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G8 Genova e iniziative 1-2 Settembre per Renato Biagetti
Publie le venerdì 3 agosto 2007 par Open-PublishingSinistra 19
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G8 GENOVA/ OK COMMISSIONE A TESTO BASE PER INCHIESTA CAMERA Via libera dall’Unione. Prc: compiuto un atto di giustizia
Roma, 30 lug. (Apcom) - - La Commissione Affari Costituzionali della
Camera ha approvato, con i voti dell’Unione, l’adozione del testo base
di una proposta di legge che istituisce una Commissione d’inchiesta
monocamerale sui fatti accaduti a Genova in occasione del G8 del 2001. Il testo è
stato proposto dal relatore Gianclaudio Bressa.
La sinistra della maggioranza esulta. "E’ stato compiuto un
atto di giustizia", afferma Graziella Mascia, vicepresidente dei deputati
di Rifondazione comunista alla Camera. "A distanza di sette anni la
politica finalmente compie un primo passo per fondamentale per fare chiarezza su
una delle pagine più tristi della Repubblica italiana", sottolinea.
"Al di là delle divisioni politiche - prosegue - è evidente che
qualcosa di terribile in quei giorni è accaduto. La morte di Carlo Giuliani, le
torture di Bolzaneto, la "macelleria messicana" della Diaz, le
violenze diffuse e generalizzate, sono fatti che hanno offeso l’immagine del nostro
Paese nel mondo La commissione - prosegue Mascia firmataria della proposta di
legge - non intralcerà ne si sovrapporrà, in alcun modo al percorso giudiziario
ma rappresenterà la sede opportuna per fornire alle istituzioni gli
strumenti necessari affinché ciò che è accaduto a Genova nel 2001, non si accada
più".
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1 settembre 2007 Focene: Manifestazione in memoria di Renato 2 settembre Assemblea Nazionale antifascista
Sabato 1 settembre. Un fiore per Renato, per non dimenticare.
Erano le 5 del mattino del 27 agosto 2006 quando all’uscita da una festa reggae presso il Buena Onda sul litorale di Focene, veniva aggredito e ucciso con 8 coltellate, da due giovani del luogo, Renato Biagetti. Un’aggressione premeditata avvenuta in pochi secondi. Pochi secondi e tanta ottusa e insensata follia, per infliggere otto coltellate dirette a punti vitali che hanno ucciso uno di noi…tutti noi. La sua unica colpa: essere lì, a quella festa, con la sua compagna e i suoi amici. La sua unica colpa essere considerato diverso, altro, estraneo a quel territorio. E’ con quella frase ”è finita la festa? e allora che cazzo ce state a fa qua! tornatevene a Roma!” che sono iniziati gli attimi più sconvolgenti e violenti della vita di Renato e di chi quella sera era insieme a lui. Da subito i giornali hanno parlato di rissa tra balordi, da subito la verità è stata manipolata da omissioni e depistaggi, da subito in molti hanno tentato di raccontarci che la politica non c’entrava niente. Da subito noi, familiari, amici, fratelli e sorelle di Renato abbiamo lottato per far emergere con forza la verità: che Renato non era un balordo e che quella era stata un’aggressione, che la politica c’entra perchè chi esce di casa armato di lama per aggredire chiunque venga considerato diverso, di sinistra, omosessuale o di colore è comunque un fascista. La verità purtroppo la conoscevamo già, forse anche prima di quella terribile notte. Conoscevamo i mandanti, lo sfondo e le motivazioni politiche delle imboscate, la viltà e l’infamità dell’intolleranza tramandata come valore familiare e che invece genera mostri, conoscevamo la stupidità e l’arroganza degli autori materiali di raid e aggressioni, conoscevamo i disegni della destra, i doppiopetto in primo piano e le squadracce nella notte. Dopo la morte di Renato non si può più tornare indietro. Per tutto questo lungo anno, nell’indifferenza della politica, delle istituzioni e dell’opinione pubblica, abbiamo continuato a denunciare questo clima. Le aggressioni a Villa Ada e alla casa occupata di Casalbertone sono altri gravissimi episodi che dimostrano che tale estremismo non può essere trattato con una becera equidistanza o con la semplice indignazione, legittimando di fatto la presenza di covi neofascisti nella nostra città e nelle nostre periferie. E’ passato un anno da quella maledetta notte, un anno che ha visto tantissimi compagni e compagne, amici e amiche, la gente comune attivarsi, ognuno a suo modo. Manifestare insieme il rifiuto della violenza fascista, raccontare la storia di Renato, gridare a gran voce la verità su quella notte, organizzare iniziative in giro per l’Italia, continuare a far vivere nei progetti in cui lui credeva, i sogni di Renato. Tutte le iniziative organizzate hanno comunicato messaggi di vita, di entusiasmo, hanno rimesso al centro dell’attenzione l’antifascismo e il rifiuto della cultura del coltello come valori fondanti della nostra storia che devono essere ribaditi ancora oggi, tutti i giorni, con forza e convinzione. Il 1 settembre saremo a Focene, un anno dopo quella tragica notte, con la forza e la determinazione di chi non ha dimenticato e ha ancora voglia che anche gli abitanti di quella zona ascoltino il suono della verità. Per portare un fiore a Renato, per raccontare a tutti quelli che vivono quell’estremo territorio periferico solo d’estate o tutti i giorni dell’anno ciò che è accaduto un anno fa. Contro il silenzio e l’omertà che rende colpevoli e conniventi.
Per il 2 settembre inoltre proponiamo un’assemblea nazionale antifascista a cui invitiamo a partecipare tutti coloro che saranno a Focene il 1 settembre, per ragionare insieme come continuare a far vivere la storia di Renato nelle lotte e nei percorsi che ognuno di noi porta avanti e come dare un respiro nazionale al percorso antifascista. Invitiamo tutti e tutte a costruire insieme la giornata del 1 settembre a Focene, a portare il proprio contributo, le proprie idee, i proprio rumori, i propri percorsi di lotta quotidiani, in questa manifestazione che ci stiamo immaginando fortemente comunicativa e determinata, fatta di musica e parole, di rabbia e amore. Con Renato nel cuore
1 SETTEMBRE 2007 CON RENATO NEL CUORE MANIFESTAZIONE A FOCENE
Per info e adesioni veritaperrenato.noblogs.org veritaperrenato@inventati.org
...senza memoria non esiste coscienza, perchè non si difende ciò che non si ama e non si ama ciò che non si conosce….
http://osservatoriorepressione.blogspot.com/
osservatorio@posta.rifondazione.it