Home > G8: alla sbarra l’orrore di Bolzaneto
«Un agente mi divaricò le dita fino a lacerarmi la mano»
Drammatica testimonianza al processo contro le violenze durante il G8
Genova «Un poliziotto mi ha preso la mano sinistra e mi ha divaricato le dita tanto da lacerarle. Io ho urlato e poi sono svenuto». E’ agitato, confuso, quasi tremante, ancora oggi a distanza di quattro anni e mezzo Giuseppe Azzolina, cinquant’anni, mentre racconta ai giudici del tribunale di essere stato brutalmente aggredito durante il G8 genovese all’interno della caserma di Bolzaneto. Ha raccontato che, quando insieme ad altre persone scese dal camioncino della polizia, sentì che le forze dell’ordine parlavano di un carabiniere che era stato ucciso dai manifestanti. Una notizia che poi non era risultata vera. «Ma i poliziotti - ha detto in aula - la vissero come tale e per la rabbia si avventarono su di noi e iniziarono a colpirci. Improvvisamente un poliziotto, alto, robusto, con i capelli neri corti prese la mia mano e la divaricò facendomi urlare per il dolore e poi svenire».
Azzolina ha anche raccontato di aver rivisto dopo dieci giorni lo stesso poliziotto nei pressi dell’ospedale San Martino dove si era recato per far controllare la ferita. «Al semaforo di corso Europa, all’altezza del pronto soccorso - ha spiegato - c’ era un’ambulanza della Croce verde di Quinto. Il mio sguardo si era incrociato casualmente con l’autista e ho riconosciuto in lui il mio aggressore». Azzolina ha quindi raccontato di aver seguito l’ambulanza che procedeva verso l’ospedale, di aver avvicinato l’autista, di aver alzanto la mano ferita e di avergli detto: «non ti ricordi di me?». Lui rispose di no. Alla domanda del pm Vittorio Ranieri Miniati se, quando si trovava in infermeria, qualcuno gli avesse chiesto come si era fatto male alla mano, Azzolina ha risposto: «Ero terrorizzato e temevo altre ripercussioni, quindi preferii dire che ero caduto dalle scale».
Azzolina ha inoltre dichiarato che non riesce più a svolgere il suo lavoro di artigiano perché la mano gli trema ancora oggi.
El. V.
secolo xix