile 2004).

      "Chi non salta interista è!" (Silvio Berlusconi in visita ai soldati italiani a Nassiriya, 10 aprile 2004).

      "I give you the salutation of my president of the Republic" (Silvio Berlusconi tenta di parlare inglese al vertice dei ministri delle Finanze a Bruxelles, il Messaggero, 6 luglio 2004).