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Franceschini non ricorra a opposti estremismi e adotti proposte Prc
Publie le lunedì 16 marzo 2009 par Open-PublishingFranceschini non ricorra a opposti estremismi e adotti proposte Prc
Marzo 13, 2009
Vedo che Franceschini rinnova la teoria degli opposti estremismi che sovente i democristiani hanno utilizzato contro i comunisti nel nostro paese.
Le strumentalizzazioni hanno però le gambe corte. Per questo invito Franceschini e il Pd a depositare in parlamento le proposte da sempre avanzate da Rifondazione comunista in merito alla redistribuzione del reddito. Potranno così rendersi conto di persona della coincidenza di posizioni tra il Prc e Berlusconi.
Rifondazione ha sempre proposto e ripropone: 1) aumento strutturale (e non una tantum) delle aliquote per i redditi sopra i 70.000 euro; 2) aumento della tassazione delle rendite finanziarie, utilizzando il provvedimento approvato dal governo Prodi nella scorsa legislatura e bloccato in parlamento dal capogruppo del Pd; 3) introduzione della tassa di successione per i patrimoni al di sopra dei 500.000 euro; 4) introduzione di una tassa patrimoniale per i patrimoni al di sopra dei 500.000 euro.
Attraverso queste soluzioni sarebbe possibile reperire le risorse utili a una operazione di vera redistribuzione del reddito verso i poveri, i lavoratori, i pensionati. Come Franceschini dovrebbe sapere, infatti, la crisi non è un fatto naturale, non è il frutto di un temporale: la crisi è il prodotto di una profonda ingiustizia sociale, che ha visto in questi ultimi anni aumentare profitti e rendite finanziare mentre si sono ridotti salari e pensioni.
Per uscire dalla crisi è quindi necessaria una seria redistribuzione del reddito. Che per farlo il Pd non voglia litigare con Confindustria e con i banchieri è cosa nota: quindi capisco che non voglia porre sul serio il tema della redistribuzione del reddito, così come non sostiene la Cgil nella difesa del contratto nazionale di lavoro.
Proprio questo è però il problema: dalla crisi se ne può uscire solo facendo pagare il prezzo ai ricchi, agli industriali, ai banchieri. Fuori da questa prospettiva esiste l’elemosina che, com’è noto, è sempre meglio di un calcione, ma non risolve il problema”.