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GIUSTIZIA/ FUORI DA PARLAMENTO, SINISTRA SEGUE DI PIETRO IN PIAZZA
Publie le sabato 5 luglio 2008 par Open-PublishingGIUSTIZIA/ FUORI DA PARLAMENTO, SINISTRA SEGUE DI PIETRO IN PIAZZA
Organizzatori le snobbano, ma bandiere rosse ci saranno
Roma, 4 lug. (Apcom) - L’otto luglio in piazza Navona tornano le bandiere rosse. La manifestazione, convocata dalla rivista Micromega con il robusto apporto di Italia dei valori, è stata presentata oggi alla Camera: sul palco slogan solo sulla giustizia e la libertà di stampa, Beppe Grillo in videoconferenza, molti artisti e un solo leader di partito, Antonio Di Pietro. Un po’ snobbate dagli organizzatori, che nell’odierna presentazione non le hanno citate, le forze politiche extraparlamentari della sinistra un tempo definita radicale fanno a gara ad annunciare la loro partecipazione. Dopo la batosta elettorale, sarà la prima occasione in cui potranno provare a dimostrare di essere ancora vive, nonostante l’impegno prevalentemente interno nei vari congressi di partito.
Ci saranno Rifondazione (ma con i sonori distinguo manifestati ieri da Nichi Vendola contro le "invettive" di Di Pietro), Pdci, Sinistra democratica, le associazioni dell’ex Sinistra Arcobaleno, perfino Sinistra critica, l’unico movimento che rompendo con Rifondazione la via extraparlamentare l’aveva scelta consapevolmente. Ieri il Prc, cannonate fra Ferrero e Vendola a parte, aveva ufficializzato la sua partecipazione precisando però che porterà in piazza anche le parole d’ordine legate alle questioni sociali: sicurezza, salario, precarietà.
Oggi Sinistra democratica lancia un avvertimento agli organizzatori: "Non può essere una manifestazione polemica verso altre forze del centrosinistra" e sarebbe "gravissimo" se dal palco "venisse attaccata la Presidenza della Repubblica". Ma la lingua batte dove il dente duole e il dente si chiama Di Pietro: "Avremmo preferito - si legge in una nota del movimento guidato da Claudio Fava - una manifestazione senza interventi di esponenti politici".
Più allineato il Pdci, che ribadisce, per bocca di Alessandro Pignatiello della segreteria nazionale: "Saremo in piazza per manifestare contro le leggi ad personam che questo governo si sta approntando ad approvare". Si fa vivo il movimento per la Sinistra, che raccoglie le associazioni e i movimenti che facevano parte della Sinistra Arcobaleno, per segnalare "l’emergenza democratica" e la necessità che "l’opposizione che è nel Paese si organizzi e faccia sentire la sua voce". Propone una vera e propria piattaforma alternativa Sinistra critica, ex costola di Rifondazione, convinta che "per battere le destre non basti l’antiberlusconismo ’democratico’ ma sia indispensabile un antiberlusconismo ’sociale’ centrato sulla difesa dei salari e dei diritti dei migranti, sull’opposizione alla manovra finanziaria e all’alleanza con Confindustria, sulla difesa ecologica dei territori contro le nuove grandi opere e il nucleare, sul rifiuto ’senza se e senza ma’ della guerra".