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Francia "giovedì nero" scioperi: Sarkozy,non fermo riforme

Publie le giovedì 29 gennaio 2009 par Open-Publishing

Francia "giovedì nero" scioperi: Sarkozy,non fermo riforme

"In una democrazia, è normale che la gente protesti"

Chateauroux, 27 gen. (Apcom) - Ieri, a meno di 24 ore da una giornata di sciopero generale che i sindacati prevedono "nero" per la massiccia adesione, il presidente Nicolas Sarkozy ha cercato di sdrammatizzare questa prima grande mobilitazione sociale dall’inizio della crisi e ha affermato la sua volontà di portare avanti "le riforme".

In una democrazia, è normale che la gente protesti, è normale che vi siano dei dibattiti", ha dichiarato il capo dell’Eliseo in trasferta a Chateauroux. "Capisco le vostre difficoltà, capisco i problemi del potere d’acquisto, delle pensioni, della scuola. Ma devo vedere tutto questo con sangue freddo, con calma, riflettere, non decidere in funzione di quello che c’è scritto sul giornale o di quello che dice chi grida più forte", ha aggiunto il presidente. "Sono stato eletto per guidare un Paese di 65 milioni di abitanti e voglio fare in modo che si esca dalla crisi più forti di quando vi siamo entrati", ha proseguito.

Le preoccupazioni, l’angoscia per alcuni, le sofferenze per altri, le capisco, ma non posso fermare le riforme", ha insistito il capo dello Stato al termine di una visita alla Pga Electronic. Il capo dello Stato ha infine difeso "la priorità all’investimento accordata" dal suo piano di rilancio di 26 miliardi di euro, sostenendo che i precedenti esempi di rilancio attraverso il consumo non erano "serviti a niente".

Per il suo battesimo del fuoco, il nuovo ministro del Lavoro, Brice Hortefeux, si è anche lui guardato dal condannare l’appello dei dieci sindacati: "A me, non sciocca. Come potrebbe sconvolgermi? Siamo in un periodo molto difficile", ha dichiarato.

Si annuncia massiccia l’adesione alla giornata di sciopero generale di domani dove sono previsti anche cortei in tutte le città della Francia. Le dieci sigle sindacali all’origine della mobilitazione reclamano "misure urgenti a favore dell’occupazione e dei salari".

I settori più colpiti saranno l’Istruzione e i Trasporti. Scioperi sono previsti anche alla Posta, a France Telecom, presso le emittenti radiotelevisive pubbliche, negli aeroporti e nei tribunali, ma anche in settori abitualmente meno coinvolti come le banche e le piccole e medie imprese. Il 70% dei voli in partenza e in arrivo dagli aeroporti francesi sarà annullato a causa dello sciopero.

Secondo due sondaggi pubblicati nei giorni scorsi il 69% dei francesi è favorevole alla mobilitazione (sondaggio Csa), il 75% la trova giustificata (sondaggio Ifop).