Home > GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti
GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti
Publie le domenica 8 novembre 2009 par Open-Publishing56 commenti
A colpi di slogan né rossi né neri ma liberi pensieri ci si trova nell’horror vacui di un’apoliticità che coincide nell’area e nel contenuto con quello che è qualunquismo populista, oggi come allora prodromo e prologo della cultura fascista.
E pian piano a forza di olio di gomito si annienta la memoria dei compagni, con una sorridente volontà revisionista e assieme ricca di boutade anti ideologica, li si rende a mero fagotto, pieno di stracci vecchi, di idee bollate come superate, date da ricordare, anniversari da commemorare. Nient’altro. E tanto oltre.
I compagni come strumento in mano dell’una più che dell’altra parte, i compagni in funzione essi stessi di un rivolgimento a tutto campo. L’offesa alla loro memoria è lasciarli soli. L’offesa alla loro memoria è lasciare che vaghino per un iperspazio fluttuante e mitico, ma non più di tanto, dove quella bandiera rossa e i pugni chiusi verso il cielo fuori fuoco si annebbino per il prevaricare dei tempi.
Lo spettacolo, o l’avanspettacolo http://www.youtube.com/watch?v=LQlzequyA20, come se la storia dei compagni si potesse ridurre a mero show, che qui riporto è emblematico. Non ci sono gli occhi di Piero, né quelli di Valerio, di Giorgiana, di Walter. Tanto meno ci sono quelli di Fausto e Iaio, rimasti chiusi su quel marciapiede di Via Mancinelli, bagnati dal sangue di chi decretò la loro morte nel 1978. Quell’uomo, dice la cronaca e lo dicono gli atti era Mario Corsi, quell’uomo si salvò per un pelo dalla galera, anche se oggi nemmeno la Mambro è più un’assassina ma una premurosa donna di casa, un’impegnata attivista sul fronte della lotta alla pena di morte. Gli occhi di Piero sono rivolti giustamente altrove, e se vedessero sarebbero costretti a chiudere le palpebre per le tenebre che non fanno vedere altro che un quadro squallido che ha la pretesa della ricostruzione storicizzata per una piece che è tutt’altro che denuncia.
I compagni fingono spesso di non rendersi conto che ad ogni azione corrisponde una reazione. E non c’è assalto al cielo che tenga se non armati di ragione. "La verità è sempre concreta" diceva Lenin, ma noi non sappiamo farne buon uso, direi io. Prendere un soggetto a forte matrice politica, come un compagno morto, deriderne l’impegno, "perché a casa che ce stavamo a fà", usarne le spoglie laiche, perché la neopropaganda globale meglio di ieri ne vuole fare santini da centrotavola, piuttosto che onorarne l’impegno civle, terra promessa di cui non possiamo avvistare la costa che si fa immaginaria età dell’oro.
Allora osservate e contate lo spazio di quelle parole che da un palco approdano su coscienze fatte ignare da decenni di berlusconismo.
Datele un senso se ci riuscite, ma non affidatele al vento, ché la sua rotta è immancabilmente a destra.
Tenetevi alla larga da quel circolo vizioso che è la nuova memoria, fatta di niente e di parole inflazionate.
Gli occhi di Piero sono rivolti altrove perché se fossero aperti sull’oggi sarebbero colmi di rabbia e di rivolta, perché a sentirsi nominato da un assassino ex Nar e un saltimbanco che ne minimizza ad arte la forza propulsiva del proprio impegno e dei compagni di allora no, questo proprio no.
(Dall’altra parte ci sono ancora i fascisti che del sacco ideologico hanno sempre fatto opera di persuasione).
A PIERO e AGLI OCCHI DI TUTTI I COMPAGNI
Sta nel fondo dei tuoi occhi
sulla punta delle labbra
sta nel corpo risvegliato
nella fine del peccato
nella curva dei tuoi fianchi
nel calore del tuo seno
nel profondo del tuo ventre
nell’attendere il mattino
Sta nel sogno realizzato
sta nel mitra lucidato
nella gioia nella rabbia
nel distruggere la gabbia
nella morte della scuola
nel rifiuto del lavoro
nella fabbrica deserta
nella casa senza porta
Sta nell’immaginazione
nella musica sull’erba
sta nella provocazione
nel lavoro della talpa
nella storia del futuro
nel presente senza storia
nei momenti di ubriachezza
negli istanti di memoria
Sta nel nero della pelle
nella festa collettiva
sta nel prendersi la merce
sta nel prendersi la mano
nel tirare i sampietrini
nell’incendio di Milano
nelle spranghe sui fascisti
nelle pietre sui gipponi
Sta nei sogni dei teppisti
e nei giochi dei bambini
nel conoscersi del corpo
nell’orgasmo della mente
nella voglia più totale
nel discorso trasparente.
ma chi ha detto che non c’è
ma chi ha detto che non c’è
Sta nel fondo dei tuoi occhi
sulla punta delle labbra
sta nel mitra lucidato
nella fine dello Stato
c’è, c’è. sì che c’è.
ma chi ha detto che non c’è
la storia, quella VERA, di Piero Bruno http://www.lestintorecheamleto.net/bruno.htm
Messaggi
1. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 11:33
Il video su YouTube non c’è più ... e da quello che ho capito stavolta la censura di YouTube è un bene .....
Onore a Piero Bruno e a tutti i compagni assassinati !
1. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 11:43
http://www.youtube.com/watch?v=LQlzequyA20
eccola la merda qualunquista.
Pugno chiuso Piero!
2. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 11:48, di Compagno
Hasta la victoria Piero!
3. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 12:05
Si, vabbè, ma non esageriamo ....
Ora che ho visto il pezzo su YouTube mi sono ricordato benissimo che quel monologo recitato dall’attore riprende alla lettera, parola per parola, un intervista ad un compagno allora della Garbatella, il quartiere di Piero - compagno che peraltro conosco personalmente avendo successivamente abitato e militato nella mia zona, a Primavalle - apparsa in un documentario realizzato anni fa dall’ Associazione Piero Bruno.
Documentario preziosissimo che contiene anche bellissime immagini inedite degli scontri, proprio a Garbatella, del 1970 o 1971, in occasione di una visita a Roma del presidente Usa Nixon.
D’accordo sul fastidio per una spettacolarizzazione ed in parte anche banalizzazione di quelle vicende .... ma non esageriamo nemmeno nella paranoia sul "revisionismo" .....
K.
4. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 12:12
beh, ma tu saprai bene che significa fare un’operazione di taglia e incolla, con una citazione seppur "vera" a tutto favore della decontestualizzazione strumentale; è uno spettacolo che svuota la figura di Piero dei suoi chiari connotati politici. La verità o un’informazione se è usata male, con malignità intendo, può tornare utile come qui all’appiattimento dell’ideologia, fino a diventare fandonia acclamata. Se non si intende questo....
5. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 12:14
...a me sa tanto di presa per il culo. Di Piero Bruno nemmeno l’ombra. Non si banalizzano i compagni. Hasta Siempre Piero!
V.
6. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 12:25
Se ho ben capito il problema principale è la presenza, anche se registrata e non fisica sul palcoscenico, come voce narrante del fascista Mario Corsi, rEimprovvisato come improbabile attore ....
Cosa che indubbiamente basta ed avanza a sputtanare l’intero spettacolo ... su questo sono completamente d’accordo ....
Tra l’altro il "riciclaggio" di questo personaggio è purtroppo più ampio .... un paio di anni fa mi è capitato di sentirne parlare bene incredibilmente anche dai microfoni di Radio Città Aperta .... naturalmente si parlava di calcio e probabilmente chi parlava in radio nemmeno sapeva dei precedenti pestiferi del tizio .... ma tant’è .....
Una volta detto questo, però, non sono invece d’accordo nel demonizzare nel merito quel pezzetto di monologo ... come dicevo è la riproposizione para para di un pezzo del documentario, tuttaltro che "revisionista", di cui parlavo ....
E il "che ce stavamo a fà a casa ?" è cosa che condivido pienamente .... pure Guccini, nella bellissima canzone scritta a caldo in memoria di Carlo Giuliani, esprime lo stesso identico concetto ... concetto che per me, anzi, riportato alla situazione sociale e culturale di oggi esprime, forse semplicemente ma anche in modo veramente paradigmatico, la estrema differenza tra il comune sentire di quegli anni e il "deserto" di oggi .....
Insomma, affanculo quello spettacolo ... ma non buttiamo via con l’acqua sporca pure il bambino ....
K.
7. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 17:09, di valeria
Piero disse in ospedale: "ci penseranno i compagni". Appiattire una figura come quella di Piero vuol dire privarlo delle idee (si dice ideologie ora)....ma per quelle è stato ammazzato. Per i nostri compagni gridavamo "è vivo, le nostre idee non moriranno mai". E questo bisogna fare quando si parla di loro, che certo erano anche ragazzi, ma sono morti perchè militanti. O si rispettano esattamente per ciò che sono stati, senza cercare di adattarli ai notri tempi, o secondo me è meglio non parlane. Quanto poi al mettere nelle mani di Mario Corsi la pubblicità dello spettacolo in nome di Piero, bè dire che è vergognoso è dire poco. Troppa superficialità, la morale del qualsiasi cosa è meglio di niente. Non non si può fare con Piero Bruno, non si può fare con nessun compagno. Loro sono delle loro famiglie certo, ma sono anche la nostra storia.
8. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 18:08
Bah ... nel 1975 ero di Lotta Continua, anche se in altra zona di Roma, e la vicenda di Piero, che conoscevo solo di vista, l’ho comunque vissuta tutta ...
E l’anno dopo, passato all’autonomia, ho vissuta quella di Mario Salvi, praticamente un fratello ... e poi l’anno dopo quelle di Giorgiana Masi e Walter Rossi, giovani compagni della mia zona ....
E, proprio per questo, ritengo che lo spiegare, come fa l’attore nel trailer ( che poi, come dicevo, riprende pari pari l’intervista ad un compagno di Piero ), che allora scendere in piazza per l’Angola era una cosa assolutamente "normale" ... non da "marziani" ..... mi sembra assolutamente cosa buona e giusta.
E mi sembra altrettanto giusto spiegare ai giovani di oggi che a scendere in piazza per l’Angola erano normalissimi ragazzi di borgata come Piero ... appunto non "marziani" drogati di ideologia ... mi sembra cosa ancora più giusta ....
E’ un pò lo stesso spirito con cui qualcuno, nel luglio 2001, ribattezzò a Genova Piazza Alimonda in "Piazza Carlo Giuliani, ragazzo" ....
Buttarla tutta sull’ "ideologia", che peraltro in gruppi operaisti e movimentisti come Lotta Continua e l’autonomia era veramente molto "relativa" .... quello che ci muoveva, fino a farci ammazzare per l’ Angola, era la coscienza della propria condizione di classe e dei propri bisogni, oltre che una sfrenatissima voglia personale di libertà ... e non certo i santini di Marx, Lenin, Mao .....
Come dicevo prima, affanculo sto spettacolo e Mario Corsi ... ma non facciamo dei compagni caduti dei santini ammuffiti ornati di canonica falce e martello .... come fanno i fascisti per i loro con la celtica .... o come ci insegnavano a scuola per gli "eroi" del Risorgimento ...
Sarebbe il peggior servizio che potremmo fare a Piero, a Mario, a Walter, a Giorgiana e a tutti gli altri ....
Il documentario del 2005 di cui parlavo prima su Piero Bruno finisce con una frase, illuminante e chiarissima per chiunque, di un abitante di Garbatella ...
" A 18 anni della vita non hai ancora visto un cazzo .... e chi t’ammazza in divisa è un gran fio de ’na mignotta ..."
"Revisionismo" pure questo ? Qualunquismo ?
Ma fatemi il piacere ....
K.
9. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 19:49, di valeria
" Marziani drogati di ideologia", è da questo giudizio che la gente che dice aver vissuto tutto, ma proprio tutto, vuol salvare Piero e gli altri compagni? Davvero? Credo che dovreste parlare per voi, non per chi è stato ammazzato. Credo invece che i compagni vadano salvati dagli oracoli che hanno rivisto il loro passato. E comunque si è partiti da tutt’altro, si è finiti a cercare di dimostrare che Piero non era un eroe. Embè? Era ed è un comunista....ooops scusa, devo chiamarlo fratello?
10. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 20:25
Si sta facendo dei sofismi come al solito strumentali. Piero Bruno era un compagno, un comunista e si può lavorare di sinonimi a smussare gli angoli di un’ideologia che ha le sue nette e determinanti coordinate. Non è l’arte per l’arte la politica o meglio prima lo era meno di adesso. Rispettare la memoria dei compagni è doveroso da parte di chi si fa portatore sano di questi principi, non chi li usa come specchietto per le allodole e finisce per affermare che sì tutto sommato era solo un pretesto per occupare pomeriggi fatti di noia e tv in bianco-nero. Io non voglio che un fascista assassino come Mario Corsi lo nomini Piero, né mi soddisfa o mi diverte l’idea che si parli di odio fra opposti estremismi. Lasciamole a Panza certe panzanate per l’appunto. I santini sono quelli che hanno l’onomastico sul calendario e onestamente questa è la fine che rischia di fargli fare una certa informazione qualunquista piuttosto che una memoria doverosa di sinistra. Avere delle idee significa che esse sono in grado di sopravvivere all’uomo, così con Piero sopravvive l’involucro vuoto, l’aneddoto biografico di plastilina che evoca non a caso l’antitesi di quel che in realtà è stato.
11. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 20:50
Mario Corsi è entrato "in campo", come "voce narrante" registrata e come "agente pubblicitario" dello spettacolo, quando il medesimo spettacolo già da tre anni girava per l’ Italia.
E lo spettacolo riprendeva già tre anni fa nei testi, in modo persino pacchiano ed al limite della violazione del diritto d’autore, i contenuti delle varie testimonianze del documentario, realizzato dall’ Ass.ne Piero Bruno, di cui sto parlando ....
Ed allora, questioni di copyrhigt a parte, vogliamo essere in grado di dividere il ruolo di Mario Corsi - senz’altro inaccettabile - in questa ultima tourneè dai contenuti dello spettacolo vero e proprio ?
Insomma, va bene dire tutto il male che si vuole per l’assurdo coinvolgimento di un fascista ( e che fascista !) ..... ma da questo a costruirci sopra addirittura una specie di "filosofia della memoria" correttamente marxista-leninista mi sembra proprio fuori luogo ....
Ho già detto con quale illuminante frase di un proletario di Garbatella termina il documentario .... mò vi dico pure come inizia ..... un compagno, sempre di Garbatella, racconta che la primissima aggregazione del gruppo di giovani compagni di cui faceva parte Pietro Bruno comincia nella Curva Sud dell’Olimpico, in uno dei primissimi gruppi ultras, certo allora molto di sinistra, i Feddayn ... e si vedono pure le foto di Piero sugli spalti che agita lo striscione dei Feddayn medesimi ....
E racconta che solo successivamente questo gruppo di giovani tifosi borgatari dell’ Istituto Tecnico Armellini prima fonda il collettivo studentesco e poi si aggrega alla sezione locale di Lotta Continua ...
Altra banalizzazione, altro "revisionismo", altro "qualunquismo" ?
O semplicemente una memoria non agiografica, non "politicista", capace magari di dire qualcosa pure ad un ragazzotto di borgata di oggi ?
K.
12. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 21:03
...si chiama questo menare il can per l’aia e sviare dal tema. Ora ci mettiamo pure a fare la digressione sulla Curva Sud A.B. (ante Boccacci). Ma per cortesia. Non mettiamo parole in bocca a chi non le ha dette (scritte). Agiografia e filosofia della memoria marxista-leninista ah ah hah! Davvero, per cortesia. NOn è intenzione dello spettacolo quella di dare voce all’impegno di Piero questo è certissimo, ma di farne un siparietto incolore buono per tutte le stagioni. Oggi si direbbe con un termine abusatissimo: "bipartizan", degno cioè della migliore Cacca Pound.
13. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 21:07, di valeria
Il ragazzotto di borgata ha più da insegnare di certi comp....fratelli di ieri (?). Professore si sente il graffiare delle unghie sullo specchio.....
Gli occhi di Piero mi sa che so’ parecchio incazz.........
Hasta siempre Piero!
14. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 21:49
Ma quanto siete papetici ... i "monaci" del politically correct degli anni settanta ... magari nati il decennio successivo ...
Mi tocca ancora parlare del famoso documentario ... c’è pure una intervista ad Erri De Luca, ora famoso scrittore ed allora responsabile del servizio d’ordine romano di Lotta Continua .... quello che ha ideato ed organizzato la fallimentare azione contro l’ambasciata dello Zaire in cui morì Piero .... e che ancora, me lo ha detto più volte personalmente, ne sente pesantemente la responsabilità morale addosso... cosa che forse considerete poco "marziale" ed "eroica" ... ma tant’è .....
Ma nel documentario non parla di questo ... parla di come nasce Lotta Continua a Roma .... c’era un gruppo, nato dalle lotte del’68, che si chiamava Comitato di Agitazione Operai/Studenti ... e c’erano altri gruppi di compagni più giovani, spesso collettivi studenteschi ma pure il gruppo dei giovanissimi ultras Feddayn di cui si parlava prima, che si interrogavano su come dare uno sbocco più compiuto e meno localistico al loro impegno ....
C’era allora al nord il gruppo che produceva il quindicinale Lotta Continua .... quindicinale che piaceva ai compagni romani .... che allora decidono di chiamarsi pure loro Lotta Continua ..... e lo fanno senza chiedere il permesso a nessuno ....
Solo dopo qualche mese arriva a Roma dal Nord Mauro Rostagno, altra "icona" del martiriologio di sinistra ma che prima di diventare "martire" era stato accusato di ogni tipo di "revisionismo piccolo-borghese" ... mandato da Sofri per vedere se questi romani erano degni di fare parte di Lotta Continua .... Rostagno decide di sì e lo comunica a De Luca ... che beffardamente gli risponde che pure i romani ritengono i nordici di far parte di Lotta Continua ....
Ed allora quello che è già operativo da quasi un anno diventa pure "ufficiale" .......
Pure raccontare correttamente sta cosa per come è andata veramente ... anche se magari è poco agiografica ed "eroica" ..... è "revisionismo" ?
K.
15. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 22:05
Invece di continuare con questo monumento autoreferenziale del proprio ombelico autobiografico in eruzione purulenta, perché non ci si attiene al tema di partenza invece di fare il processo a Piero e al movimento? Sei mica lo sceneggiatore? Direi di sì. Vai troppo in puzza, da somigliare a un mafioso pentito sotto scacco.
16. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 22:50
Ma vaffanculo a te e tutti i "politicamente corretti" ....
Io non faccio il processo a Piero nè a nessun’altro ... dico semplicemente che l’agiografia ed il martiriologio sono una stronzata .... e che non servono minimamente a farsi capire dai ragazzi di oggi ....
La verità è che pure l’azione in cui è morto Pietro fu una stronzata ... anche senza mettere in conto la poi evidente esistenza di una spia al nostro interno .... era una azione comunque pericolosa alla follia ... e che altre due sezioni di Lotta Continua, la mia di Primavalle e quella di Cinecittà, si erano rifiutate di farla ...
I "garbatelleros", invece, accettarono e giustamente ancora oggi se ne pentono ... tra l’altro le vittime di quella storia sono state due ..... uno dei compagni feriti si suicidò, sconvolto da questo fatto, un paio di anni dopo ....
E forse anche per questo sia loro che il responsabile di quella azione, Erri De Luca, non hanno oggi tanta voglia di fare agiografia, di celebrare marzialmente "il martire" ... ed allora raccontano le cose per come erano veramente, senza nascondere debolezze personali o la assoluta casualità ed improvvisazione di certe scelte e di certi avvenimenti ....
E siccome lo spettacolo teatrale, al di là di Mario Corsi subentrato successivamente, è impostato sui racconti di quel documentario finisce fatalmente per riprenderne l’impostazione .... tutto qua .... poi se non siete d’accordo, sti cazzi ....
K.
17. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 8 novembre 2009, 23:41, di valeria
Il fatto che l’azione fosse una "stronzata" niente toglie a Piero. La gente come te e tutti qei parrucconi tolgono a Piero, il vostro pontificare come se foste chissà chi toglie a Piero. Bè, una volta che l’hai banalizzato "per amor di verità" (GRAZIE!!!!!!!!) ridotto ad una quasi vittima casuale (è questo che vuoi no?) e quindi ideale per questi tempi....embè, ti senti meglio? Io no, e magari fossi nato negli anni 70! Non sentirei la nausea così forte per la mia e tua generazone e a guardarci...non valeva la pena morire. I morti insegnano più dei vivi. E Piero è vivo, per fortuna non certo grazie ad uno spettacolo da due soldi pure con la voce di Mario Corsi!!!! Ma vergognatevi va.
18. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 00:04
Se uno ( anzi due) compagni devono morire per annerire le sbarre di un cancello avrei francamente preferito che le sbarre di quel cancello non fossero mai state annerite ....
Certo, questo nulla toglie a Piero come a nessun altro .....
Ma permetti che l’agiografia, il martiriologio, la logica dannunziana degli "eroi giovani e belli" mi fà tremendamente incazzare ?
E che preferisco che le cose ( Mario Corsi a parte) siano raccontate per come erano veramente ?
Così magari sono pure umanamente più comprensibili a chi non le ha vissute ....
K.
19. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 00:21
E visto che ormai siamo in ballo, sulla storia di Pietro Bruno c’è pure un’altra coincidenza allucinante ...
La brigatista Barbara Balzerani racconta in un suo libro che quella sera, del tutto casualmente, si trovava con un altro BR nei pressi dell’ Ambasciata dello Zaire e vide tutta la scena.
Lei e l’altro BR erano armati, sarebbero potuti intervenire in difesa dei compagni di Lotta Continua ma non lo fecero .... la disciplina di organizzazione non avrebbe mai giustificato un intervento del genere e comunque avrebbe potuto far scoprire prima del tempo l’esistenza delle BR anche a Roma ... in effetti la loro primissima azione nella capitale sarebbe avvenuta solo qualche mese dopo col ferimento del magistrato Traversi ....
Pure sta cosa, che peraltro la Balzerani ha raccontato appunto in un suo libro e quindi non è certo una mia rivelazione, è bene non dirla ? Pure questo è "revisionismo" ? Pure questo rovina l’immagine agiografica ?
Ma non era stato un certo Lenin, col quale in tanti si sciacquano a vanvera la bocca, a dire che "la verità è sempre rivoluzionaria" e che "niente deve essere nascolto al popolo" ?
K.
20. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 08:00, di V
La voce narrante è dell’assassino di Fausto e Iaio? allo schifo non c’è mai limite!
21. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 08:03, di V
K sei un infame. ti si nota scrivere depistaggi su tutti i siti indy vorrei sapere chi ti paga per buttare merda. Forse sei tu che hai queste brillanti idee di mescolare terroristi fascisti e compagni uccisi da loro.
22. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 09:17, di valeria
A questo punto sinceramente non ti seguo, perchè non voglio. La verità tua tienitela stretta professore del "c’ho ripensato", lascia fuori i compagni, mannaggia mi sbaglio sempre, fratelli, dalle tue ricostruzioni presuntuose e saccenti. La tua memoria può interessare certamente altri contesti molto democratici dove qualche ameba ti fa pure l’applauso. Rispetto per i compagni che c’hanno rimesso la pelle pure per gente come te. Spero sinceramente che tu sia uno nato negli anni 80 (come l’autore del libro) che fa il finto sapiente. Perchè se veramente c’hai l’età di Piero capisco perchè i ragazzi vorrebbero levarsi dalle palle i sapientoni di ieri e di oggi che comunque si credono di aver qualcosa da dire. Ma non dicono niente. Te lo ripeto, Piero insegna ancora ben oltre un libro ed uno spettacolo al quale partecipano ex nar.
23. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 10:32
C’ho ripensato un paio di palle ....
Visto che tuttora, caso pressochè unico almeno nella mia zona tra i compagni degli anni settanta, continuo a militare nell’area antagonista, dopo una breve - dal 2006 al 2008 - appartenenza a Rifondazione.
Ma proprio per questo, per cercare di trasmettere - per quanto è possibile - realtà e non cazzate agiografiche ai compagni più giovani, mi piace fare "memoria" in modo non agiografico.
Infame de che ? Depistaggio de che ? Ho parlato di un documentario prodotto dai compagni della Garbatella, i "compagni di Piero", nel 2005, reperibilissimo anche su Internet e di un libro della Balzerani, mi sembra "Gocce di luna", altrettanto reperibile ....
E non mischiamo per favore pere con banane .... sono perfettamente d’accordo sul fatto che il ruolo di un fascista come Mario Corsi, sospettato motivatamente non solo per l’uccisione a Milano di Fausto e Iaio ma anche per quella a Roma di Ivo Zini, nello spettacolo di cui parliamo lo rende immediatamente impresentabile ...
Ma Corsi non c’entra nulla col testo e con l’impostazione del medesimo spettacolo che girava già da tre anni senza che Corsi ci avesse nulla a che fare e che riprende alla lettera nei testi, compreso il trailer indicato, le interviste degli stessi compagni di Garbatella, e di Erri De Luca, nel documentario che citavo ...
Se si vuole capire questo senza pronunciare anatemi integralisti si può pure discutere ... altrimenti nessuna discussione mi sembra minimamente utile ...
Per il resto, ribadisco, nulla tolgo a Piero Bruno ... non credo gli tolga nulla dire, come dicono i suoi stessi compagni di allora, che la sua militanza era cominciata allo stadio, certo uno stadio molto diverso da quello di oggi, uno stadio dove la sinistra rivoluzionaria era egemone .... o che l’azione che ha portato alla sua morte fu un errore gravissimo, per non parlare della spia o delle spie che vi hanno avuto un ruolo decisivo, questo sì innegabilmente da "infami" .....
E più in generale ritengo che sia giusto presentare non solo Piero ma tutti i compagni caduti non come "eroi" ( "Maledetto il popolo che ha bisogno di eroi" diceva Brecht) ma come normalissimi ragazzi di borgata che semplicemente avevano preso coscienza collettiva della loro condizione e che, partendo da questo e non dalle giaculatorie di una "tradizione comunista" già allora ammuffita, volevano collettivamente cambiare lo stato delle cose presenti ...
Allora non si viveva nelle piazze e nelle strade "perchè la televisione era in bianco e nero" come qualche coglione ha capito dal testo del trailer .... ma perchè, come spiega benissimo quel trailer, "in piazza e per strada non eri mai solo" ....
E sto concetto, per me fondamentale, è quello che ora bisognerebbe trasmettere in un mondo nel quale tutto viene vissuto in modo individuale, dove addirittura ci si vergogna di dire che non si arriva con lo stipendio alla fine del mese, dove si viene rincoglioniti dalla televisione e pure dal computer ....
E raccontare questo, con le parole più semplici possibili e non in "politichese", può essere più utile che non "celebrare gli eroi" in una logica da sfilata militare, logica che ricorda più D’Annunzio che Carlo Marx ...
E raccontare questo, in modo semplice, credo sia anche il modo migliore per rendere omaggio a Piero e a tutti i compagni caduti ...
K.
24. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 10:49, di valeria
Tu stai solo cercando (con gli altri, abbiamo capito, che palle co’ ’sti video degli oracoli di Garbatella....vogliamo interpellare anche Mughini?) di seppellire i compagni e sinceramente, SE sei in buona fede, non ti capisco. Il tuo intento è ridurli a vittime. Punto. Ma sono stati combattenti. Ti rode questo? Rode ai tempi che, al contrario, si affannano a mitizzare l’esatto opposto di Piero?Certo Piero è un ragazzo, è stato un ragazzo. Ma è stato ammazzato in quanto militante che lottava per un mondo migliore. Se questo vi da fastidio tranquillo siete in tanti. I ragazzi non sono ebeti come voi Professori credete. Il linguaggio semplice lo lasciamo a mediaset e agli eroi di cartone dei fascisti.
25. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 10:51
insisti con i tuoi giochetti di parole e allora ti confermo il tuo essere fazioso con un atteggiamento di chiaro e falso cerchiobottismo che è apparente presoa di parte in onore di una storicità che sei rimasto da solo a proclamare come autoeletto depositario di essa. Fra una bottiglia di vino sofisticato, con tanto d’etichetta, e una che contiene un messaggio che galleggia in mare che differenza c’è?
1) la presenza di un fascista conclamato in uno spettacolo che a detta dell’attore protagonista non è IDEOLOGICO né politico non è affatto casuale.
2) potremmo parlare di Piero Bruno studente, chierichetto, oppure boy scout e sciupafemmine, ma ne rispetteremmo la memoria per quel che è stato e rappresenta per la sua (la sua) scelta politica? No.
3) Non fingere di non capire: questo spettacolo "esce" ora non tanto per una mera casualità, ma perché è in atto che tu lo voglia o no, un revisionismo teso a snaturare e modificare l’essenza del messaggio di quei compagni (lo si è fatto ocn i partigiani figuriamoci chi ha pessimi portavoce).
4) Non citare episodi in maniera strumentale ad uso e consumo della tua teoria, estrapolando aneddoti su misura. Non buttarla sull’agiografia perché nessuno sta cercando di farne.
5) sei approdato dopo un bel tira e molla schizoide e ipocrita a ciò che sostenevi nei primi commenti di non avere intezione di fare: scrivere a conti fatti una recensione celebrativa dello spettacolo.
Negare non ti servirebbe a niente. Sei il classsico LC che vuole tornare a raccogliere i frutti mentre s’è goduto la sua bella retroguardia che crede di meritare e che ha premeditato di raccogliere: trasversalismi e banalizzazione della storia. Vai a casa pound và!
26. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 11:27, di pablo
Toto Riina quando farà la voce fuori campo dell’omicidio Falcone?
vergognoso fate schifo!
27. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 11:37
Se vai a Casa Pound - le immagini hanno fatto televisivamente il giro d’Italia in occasione della conferenza di Valerio Morucci - scopri che all’ingresso è tutto un "santino" ... dall’immancabile Ezra Pound che dà nome al posto a Mussolini, dal sandinista Eden Pastora a Peron, dal zapatista Marcos ( che oltretutto è ancora vivo e vegeto ) a Che Guevara ....
Certo c’è la solita strumentalizzazione socialfascista che mischia "eroi" di stampo opposto ....
Ma c’è soprattutto la celebrazione dannunziana e marziale degli "eroi" .....
Proprio quella che a me, da marxista libertario estraneo alla fetida "tradizione comunista" stalinian/togliattiana, fa profondamente schifo ....
E che a voi, invece, fatto salvo il "politically correct" di sinistra, invece piace tanto ....
Andateci voi a Casa Pound ....
P.S. Gli "oracoli" di Garbatella effettivamente parlano pure del Piero Bruno boy-scout e del Piero Bruno "sciupafemmine" .... evidentemente chi ha postato quel commento quel video dell’Ass.ne Piero Bruno lo ha visto anche se fa finta di no ..... ma, a parte questo, non vedo proprio cosa ci sia di male .... sempre nella logica di farsi capire da un ipotetico ragazzo di oggi, e non in quella dei discorsi da "reduci" davanti al caminetto, nel raccontare che Piero Bruno fosse sì militante ( e non "combattente") comunista ma pure un ragazzo normalissimo come loro ... e non un incomprensibile "marziano" .... vi fa tanto schifo ?
Problemi vostri....
K.
28. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 11:59, di valeria
Io se fossi un "ipotetico ragazzo di oggi" (quanta spocchia ’sti professorini) mi terrei Piero e cercherei di liberarmi di vecchia zavorra, ipse dixit allora come oggi. Quanta presunzione di avere la verità in tasca....sulla pelle dei compagni. Sceglietevi qualche sognatore attuale da ridimensionare no? Io le immagini televisive che hanno fatto il giro d’Italia (Morucci, altro oracolo) non le ho viste. E non m’interssa ciò che fanno i fascisti e chi gli va appresso, compagni riveduti e corretti compresi.
Lo so i "santini" ci danno l’immagine di quanto poveri siamo noi reduci più o meno modernizzati e al passo coi tempi. Ma tanto non vi sente nessuno fortunatamente.
Tenetevi il vostro spettacolo e sentitevi anche voi "normali" ex ragazzi Piero Bruno. Problemi da psicanalisti....Pure con Carlo vi siete sbagliati, ragazzo sì, ma i ragazzi hanno scelto il mare, non di farsi ammazzare. Non capite la differenza tra impegno e casualità. Impegno certo in relazione ai tempi diversi. Ma impegno, pulito. E Carlo, come Piero vivono. 18 o 23 anni sono pochi effettivamente, ma rispetto alla pochezza che leggo, i ragazzini hanno molto da insegnare, tutti, anche i meno impegnati.
Stiamo facendo il processo a Piero, vergogna. Venisse Coccia (nato nell’85, ha qualche attenuante) a spiegarci com’è che ha deciso di mischiare a questa cosa un ex nar. Altro che cavolate.
29. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 12:12, di valeria
A PIETRO
Un fiore alto
azzurro, bianco, giallo, viola
ha confidenza col cielo
ma la sua pioggia
lo curva per primo.
L’onda bianca e fragorosa
alta e potente
si tira il mare appresso
ma sulla spiaggia liscia
s’arrende.
Primo della sua generazione
bellissimo
cadde Pietro Bruno
30. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 12:26, di valeria
Io Piero lo conosco, l’ho visto a Genova
I ragazzi romani incontrano alla Garbatella i compagni del diciottenne ucciso trent’anni fa
di Checchino Antonini
Fonte: Liberazione della domenica 27 novembre ’05
27 novembre 2005
Urlava di dolore Piero mentre lo trascinavano per le ascelle quasi sotto il cancello dell’ambasciata dello Zaire. Strillò «No!», con le mani a coprirsi la faccia. Lo sentì chiaro e forte la signora affacciata su Via Muratori, una strada del centro di Roma che s’arrampica sul Colle Oppio, di fronte al Colosseo. E’ il pomeriggio del 22 novembre ’75. Un corteo andava da S. Maria Maggiore a Piazza Navona. Piero Bruno era un diciottenne di Garbatella, studiava all’Armellini, andava agli scout e faceva politica in Lotta continua.
Sarebbe morto il giorno dopo. La signora aveva sentito il ragazzo lamentarsi, dopo la gragnuola di colpi. Lui le diceva di non sentire più le gambe. L’avevano colpito alla schiena. Poi la signora vide l’uomo arrivare e puntare una pistola sul ragazzo sdraiato: «Cane, bastardo, carogna... ti ammazzo». Piero fece per coprirsi la faccia ma l’uomo "scherzava", la pistola che gli puntava alla tempia era scarica. Il cane scattò a vuoto "pronunciando" il "click" tante volte letto sui giornaletti. La donna vide l’uomo chinarsi e lo sentì dire al ragazzo: «Ma io ti ammazzerei veramente...». L’uomo era un agente della polizia politica, antenata della digos. Ma Piero Bruno stava sempre più male perché già colpito alla schiena, non poteva più muovere le gambe. E l’emorragia interna stava facendo il suo mestiere di complice del delitto.
Era solo, in mezzo alle "guardie" inferocite, che lo trascinavano, già ferito, più vicino possibile all’ambasciata per mascherare un loro agguato in un assalto da cui si sarebbero dovuti difendere. L’ambulanza, colpevolmente in ritardo, lo portò al S. Giovanni dove sarebbe morto il giorno dopo, piantonato. Era lui il "criminale", lui che s’era staccato con un gruppo di compagni di Lotta continua dal corteo che manifestava per la giovanissima Repubblica popolare dell’Angola. Volevano fare una fiammata sul cancello dell’ambasciata dello Zaire, paese confinante che - in buona compagnia del Sudafrica dell’apartheid, di Usa e Cina - armava e pagava i mercenari che combattevano la fragile democrazia popolare di Agostino Neto, poeta e presidente.
L’azione di Piero era solo dimostrativa, sarebbero tornati in corteo abbracciati dai compagni. Una fiammata e basta, rogna momentanea solo per chi avrebbe dovuto ripulire la scena. Ma la polizia e i carabinieri li aspettavano, imboscati, loro con due "bocce", le guardie con le armi in pugno, sparò anche un ufficiale dei carabinieri, spararono «in piedi con l’avambraccio ad angolo retto rispetto al braccio, e da terra con l’avambraccio verso l’alto, sempre in direzione del gruppo di giovani» (deposizione degli agenti), spararono per ammazzare e un giudice, un anno dopo, trovò la reazione dei militi «commisurata all’offesa». «Irresponsabili», si scrisse sulla sentenza di insabbiamento, furono casomai i manifestanti.
Tutto archiviato, secondo copione: archiviato l’inseguimento di ragazzi disarmati, archiviati i bossoli conficcati nelle macchine, doveva essere così. A nulla valse lo sforzo di Umberto Terracini, figura mitica di dissidente del Pci, padre costituente e del Soccorso rosso; a nulla servì il lavoro di legali e della controinchiesta dei suoi compagni. Marco, un altro architetto che curò questa e altre perizie del genere, non resse lo choc. Morì nei primi anni ’80, ancora turbato.
Furono zittiti e intimiditi i testimoni; fu negato un pubblico dibattimento. Restano, ingialliti, gli spezzoni dei cinegiornali dell’epoca, le foto stupende (e il racconto) di Tano D’Amico, i titoli dei giornali "normali" a scimmiottare una distanza da entrambe le parti "in guerra", a offrire due versioni solo apparentemente simmetriche.
Il chirurgo della rianimazione imprecò: «Mi hanno incastrato», disse e tirò dalla finestra, a certi amici, le chiavi della macchina. Per colpa di un diciottenne coi capelli lunghi doveva saltare la cenetta del sabato sera. Poi aprì e ricucì Piero. Furono attimi concitati. Tano D’Amico era lì con un altro giovane di Lotta continua, la stessa organizzazione di Piero. Era un architetto, figlio dell’allora segretario della Dc. Raccontò piangendo la scena a suo padre, medico a sua volta. Allora arrivò un’altra equipe che riuscì a estrarre i proiettili dal corpo di Piero. Ce l’avrebbe fatta, dicevano, se solo avesse superato lo choc di due operazioni una dopo l’altra. Troppo anche per un corpo sano. E’ domenica 23 novembre ’75.
Qualcuno disse di aver visto Piero sorridere, si disse che avrebbe detto all’infermiera: «Ci penseranno i compagni a vendicarmi». E’ da trent’anni che i suoi compagni lo vendicano. Di Piero parlano ancora i muri della Garbatella. Questo tipo di "vendetta" è un’operazione lenta. Serve pazienza oltre alla passione che ti fa gridare in piazza. I compagni di Piero lo vendicano, ad esempio, ogni giorno facendo scuola a bambini del quartiere, migranti e "indigeni", che rischiano di restare indietro nella infame scuola morattiana.[..] Giusto trent’anni dopo, la Brasmati orchestra, banda cresciuta in un centro sociale romano, soffia negli strumenti a fiato l’inno dell’African national congress. Sulla stradina di Garbatella gli vanno dietro 100-200 persone attente a non bloccare il traffico. La banda si ferma davanti a un muro dove un telo nero nasconde un murales dedicato a Piero e Carlo. Più sotto la banda suona ancora, vincendo il freddo pungente, mentre qualcuno sistema una corona d’alloro su un’altra targa con tanti nomi di ragazzi come Piero e Carlo. Ma c’è un altro nome che conta in questa storia. Quello di Fabio Agostini, Fabietto. Ferito anche lui quella sera all’ambasciata. La sua ferita era di quelle che non si notano a occhio nudo e nemmeno con lo stetoscopio. Dopo un anno non ce l’ha fatta più e s’è tolto la vita.[..]
Era bello Piero, come tutti a diciott’anni. Chissà se poi non si sarebbe ricreduto, scomparendo nei riflussi come gran parte della sua generazione. Comunque l’avrebbe dovuto scegliere lui e non l’uomo della polizia politica, il tenentino dei carabinieri e il procuratore che archiviò tutto.
Lucia, sua sorella, e Haidi Giuliani e altre madri, sorelle e compagni lavorano in rete perché di Piero e gli altri non si perda il ricordo. Seppellito dai depistaggi e dalle archiviazioni annunciate. Anche una fiction, di quelle coi poliziotti tutti senza macchia, è un depistaggio.
31. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 12:54
"Primo della sua generazione bellissimo cadde Pietro Bruno" ....
A parte che purtroppo non era il primo, nemmeno per quanto riguarda la sola Roma ... a Roma ce n’erano già stati almeno due, Domenico Congedo e Fabrizio Ceruso ... forse anche dire che Piero era "bellissimo" - e lo era veramente, basta guardare le fotografie - è una banalizzazione, è "revisionismo" ?
Per il resto condivido pienamente, proprio perchè assolutamente non retorico nè "marziale", il testo dell’ultimo commento ....
Chi vuole capire lo spirito di quello che dico, può non condividerlo ma lo ha senz’altro già capito .... per gli altri non c’è speranza ....
Per quanto poi riguarda Mario Corsi ed i fascisti dei Nar .... faccio semplicemente notare, senza per questo atteggiarmi a "reduce" nè tantomeno ad "eroe", che dei Nar ed in particolare di Cristiano Fioravanti, ho sulla pelle un indelebile ricordo che chi mi conosce di persona ha avuto modo, soprattutto d’estate, di notare .... una bella cicatrice da proiettile all’altezza dello stomaco .....
Figuriamoci quindi quanto posso essere "revisionista" .....
K.
32. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 13:17, di valeria
"Chissà se poi non si sarebbe ricreduto, scomparendo nei riflussi come gran parte della sua generazione. Comunque l’avrebbe dovuto scegliere lui"
...invece volete scegliere per lui??????
Professore continui ad arrampicarti sugli specchi e delle tue cicatrici poco c’importa. Sei molto lontano da Piero, anni luce. Sono le tue parole che lo dimostrano, altro che cicatrici. Ora sei tu l’eroe??????
Davvero qui è d’obbligo una risata. Aripiateveeeee!
Ripeto, aspetto che Coccia ci spieghi com’è che ha mischiato Piero Bruno con Mario Corsi.
33. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 13:43
A fare il decostruttivismo sono capaci tutti e oggi di originale c’è poco. Mi tiri in ballo chi? Fioravanti Cristiano? Il pentito e collaboratore? Mi pare che furono proprio loro assieme ad Izzo a soffiare su Corsi. O sei del comitato che li sdogana? Non ci sarebbe da stupirsene: di scribacchini che negli ultimi tempi hanno riempito le pagine di libri (interi scaffali se ci si fa caso) peraltro di utilità nulla ne abbiamo ben donde, potresti pure tu visto che hai una certa premura nel dedicarti al vanverismo politico di oggi. Magari ti becchi pure l’onoreficenza di qualche iniziativa: c’è in vista qualche trentennale? Pensaci bene, potrebbe esserci bisogno di edulcoranti. Come dimostri di essere. Hai sbagliato post qui si parla di piero MILITANTE, quando dicevo sciupafemmine ti prendevo per i fondelli. Vedi? E’ una propaganda meschina di tale prevedibilità la tua..... Giocati qualche altra carta che siamo qui trepidanti in attesa del tuo oro colato. Il problema è che la storia la fa chi muore e chi vince, quindi mai imparziale e quelli come te, di cui la storia farebbe volentieri a meno, i vigliacchi che hanno dato il culo a ripetizione per salvarsi la pelle. Mi pare tanto voyeurismo di barricata.
34. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 13:47
" ....faccio semplicemente notare, senza per questo atteggiarmi a "reduce" nè tantomeno ad "eroe", che dei Nar ed in particolare di Cristiano Fioravanti, ho sulla pelle un indelebile ricordo ....."
Perchè mi fai dire il contrario preciso di quello che ho detto ? E cioè che non mi considero assolutamente un "eroe" ?
Coccia ( che peraltro non conosco) darà, se vuole ... magari pure a me .... le dovute spiegazioni sul coinvolgimento di cotanto fascista nello spettacolo ....
Ma questo è un altro discorso .....
Per il resto, ripeto, chi vuole capire ha capito ... chi non vuole non capisce .... certo comunque che non perderò il sonno per questo ....
K.
35. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 14:08
Invece dovresti perderlo perchè per presunzione e saccenza sei finito a fare opera di ridimensionamento di Piero...chissà perchè. Non è stato alla tua altezza? E’ solo morto? Contribuisci come tutti, fasci compresi, a seppellirli i compagni. Gioco facile e scontato, anche un po’ vigliacco. Ma la tua rincorsa a cercare di farti capire dai ragazzi ti servirà a poco. Rimani un vecchio professore con la verità in tasca ed il suo autorefenzialismo. Pure lo vedi che la memoria dei compagni viene attaccata da ogni parte. E no, non te li sei proprio meritati nè tu nè questi tempi compagni come Piero.
Aspettiamo il giovane Coccia. Magari sa spiegarci il senso della sua scelta.
36. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 14:48
Ma io non ho ridimensionato
proprio niente ....
Ho semplicemente cercato di dipingere a
tutto tondo e senza una retorica militaresca
( questa sì oggettivamente mutuata dal fascismo)
certe figure di compagni caduti.
E senza banalizzare niente ... ma semplicemente
presentandoli per quello che erano ... ragazzi assolutamente
normali, quelli veramente della porta accanto, ma che in una
data situazione hanno fatto la storia ....
E la mia analisi mi sembra molto più marxista
( leggetevelo veramente Marx ogni tanto) di certa iconografia
mutuata dal "mito dell’eroe e del combattente" tipica della scuola gentiliana o
crociana, scuola poi fatta propria dal Pci prima togliattiano e
poi berlingueriano e poi pure dalle Brigate Rosse, figlie dirette -
come disse la Rossanda -
di quell’allora già avariato "album di famiglia" ... e vero e
proprio "corpo separato" rispetto alla ricchezza umana e culturale, prima
che politica, dei movimenti radicali di quegli anni ....
Piero, Mario, Giorgiana, Walter, Fabrizio erano un’altra cosa ... erano l’innovazione ... erano la ricerca di un cambiamento radicale del tutto
estraneo e diverso dall’iconografia di quell’ "album di famiglia" .... per
questo, e non per altro, trovo sbagliato ricordarli in forma "marziale" e militaresca ... e credo pure che questo sia il modo migliore per cercare di tramandarne il ricordo, credibile e non "favolistico", alle successive generazioni ...
E non sono "professore", faccio tuttaltro mestiere ....
K.
37. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 15:25
Ah ah! Ragazzi della porta accanto! Ma ’sta pittura a tutto tondo si può fare per qualsiasi vittima. Solo che Piero, come gli altri compagni, non è morto mentre faceva il sub o conquistava una ragazza o stava allo stadio. Piero è morto perchè comunista. La verità è questa. Come dire, Che Guevara era un medico, non lo ricordiamo per questo. Marx ce lo leggi tu professore, noi poveracci non l’abbiamo capito, che vuoi farci. Siamo tu ed io quelli della porta accanto caro mio. Non Piero, non Fausto e Iaio, non Valerio Verbano e Franco Serantini...se vuoi te li elenco tutti. E’ la loro vita che mi insegna e la morte putroppo me li ha fatti conoscere. La tua memoria non mi interessa, nè il tuo intento pedagogico con i ragazzi di oggi (che so’ crertini?). Piero vive al di là della sua spettacolarizzazione e non vive perchè andava allo stadio, vive perchè lottava, questo va tramandato. Questo non fa Coccia. Nè la tua ostinazione. E Mario Corsi non dovrebbe neanche nominarlo.
38. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 15:37
Rimane il fatto che se non ci fosse stato il tanto vituperato filmato degli "oracoli della Garbatella" prima, poi il libro "Gli occhi di Piero" realizzato dagli stessi "oracoli" ed infine lo spettacolo teatrale di Coccia .... di Piero Bruno non parlava più nessuno dal lontano 1975 ... ed anche il trentennale del 2005 sarebbe passato del tutto inosservato ....
E realisticamente non ne staremmo nemmeno noi a parlare oggi su questo sito ....
"E Mario Corsi non dovrebbe neanche nominarlo."
Questa è l’unica cosa su cui ci troviamo d’accordo ....
K.
39. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 16:05, di patrik
ma se questa conversazione la fate per mail? Mario Corsi Assassino
40. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 16:07
Ti sbagli, non tutti noi ....poveri illusi patetici (?) abbiamo dimenticato tutte quelle bandiere rosse con le quali accompagnavamo i compagni. Con quelle sono stati seppelliti, con quelle vivranno sempre. Perchè glielo dobbiamo. Non eroi, comunisti che lottavano e lottano con chi quelle bandere le ha raccolte. Se un ragazzo dell’85 è libero di fare uno spettacolo ed un libro su Piero (con l’aiuto dei video sui quali tanto insisti, manco c’aveste l’esclusiva della memoria) io e chiunque ha il diritto di criticare come la figura di Piero è stata trattata. Non m’accontento del ....meglio di niente in questo schifo di società. Altrimenti davvero la loro morte è stata inutile. E così non è. Tante forme ha la svendita, quella più volgare e quella dell’umanizzazione per toccare il cuore di gente che ormai si scuote solo davanti a foto di obitori. Nessuno toglie a Piero il suo essere stato un ragazzo. Ma non lo ricordiamo per questo, come non ricordiamo i partigiani per l’amore per la famiglia o le poesie che scrivevano. Dai non prendiamoci per il......
Aspettiamo che autori, attore e chiunque abbia partecipato ci spieghi ALMENO perchè e che c’entra Mario Corsi.
Siamo partiti da un bell’articolo secondo me, siamo finiti lontano sia da Piero che dallo spettacolo. Magari è un bello spettacolo, ma Piero è altro.
41. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 16:08
Ti sbagli, non tutti noi ....poveri illusi patetici (?) abbiamo dimenticato tutte quelle bandiere rosse con le quali accompagnavamo i compagni. Con quelle sono stati seppelliti, con quelle vivranno sempre. Perchè glielo dobbiamo. Non eroi, comunisti che lottavano e lottano con chi quelle bandere le ha raccolte. Se un ragazzo dell’85 è libero di fare uno spettacolo ed un libro su Piero (con l’aiuto dei video sui quali tanto insisti, manco c’aveste l’esclusiva della memoria) io e chiunque ha il diritto di criticare come la figura di Piero è stata trattata. Non m’accontento del ....meglio di niente in questo schifo di società. Altrimenti davvero la loro morte è stata inutile. E così non è. Tante forme ha la svendita, quella più volgare e quella dell’umanizzazione per toccare il cuore di gente che ormai si scuote solo davanti a foto di obitori. Nessuno toglie a Piero il suo essere stato un ragazzo. Ma non lo ricordiamo per questo, come non ricordiamo i partigiani per l’amore per la famiglia o le poesie che scrivevano. Dai non prendiamoci per il......
Aspettiamo che autori, attore e chiunque abbia partecipato ci spieghi ALMENO perchè e che c’entra Mario Corsi.
Siamo partiti da un bell’articolo secondo me, siamo finiti lontano sia da Piero che dallo spettacolo. Magari è un bello spettacolo, ma Piero è altro.
42. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 16:09
Per mail???? Perchè, sono cose che non si dicono? Lo spettacolo non è pubblico? E se non ti interessa non leggere, non perder tempo.
43. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 17:19
Nessuna esclusiva della memoria, è ovvio .... e poi io nemmeno sono della Garbatella e Lotta Continua l’ho lasciata pochi giorni dopo la morte di Piero ... ed anche a causa di quel fatto .....
Ma il diritto di dire quello che penso .... questo sì lo rivendico .....
Le bandiere rosse piacciono anche a me ..... ancora adesso .....e Rifondazione l’ho mollata un anno fa non certo per andare con Vendola .... a scanso di equivoci .... ma perchè penso che le "sparate" di Chianciano, comprese quelle sulle bandiere rosse, erano solo una presa per il culo .... ma credo pure che un certo linguaggio, retorico e "marziale", era già superato nel 1975, figuriamoci oggi ....
Piero come gli altri non era "un combattente" come qualche coglione ha detto qua sopra.... non era delle BR ... era un militante comunista, del tutto "eretico" rispetto alla precedente stucchevole "tradizione comunista" del Pci .... che riteneva giusto, come me all’epoca, anche rischiare la pelle per la causa di uno sperduto paese africano .... ma nessuno di noi aveva fatto scelte totalizzanti ... si poteva rischiare la pelle in piazza ma poi si voleva anche legittimamente la sera tornare a casa, uscire con la ragazza, andare allo stadio o a ballare ..... ed al tempo stesso fare la storia e cambiare il mondo ....
E’ così difficile da capire ? E’ così difficile comprendere che questa non è affatto "banalizzazione" ma anzi è un modo, oltre che corretto di ricordare quei compagni, anche per farsi comprendere meglio da qualche ragazzo di oggi ?
K.
44. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 18:52
..quanta retorica e parole inutili per dire che sì, questa propaganda va bene così, con i fascisti che parlano di compagni, con le luci della ribalta, ma sì la prossima volta chiamiamo rieducational channel all’americana per parlare dei compagni, tipi un po’ sballati che prima di tutto erano ragazzetti. Ma sì che va bene, pure per uno spot di finivest. Via le bandiere, via tutto, aria nuova in cucina! Ringrazio il cielo di non essere stato ad assistere a collettivi che straparlavano, siamo sicuri che questo spettacolo sia indirizzato ai ragazzi e NON a voi stessi in una sepolcralità rituale e speculare tutto sommato agghiacciante degna di un onanista dello pseudoideologico? C’è di più: è la cultura italiana che con questi "superstiti" si va a fare fottere e con essa la memoria storica che piaccia o no non è da un K che la faccio predicare, né da un Coccia figlio di papà né va da sé da un porco fascista. Sarà epica leninista e bolscevica ma a noi più giovani (bingo!) Piero ci piace così, COMBATTENTE. Mi sa caro K che stai fuori tempo massimo. Che vuoi farci? Oltre i corsi e ricorsi ci stanno i trascorsi, i Corsi e i percorsi. Ci hai ancora l’eskimo e l’occhiale tondo? forse su e-bay ti danno 35 euri per entrambi. Scusa la banalità mia ma io Piero dico semplicemente che era ed è un COMUNISTA, ci perdoni a tutti quanti?
45. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 19:38
Di "sepolcrale" c’è la presunta "epica leninista e bolscevica" .....
Ma l’avete mai letto un discorso di Lenin ? O lo confondete con D’Annunzio ?
E magari confondete pure i comunicati di Lotta Continua - semplicissimi al limite dell’analfabetismo politico - con le incomprensibili e megalomani dichiarazioni Strategiche delle Br ....
E arruolate Piero e tutti gli altri in qualcosa di completamente diverso da loro ....
Comunque si, vi perdono .... non sapete quello che fate ..... e nemmeno di cosa state parlando .... amen .... passo e chiudo ....
K.
46. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 19:52, di patrik
Ecco K...acca vai a prendere la mancetta da quel Mafioso di marione. Così sia.
47. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 9 novembre 2009, 20:36
E no bello l’equazione combattente = BR e quindi Piero =BR è tutta tua. Io lo chiamo combattente comunista, non BR. Aia, comincio a dubitare della tua età se fai di questi giochetti verbali, non siamo mai stati noi compagni a fare confusione ed etichettare il movimento di allora come terrorista! Questo lo lasciamo fare a piddisti e fascisti. Continui a fare il professore, ma da un ragazzo di oggi, credimi, hai, abbiamo un sacco da imparare. La pulizia per prima cosa, la trasparenza, gli ideali..... che noi gli abbiamo lasciato sommersi dal fango. Faccio parte con orgoglio della generazione di Piero, e sono io sì la ragazza della porta accanto. Lui no ed io posso solo rispettarlo e difenderlo da ciò che siete diventati. Chiaro che poi escono fuori spettacoli strappacore e voci narranti fasciste.....
2. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 20 novembre 2009, 12:24, di Gustavo
Cari tutti,
purtroppo motivi personali mi impediscono di partecipare a questa ripresa dello spettacolo
che però seguo sempre con il cuore e con la memoria giusta.
Il lavoro che abbiamo fatto dal 2006 ad oggi, (data di uscita del libro di Massimiliano) è veramente
notevole, in tanti dal Nord al Sud hanno conosciuto la storia di Piero, della sua uccisione, del suo amore
nei confronti della vita. E’ un lavoro importante quello di Massimiliano e di Fabrizio, un lavoro
che ho sempre condiviso in tutte le loro forme, è un lavoro che ridato dignità storica alla vita
di Piero e a quella della mia famiglia che per tanto tempo è rimasta chiusa in casa a curarsi
ferite e ad aspettare. Tra qualche giorno sarà l’anniversario della morte
fisica di Piero, sarà per noi un dolore grande, come ogni giorno, come ogni anno, ma quest’anno
sarà più lieve perché Piero vivrà sul palco insieme a Fabrizio, Piero vivrà nelle parole scritte da Massimiliano nel libro, Piero vivrà nella memoria di questa città per sempre.
Ai tanti che non hanno a volte condiviso i miei modi, quelli dei ragazzi che hanno creato libro e spettacolo, dico che c’è un tempo in cui il muro delle beghe interne dei tempi di Lotta Continua, dico che c’è un tempo per tutto, e quel tempo ormai è superato.
La memoria è un esercizio quotidiano e quotidianamente Piero viene ricordato e vengono portate avanti le sue battaglie. Ringrazio quanti questa sera e nelle sere
che verranno ascolteranno la nostra storia e spero che ne faranno tesoro e la divulgheranno.
E’ il modo migliore per far vivere Piero nella memoria collettiva di questa città.
*sorella di Piero Bruno
1. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 27 novembre 2009, 16:11
"dico che c’è un tempo in cui il muro delle beghe interne dei tempi di Lotta Continua, dico che c’è un tempo per tutto, e quel tempo ormai è superato"
Signora Lucia, massimo rispetto per lei, la sua famiglia ed il suo dolore. Ma sinceramente nella discussione non vedo traccia di beghe interne. Qui si è discusso di cattiva pubblicità dello spettacolo, fatta da chi non dovrebbe neanche nominare i compagni e che non dovrebbe dai compagni essere "sdoganata". Piero, è della sua famiglia, ma anche della nostra storia con tutti gli altri compagni.
2. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 16 giugno 2010, 01:39, di Massimiliano Coccia
La voce narrante dello spettacolo è di Marco Simeoli, regista del medesimo spettacolo.
Mario Corsi non ha mai fatto parte della produzione dello spettacolo e né tanto meno della sceneggiatura.
Sono stati solo acquistati alcuni passaggi promozionali su Radio Centro Suono così come su Radio Popolare e su altre emittenti locali e testate giornalistiche tra cui "L’Unità".
Tutto lo spettacolo, i testi, le canzoni, le fotografie, le testimonianze, gli scritti, sono stati approvati da Lucia Bruno e dalla sua famiglia.
Dopo mesi, scrivo per chiudere con un pò di verità questa insulsa polemica nata per gettare fango a discapito sul nostro lavoro fatto con umiltà e rispetto verso una vita troncata, rispetto che non prevale nei vostri commenti. Informatevi prima di diffondere falsità e impiegate le energie nel firmare i vostri interventi, sono tutti capaci ieri come oggi a fare gli eroi dietro una tastiera.
un cordiale saluto,
Massimiliano Coccia
3. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 28 settembre 2010, 15:34
Sia chiaro. "E’ autore assieme a Fabrizio Giannini dello spettacolo, "Gli occhi di Piero, storia di Piero Bruno un ragazzo degli anni ’70".
Ulteriori informazioni: http://www.myspace.com/massimilianococcia#ixzz10pZEVwxj
Il suddetto autore-attore è intervenuto ripetutamente a rilasciare interviste a titolo di amicizia e non solo, non meri spazi pubblicitari, al personaggio arcinoto per essere appartenuto ai NAR e essere stato ritenuto colpevole dell’omicidio di Fausto, Iaio e Ivo Zini, ma assolto per i misteri della giustizia italiana, Mario Corsi. Non adotterei al posto del Sig. Coccia un atteggiamento di cotanta alterigia perché di ciò vi è riscontro registrato.
4. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 4 novembre 2010, 11:02, di Massimiliano Coccia
caro eroe da tastiera,
fammi sentire le registrazioni e soprattutto firmati, e piantala con queste buffonate.
Non sono solo coautore dello spettacolo, ma anche autore del libro, sono segretario di un circolo ANPI, nipote di un deportato a Bergen Belsen, quindi lezioni di antifascismo valle a fare a casa tua. Ti consiglio di dare un occhiata a: www.massimilianococcia.com così aggiorni il tuo data base di informazioni e la pianti di dire buffonate.
cordiali saluti
Massimiliano Coccia
3. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 7 maggio 2011, 22:46, di lucia bruno
ma in tutti questi anni, voi cosa avete fatto per la memoria storica di questo paese? e i compagni morti, in che modo li avete ricordati? cosa avete fatto per lasciare traccia di tutto questo? penso che prima di sparare a zero su chi si impegna a tramandare una memoria ormai dimenticata da molti, dovreste riflettere, e soprattutto chiedere alle migliaia di giovani che oggi conoscono la storia di Piero, se hanno trovato utile quello che voi avete definito "show", ma che rappresenta ben altro.
Lucia Bruno
1. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 24 settembre 2012, 09:13, di Fausto
Questo non è fare memoria ma buttarle fango lurido addosso.
2. GLI OCCHI BELLI di Piero Bruno e l’OCCHIO cannibale dei fascisti, 24 settembre 2012, 20:39, di Paolo
Abbiamo fatto quello che tu hai venduto in cinque minuti ai fascisti..... I parenti a volte fanno più danni che altro e invece di ricercare la giustizia la vendono a prezzo di mercato...e stavolta anche a un valore basso basso.