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dal secolo xix
Comune, prove di compromesso con Rifondazione
IL CASO G8 Acque sempre agitate all’interno dei Ds: è stato rinviato a
domani il comitato politico previsto per oggi
Prende campo l’ipotesi che l’amministrazione si costituisca solo parte
offesa nel processo ai no global
Si delinea una possibile uscita dalla crisi politica nata in Comune dopo la
scelta della giunta comunale di costituirsi parte civile contro i 26 no
global accusati di devastazioni e saccheggi nei giorni del G8 e il
conseguente "congelamento" di Rifondazione comunista dei suoi assessori.
Per chiudere la crisi di maggioranza e riportare Rifondazione comunista
nell’alveo, le ipotesi a cui la maggioranza sta lavorando sono diverse. La
prima prevede che il Comune si costituisca parte offesa anziché parte
civile: un escamotage tecnico che permettere all’amministrazione comunale
di giocare un ruolo meno interventista al processo, senza per questo
perdere la possibilità di rifarsi per i danni subìti su eventuali
condannati, ma solo in seconda battuta. La seconda ipotesi è che il Comune
mantenga la delibera contestata dal Prc, riguardante i 26 no global, ma che
dichiari la volontà di costituirsi parte offesa nei processi sulla scuola
Diaz e le violenze di Bolzaneto, che chiamano in causa numerosi poliziotti.
Naturalmente se ci saranno i presupposti legali per farlo. Sarà il sindaco,
però, a dire l’ultima parola.
Intanto, in maggioranza gli animi continuano a ribollire. Ma al tempo
stesso ci sono segnali di tregua. Il correntone diessino ha votato un
ordine del giorno che condivide la dichiarazione congiunta di Mino Ronzitti
e Andrea Sassano e conferma la necessità di «fermarsi per trovare un punto
di sintesi unitaria che eviti che la situazione possa precipitare
irresponsabilmente e irrimediabilmente», così come ribadisce «la fiducia a
Beppe Pericu». Un invito al dialogo e alla distensione che ha un
significato chiaro ai compagni di partito della maggioranza.
Nei Ds lo sforzo di una mediazione impegna anche i fassiniani. Nella
segreteria provinciale Ds, Mario Tullo ribadisce la volontà di trovare un
accordo sul documento politico allo studio della giunta comunale e capace
di integrare la scelta tecnica della delibera, così come la
volontà«affrontare la violenza del G8 a trecentosessanta gradi» di adottare
il medesimo approccio sui processi della Diaz e della caserma di Bolzaneto.
Il documento politico affidato agli assessori comunali Luca Borzani e Marta
Vincenzi, però, ancora non è pronto e pertanto il comitato politico che era
previsto per oggi non si farà, molto probabilmente, prima di domani o
mercoledì.
Quello a cui stanno lavorando i due assessori sarebbe comunque
di un documento politico, e non la delibera amministrativa "correttiva"
chiesta anche dal segretario di Rifondazione comunista Bertinotti. Dalla
segreteria provinciale di Rifondazione comunista, infatti, Bruno Pastorino
guarda con maggiore interesse all’alternativa giuridica di costituirsi
parte offesa: «Sarebbe un atto di estrema importanza, che determinerebbe
una situazione del tutto nuova sulla quale confrontarsi». Pastorino non lo
dice, ma lascia intendere che un ruolo meno interventista del Comune al
processo vedrebbe l’appoggio di Prc.
Ad esprimere pieno sostegno al sindaco e al segretario provinciale sono i
diessini delle Unioni Ds del ponente, così come la federazione ligure dei
Verdi, che prende le distanze da alcune dichiarazioni di esponenti non
liguri del partito e chiarisce: «Da parte nostra c’è piena fiducia nel
sindaco Pericu».
Gil. F.