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Francesco Caruso : "Io non condanno chi reagisce ai nazi"

Publie le lunedì 13 marzo 2006 par Open-Publishing
2 commenti

Il no global candidato con Rifondazione difende gli scontri di Milano
"Forse sono stati provocati, vedere le svastiche fa salire il sangue alla testa"
"Io non condanno chi reagisce ai nazi"
Nel centrosinistra scoppia il caso Caruso
La scomunica dei Ds: "Parole incompatibili con i valori dell’Unione"

MILANO - "Io non condanno nessuno che si scaglia contro chi fa professione di nazifascismo". Francesco Caruso rompe il silenzio sugli scontri di sabato Milano. Il leader dei disobbedienti candidato alle elezioni nelle liste di Rifondazione è intervenuto oggi con un’intervista al Quotidiano Nazionale, per difendere i responsabili delle violenze, tornando così ad agitare le acque all’interno del centrosinistra e a mettere in imbarazzo il suo "sponsor" Fausto Bertinotti che sui disordini di Milano ha speso invece parole molto dure.

"Prima di condannare, prima di giudicare, vediamo come sono andate le cose - riflette Caruso - cerchiamo di capire se ci sono state provocazioni". "In passato - aggiunge - di provocazioni nei nostri confronti ce ne sono state tante. D’altra parte, vedere sfilare gente di fede nazista, con la svastica sul petto dovrebbe far salire il sangue alla testa a molti".

"Invece di demonizzare - aggiunge Caruso - il ministro Pisanu dovrebbe dire la verità su quello che succede in alcune questure del Sud". "Io non condanno nessuno che si scaglia contro chi fa professione di nazifascismo. Prima di condannare, come stanno facendo in queste ore, i dirigenti dell’Unione - osserva ancora il candidato di Rifondazione - dovrebbero interrogarsi sul perché di quella manifestazione".

"Sono - conclude Caruso - uno dei settemila ragazzi inquisiti in Italia per cinque anni di lotte e mobilitazioni contro il governo di Silvio Berlusconi. E’ per loro che mi batterò se arriverò in Parlamento. Chiedendo un’amnistia generalizzata".

Affermazioni che hanno subito messo in allarme il centrosinistra. "Sono parole gravissime e inaccettabili, inconcepibili nella politica e nei valori dell’Unione", commenta la responsabile Welfare dei Ds, Livia Turco. I fatti di sabato, chiarisce, sono "teppismo e violenza inaudita" e "non a caso Fassino è andato subito ad esprimere la solidarietà alle forze dell’ordine". Certe frasi, insiste la Turco, "sono incompatibili con il programma dell’Unione e Caruso ne deve trarre le conseguenze".

(13 marzo 2006)

Messaggi

  • Incidenti Milano, Caruso sconcertato

    "L’intervista è inventata"

    ROMA - Indignato, arrabbiato, incredulo. Francesco Caruso candidato di Rifondazione comunista non vuole credere ai suoi occhi e di fronte al Qn che gli attribuisce frasi di solidarietà con gli autonomi milanesi sbotta: "Quell’intervista è inventata dalla prima all’ultima parola. Siamo al ridicolo. Non hanno deformato le dichiarazioni ma si sono inventati un’intervista". Inutile quindi la condanna di Livia Turco che aveva stigmatizzato le parole attribuite al leader Disobbediente dal Quotidiano Nazionale.

    (13 marzo 2006) www.repubblica.it

  • LA PAGLIUZZA E LA TRAVE

    La strumentalizzazione del centrodestra sull’intervista — smentita — di Francesco Caruso al Quotidiano Nazionale è qualcosa di rivoltante. Dopo le intercettazioni (false o abusive) usate in modo sistematico contro gli avversari politici, ora è il tempo delle false interviste. E delle conseguenti infondate richieste di prese di distanza, sconfessioni, espulsioni.

    Rifondazione Comunista, da tempo, ha scelto la strada della nonviolenza. Saremmo curiosi di sapere se gli alleati della Cdl hanno fatto altrettanto. Non ci pare, vedendo la performance di Alessandra Mussolini a Porta a Porta.

    Il centrodestra dovrebbe avere perlomeno la decenza di tacere. Se c’è un pericolo per la democrazia è il tentativo di costruire un regime prima usando le istituzioni, ora usando le cimici.

    Ma l’aggressione da parte di alcuni esponenti Ds lascia sorpresi. Caruso e Farina sono inquisiti per reati di opinione (la cui abolizione è presente nel programma dell’Unione). Non vogliamo – per amore di unità – replicare, come sarebbe legittimo, con un’attenta disamina delle liste dei candidati altrui. Ognuno quindi guardi in casa propria, ai candidati che ha proposto, confidando nel giudizio degli elettori e memore dell’insegnamento evangelico che invita a preoccuparsi non della pagliuzza nell’occhio degli altri, ma della trave nel proprio.

    http://www.rossodisera.info