Home > GLENEAGLES, I TEPPISTI, I SUPPONENTI, IL MONDO

GLENEAGLES, I TEPPISTI, I SUPPONENTI, IL MONDO

Publie le giovedì 7 luglio 2005 par Open-Publishing

Dazibao G8

de Viviana Vivarelli

Ai primi di luglio Schroder, Putin e Chirac erano a Kalinigrad per formulare una intesa prima del G8. Lo scopo: bilanciare “l’asse Bush-Blair”, in nome di un asse “euroasiatico” contro l’asse “euroatlantico” angloamericano. Potrebbe profilarsi un equilibrio di alleanze piu’ chiare tese a formare un blocco degli interessi strategici europei (Francia-Germania-Russia) contro il blocco degli interessi strategici anglo-americani.

L’Europa oggi e’ succube delle corporation e della NATO, parla interessi americani ed e’ portavoce di una ideologia economico-politico-militare americana. Il neoliberismo ha ceduto il passo all’imperialismo neocon.

La Costituzione bocciata intendeva sancire questa situazione che si intreccia alle ’guerre infinite’ per la grandezza americana, ma l’avversione franco-tedesco-spagnola all’invasione irachena non e’ stata accompagnata da una valida politica europea verso il medio oriente o in genere verso l’Asia e tantomeno verso la Cina. Da qualunque parte la si guardi, fronte interno o internazionale, questa Europa e’ carente e difettata.

Barroso e Blair tentano ora doppi giochi in cui si mostrano come difensori degli interessi europei dall’alto delle loro cariche europee, ma di fatto sono come cavalli di Troia, che intendono assoggettare questo continente ad un neoliberismo all’americana, per interessi che non sono dei popoli europei, secondo una economia dove il concetto di libero mercato c’e’ ed e’ riconosciuto solo in quanto faccia gli interessi anglo-americani.

Al momento, benefici e strumenti (Wto, Fmi, Banca Mondiale, 850 basi militari nel mondo) di un presunto libero mercato mondiale sono tutti in mano anglofone.
L’Europa dei 25 e’ fallita prima di nascere, perche’ quelli che l’hanno orchestrata erano e sono finalizzati solo agli interessi delle grandi multinazionali anglo-americane, delle lobbies militari e delle privatizzazioni, che o sono americane o sono europee ma connesse al modello neocon. Se gli USA non riescono a dominare il mondo con le armi, ci riescono pero’ benissimo con l’infezione neoliberista.

Gli USA e l’impero delle multinazionali non hanno alcun interesse ad un’Europa libera e forte, emancipata dagli USA, vogliono al contrario un’Europa succube e debole che garantisca la loro posizione dominante.

Eppure l’asse Francia-Germania-Russia potrebbe avere una “massa critica” pari all’intera economia USA, e potrebbe diventare un polo capace di attrarre altri paesi, soprattutto nell’area mediorientale e asiatica, dove la politica Usa e’ ormai disprezzata. Il monopolio USA potrebbe lasciare il posto a situazioni di potere molto piu’ articolate, tenendo conto anche delle nascenti federazioni o associazioni africane o sudamericane.

A tutto questo dobbiamo aggiungere l’incognita portata dalle valute. I paesi produttori di petrolio, Iran in testa, hanno cominciato a richiedere pagamenti non piu’ in dollari, ma in euro! Qualcosa che da’ profondamente noia agli interessi americani che hanno inteso piegare l’economia del mondo al dollaro.

L’America di Bush e’ ormai il paese piu’ indebitato del mondo e si e’ inimicato un miliardo di islamici, e’ odiata profondamente da tutte le popolazioni dell’America latina, dell’Africa e dell’Asia. La sua propaganda e’ talmente divaricata rispetto alla brutalita’ dei fatti che sta mostrando ormai la corda. L’arroganza di Bush non riuscira’ a salvarlo. Oltre a cio’ la Cina sta avanzando nel panorama delle risorse energetiche e sta acquistando compagnie petrolifere americane o giacimenti di gas africani. Presto anche questo nuovo interlocutore economico portera’ a sconvolgenti cambi nel quadro del potere sul mondo.

Gli economisti stanno ormai fiutando il prossimo enorme crak finanziario statunitense.

Ringrazio l’amico Paolo de Gregorio di questa citazione come di altre considerazioni: Wells Mandeville (“Il crollo economico 2006-2007”)“L’euro ha l’appoggio di mezzo miliardo di persone ed e’ di gran lunga il piu’ grande blocco economico di risorse, di industrie, di manodopera e di persone istruite del mondo. Messe assieme la potenza europea e quella russa superano quella statunitense. Un paese come l’Iran potrebbe rendersi facilmente conto in ogni momento che vale la pena “affidare” il petrolio al valore dell’euro in modo da poter costruire le sue “riserve” bancarie in una valuta, l’euro, che aumenta di valore, invece di mantenere i dollari che si deprimono. Succedera’ presto. L’Iran ha già convertito le sue riserve di valuta estera in euro. Mentre il dollaro precipiterà, l’euro andra’ a gonfie vele e l’economia americana sara’ gravemente colpita”
Ecco perche’ gli anglo-americani sono cosi’ impegnati a condizionare la politica europea.

In Italia ridcole frattaglie.
L’attuale governo italiano purtroppo ha scelto la linea bushiana, mettendoci tutti contro il possibile blocco europeo e facendo di noi degli antieuropeisti a oltranza. Della sinistra europea non sentiamo mai la voce a Strasburgo e la sinistra italiana e’ disomogenea e confusa, incapace di formulare linee proprie a carattere nazionale o internazionale. Su Prodi abbiamo ogni ragione per nutrire dei dubbi, visto anche che il suo comportamento alla presidenza europea non ha portato a remore ne’ al predominio delle corporazioni, ne’ all’avanzata delle privatizzazioni, ne’ all’egemonia americana.

Il gioco politico-economico non puo’ piu’ essere di campanile o di enclave. Il leghismo non e’ fenomeno solo padano ma connotazione politica italiana, di questi partiti incapaci di pensare a largo raggio e legati a piccoli interessi di territorio o a privilegi di èlite. O ognuno precisa le sue aspirazioni e lotte a livello europeo e dunque planetario o costoro diventeranno se non gia’ sono tutti obsoleti. Questa ristrettezza di competenze e esposizioni sta nuocendo ormai gravamente a tutta la politica italiana. Si pensa in piccolo perche’ si e’ piccoli.

Quanto sia importante l’euro nel gioco delle valute mondiali e degli equilibri internazionali qualcuno dovrebbe capirlo e spiegarlo anche a gente come i leghisti, che non fanno solo chiassate ma economia, visto che sono nei gangli direttivi del paese per volonta’ di Berlusconi, il quale, non avendo altre promesse da fare agli Italiani, preannuncia che la sua campagna elettorale vertera’ “proprio” sull’attacco all’euro/Prodi. Quindi, rigettando il truce Calderoli e le sue sparate da osteria, obbiamo capire qualcosa anche di valuta per fare prevenzione politica. Ma l’avversione al ’pensiero piccolo’ deve coinvolgere tutti i partiti.

E speriamo che questo bell’intento della Cdl di buttarsi sul ritorno all’euro sia ritirato perche’ precipiterebbe il nostro paese in un marasma di discorsi da neandertahl. Poiche’ dobbiamo votare e dobbiamo subire i diktat di questi criminali, ognuno di noi ha il DIRITTO-DOVERE di occuparsi di economia!
Per intanto i ministri Maroni (Lavoro) e Castelli (giustizia) si sono gia’ detti concordi con gli stolti Salvini-Calderoli-Speroni e la loro indegna pagliacciata, il che mostra in che melma sia caduto il governo italiano. Di Tremonti gia’ sappiamo. E se Berlusconi in economia avesse voluto far del bene al paese avrebbe tenuto Monti e non Brunetta!

Nel momento stesso in cui egli riafferma, col suo cenino coi leghisti, l’indegno patto elettorale che ha portato a tutta una politica economica conforme al basso livello della Padania, la Lega, forte dell’appoggio del cavaliere, si permette questa orrenda chiassata, piu’ conforme a un’osteria alticcia che a un parlamento europeo.

Certo che ogni persona che usi la testa lo capisce benissimo quanto sia importante un’Europa forte, contro un Berlusconi piegato a 90° verso Bush e che persegue la politica delle privatizzazioni, delle cartolarizzazioni e delle alleanze militari sciagurate. Ma il neoliberismo di Barroso e Blair ci lasciano poche speranze, perche’ mettersi contro gli USA non dovrebbe significare perseguire una politica neoliberista concorrenziale o collusa, ma innovare con una politica economica finalmente meno neoliberista e alternativa, nell’interesse dei popoli.

E’ indubbio che su certi punti l’asse franco-tedesca potrebbe concordare con Putin (vedi Kioto) e sfidare gli USA con nuovi schieramenti, come sta facendo Blair sul clima (minacciando: “Potremmo metterci in sette contro uno!”), anche se un accordo con l’antidemocratico Putin appare alquanto agghiacciante.
La forza dell’euro e l’enormita’ del deficit USA lasciano intravedere possibilita’ sconvolgenti.

Ma se l’Europa non cambia i suioi precetti economici, non si emancipa dal petrolio con energie alternative e non trova rapporti economici col Terzo Mondo diversi da: multinazionali, sfruttamento indiscriminato e sussidi interni piu’ dazi esterni, la vedo brutta. Prevarra’ ancora una volta la tesi del libero mercato che ci penalizza favorendo i grandi organismi internazionali, la NATO e i neocon bushiani.

Fu allucinante il tentativo di Bush di mettere l’Europa sotto scudo spaziale “per il nostro bene” “per difendere la povera Europa dalla minaccia terroristica”, dunque:
 immersi in un libero mercato inteso all’americana, -organizzati da organismi internazionali capeggiati da americani, -legati mani e piedi al dollaro americano -e anche difesi da uno scudo spaziale americano. Piu’ schiavi di cosi’....! senza contare l’enorme business per la lobbie delle armi, naturalmente americana, che lo scudo spaziale avrebbe comportato. Veramente un affare per noi europei !!
E anche l’immensita’ del mondo islamico e’ una variabile inquietante, che il nostro dissennato premier si e’ preso il lusso di rendersi nemica.

Molto interessante il riferimento alla debolezza del dollaro. Non solo il deficit USA e’ stratosferico, ma la valuta americana e’ nelle mani di paesi che possono diventare molto pericolosi per l’America stessa. Si profila all’orizzonte una crisi al cui confronto Wall Street sara’ una bazzecola. La Cina e il resto dei paesi asiatici possiedono tonnellate di dollari, con i quali possono ricattare gli USA come e quando vogliono. Se questi signori decidessero di vendere i loro dollari e comprare altre monete, quello che potrebbe succedere sarebbe distruttivo per l’America e renderebbe questi G8 veramente ridicoli, piu’ di quantonon siano gia’ adesso.

Il solo Giappone possiede 820,5 mld di dollari americani);
la Cina (642,6 mld);
Taiwan (246,6 mld);
la Corea del Sud (201,3 mld);
Hong Kong (123,9 mld);
Singapore (112,5 mld).
L’est asiatico possiede l’America per almeno 1.326,9 miliardi di euro.

Che il mondo ancor oggi sia considerato solo un club governato da otto paesi (tra cui addirittura l’Italia) e’ grottesco. Che otto capetti (tra cui ridicolmente Berlusconi) possano riunirsi per la trentesima volta, sentendosi i capi incontrastati del mondo invitando “come ospite esterno” (bonta’ loro) la Cina e’ impossibile da credere!! Un miliardo e trecento mila persone! E che si permettano di non invitare e di ignorare i rappresentanti di un’America del Sud (400 milioni di persone), un’Asia (2 miliardi), un’India (un miliardo), un’Africa (1 miliardo) e’ demoniaco! Possono davvero costoro sentirsi i capi del pianeta senza sentire tutti gli altri?
La Cina sara’ ospite!?! Bonta’ loro! Un miliardo e trecento milioni di abitanti! Una potenza che sta cambiando i giochi mondiali! Ci si rende conto?! Sara’ solo ospite, per il momento, quella che sta per diventare la prima potenza del pianeta!?!

No, i nemici non sono i poveri no global. Otto uomini contro il mondo. Otto divisi tra loro in due blocchi nemici, ostili l’uno all’altro, con alcuni di loro che stanno coi piedi in due staffe o che tradiscono il loro mandato. La Cina. L’Africa. L’India. Ancora per una volta spodestate. Miliardi di poveri che avanzano. No, i nemici non sono davvero quei cento deficienti che bastonano le auto della polizia a Gleneagles!
E’ diventato un po’ asfittico e obsoleto questo G8.

Un vero summit mondiale, un summit legittimo, dovrebbe comprendere rappresentanti non solo dell’Occidente ma di Cina, India, Africa, Asia, America del Sud.. e immaginate chi finirebbe agli ultimi posti, fuori per sempre? senza la sue corna, le sue pagliacciate, i suoi pizzicotti ai ministri stranieri, le sue battutine sconce...

Di fronte a questo scenario turpe, criminale, ambiguo dove ognuno e’ nemico di
tutti e otto uomini senza progetti contano le perdite future, le future incalcolabili miserie, incapaci di ideare mondo nuovo... diventa assolutamente macabra l’abituale parificazione dei black bloch coi no global, questa propaganda fascista ignobile, che devia ogni riflettore dei grandi disastri internazionale e dell’insufficiente prosopopea di otto arroganti capi di stato su cento farabutti guastatori che danneggiano cose pubbliche e private, in modi che vengono mostrati in dettaglio martellante a tutto il mondo. Dopo cui la polizia decide di vietare la manifestazione dei no global che invece era organizzata e gia’ limitata strettamente a sole 5.000 persone. O forse no, non si sa.

Chi ci avrebbe guadagnato dall’uso di questi deficienti? Chi puo’ davvero pensare che milioni di persone che vengono da ogni parte del mondo per manifestare legittime richieste rovinino tutto il loro lavoro mandando avanti cento imbecilli? Chi puo’ pensare che le auto della polizia prese a randellate siano il vero clou di quanto sta avvenendo? Chi puo’ veramente credere questo? Soltanto un deficiente o un fazioso. Se non si riesce nemmeno a fare questa differenza, tra un piccolo branco di teste di c. e una maggioranza di persone che protestano ‘a livello mondiale’, contro una gigantesca manovra politico-economica di abusi e arrogananza...non ho parole.

E’ il ripetersi di quello che e’ avvenuto a Genova. Il tentativo di demonizzare un movimento ‘mondiale’, riducendolo alle cazzate di una manica di deficienti. Il tentativo di focalizzare l’opinione pubblica su questi episodi minimali lasciandola ignara delle alte e sciagurate manovre che si stanno intessendo ai danni del mondo. Il gioco e’ talmente scoperto e volgare che fa persin ribrezzo.

E, come a Genova, la polizia inglese ha tolto dalle proprie divise le matricole di riconoscimento! Il che non e’ il miglior attestato per una democrazia.

Per quanto, noi crediamo che sara’ evitata in Scozia, per interessi di immagine di Blair, la turpitudine scagliata a Genova dalla polizia fascista aizzata da Fini. In fondo Blair alla faccia ci tiene. Mentre il nostro premier ci tiene solo al lifting.