Home > GRECIA...la lotta sociale non si arresta

GRECIA...la lotta sociale non si arresta

Publie le martedì 27 giugno 2006 par Open-Publishing
1 commento

http://italy.indymedia.org/news/2006/06/1102675.php

Facciamo una chiamata alla azione o al blocco o occupazione delle ambasciate, consolati o altre costruzioni di importanza per lo stato Greco!
a tutti gli studenti, operai e combattenti sociali in tutto il mondo contro tutti i convenuti ad Atene il 27 giugno!

Come probabilmente avete sentito la rivolta degli studenti in Grecia ancora sta continuando.
Ora ci sono 415 dipartimenti universitari occupati (nel totale ci sono 456 dipartimenti universitari in Grecia). La Comunità universitaria è in lotta per entrambe leggi precedenti sia, come quella per la valutazione e efficienza delle università che le fa essere antagonistiche fra loro ed infine trasforma le università in società-aziende che competeranno per guadagnare più fondi monetari dal lo stato e in maniera particolare dal capitale globale e la nuova legge che sta seguendo l’ indirizzo del Trattato di Bologna di 1999 ed il continuo processo di Bologna per l’assimilazione completa dell’ambiente di formazione nel sistema globale capitalista. Le caratteristiche più importanti di questa nuova legge, che ancora non è stata votata ma i punti che stanno per essere introdotti per il voto, sono i seguenti:

· Gli allievi devono terminare i loro studi nel periodo degli anni N+N/2, dove la N è uguali gli anni del programma degli studi solitamente 4 o 5. Ciò significa che uno studente che lavora e non ha abbastanza tempo di studiare sarà cacciato dall’università ad un certo punto... o un allievo che si ferma per motivi personali o di salute i suoi studi (per esempio gravidanza) per un certo periodo di anni non potrà continuare più successivamente.

· Abolizione di opuscoli, di libri e di libero materiale per istruzione generale

· Abolizione dell’Asilo dell’università, che è stato guadagnato con le lotte, gli arresti e il sangue durante il periodo della “Junta” quando l’esercito e la polizia hanno invaso il reparto politecnico di Atene ed hanno ucciso molti allievi. L’Asilo impedisce ogni forma di repressione di stato o privata per difendere i motivi di qualunque proprietà posseduta dalle università per garantire la libertà del processo di formazione e generalmente la libertà di pensiero

· La privatizzazione delle università e l’istituzione dei managers che controllano l’economia ed i patti fra i dipartimenti e le aziende multinazionali.

Tutti i punti qui sopra sono escluso il primo riguardano la valutazione e competizione delle università. Tutte queste leggi sono oggi il risultato dell’assalto neoliberale a tutti i livelli della vita sociale ed al livello di istruzione superiore ispirato dagli indirizzi del Trattato di Bologna.

In alcuni paesi (come il Regno Unito.) questo assalto neoliberale ha vinto su molti campi e ha distrutto completamente il processo educativo e ci ha reso ingranaggi della macchina capitalista ma in altri paesi (come la grecia) la lotta sociale sta facendo ritardare questo processo di assalto capitalista.

In grecia durante il mese di Maggio e Giugno in quesi tutti i dipartimenti universitari migliaia di studenti si sono accampati in tenda. In alcune città come SALONNICCO tutti i dipartimenti sono occupati. Ci sono proteste e manifestazioni ogni settimana e a volte avvengono spontanee manifestazioni.

Le assemblee generali e le manifestazioni sono le più grandi dell’ultimi dieci anni.la maggior part6e degli studenti sono autonomi e generalmente no sono impegnati in nessun partito.
Durante le prime 4 settimane di mobilitazione lo stato dichiarava che “le proteste e le occupazioni sono organizzate da una piccola minoranza rimaneggiata che causano grossi impedimenti al processo educativo.

L’arroganza e le menzogne del governo GRECO, l’unico vero manipolato dalla UE e dalle politiche globali Capitaliste, causano più rabbia tra la popolazione studentesca e le manifestazioni stanno diventantando sempre più grandi e dinamiche.
E allora la risposta delle bocche rappresentative dello stato è che “il dialogo con gli studenti sta continuando” (!).......
Effettivamente un “dialogo“ fra lo stato e gli studenti è partito nelle strade della maggiorparte delle città Greche e in particolare a Athene intorno al Ministero dell’istruzione e al Parlamento.
Il processo di “DIALOGO” include lacrimogeni , prodotti chimici, garze, scontri di massa e tipici dialoghi di DEMOCRATICI.

lo STATO ha rimosso la relativa maschera DEMOCRATICA e ha rivelato la sua faccia allineata con L’AUTORITARISMO.il governo sta facendo tentativi finali per raffreddare la rivolta affermando di no votare la legge durante l’estate e che inizierà un dialogo lineare. La maggiorparte degli studenti non cederà a tali trucchi e insieme alle altri parti della società greca solidali con loro , stanno continuando le mobilitazioni con l’obbiettivo finale di abbattere-cancellare la nuova legge.
Il nostro movimento è simile a quello degli studenti perché mira a un collegamento della rivolta degli studenti con le lotte operaie e le richieste dello studente per una università libera e pubblica nella società poiche tutto e in special modo gli studenti saranno colpiti se l’università si trasformerà
In pupazzi nelle mani del capitalismo.

L’obiettivo è la creazione di una grande protesta militante il ventisettesimo giugno a Atene che si rivolterà contro la sommità dei Ministri ddell’istruzione dell’OCSE.
Il cosiddetto dialogo dello stato è solo un altro trucco per raffreddare le mobilizzazioni come sul 27 e 28 di giugno 2006 il Ministero greco di formazione nazionale e degli affari religiosi sta ospitando a Atene che "la riunione della formazione dell’OCSE Assiste 2006". Metteranno a fuoco "sugli scopi, sul controllo e sulla misura sostenibile di istruzione superiore" e "sul migliorare la qualità, l’attinenza e l’effetto di istruzione superiore". Cioè faranno i programmi di come rendere la formazione completamente compatibile ai bisogni ed alle richieste del regime capitalista globale

. E non dimentichiamoci

che l’organizzazione di questa sommità è organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) che si descrive come questo: "L’OCSE produce gli strumenti internazionalmente accosentiti, decisioni e le raccomandazioni per promuovere le regole del gioco nelle zone dove l’accordo multilaterale è necessario per i diversi paesi da realizzare i progressi in una economia globalizzata "

La libertà di accesso alla conoscenza e il diritto a una formazione libera non ha niente a che fare con gli obiettivi di questa organizzazione multinazionale Capitalista.
Facciamo una chiamata alla azione a tutti gli studenti, operai e combattenti sociali in tutto il mondo contro tutti questi venuti ad Atene il 27 giugno, o al blocco o occupazione delle ambasciate, consolati o altre costruzioni di importanza per lo stato Greco!

Per concludere, vorremmo iniziare un dialogo verso il senso di organizzazione della campagna coordinata contro l’assalto neoliberal del capitalismo globale su formazione e se è possibile la detonazione simultanea di un’onda di mobilizzazione in altrettanti paesi se possibile con l’obiettivo di abolire completamente tutto il Trattato de Bologna e le leggi che sono state ispirate da esso. Crediamo che se le mobilizzazioni accadranno soltanto al livello nazionale (posti differenti e periodi differenti) allora il processo di Bologna non si arresterà e la nostra lotta non potrà avere un grande effetto.
FERMIANO I MINISTRI DELL’ISTRIZUINE IL 27 GIUGNO. LA SOLIDARIETA’ E’ LA NOSTRA ARMA

Grecia 21/06/2006 Movimento Antiauthoritariohttp://www.resistance2003.gr

Tradotto in italiano da WILDCAT ..TAPAZ..

Messaggi

  • Il movimento studentesco avanza

    Giovedì 15 giugno c’è stata una nuova massiccia mobilitazione degli studenti in Grecia. Ad Atene e Salonicco ci sono state imponenti manifestazioni contro le politiche del governo per l’istruzione, alle quali hanno partecipato circa 50000 persone.

    Proprio due giorni prima dello svolgimento delle manifestazioni il governo ha ufficialmente annunciato il “congelamento” del disegno di legge sull’Università. Con questo provvedimento il governo di destra di Nuova Democrazia hal’obiettivo di privatizzare le università ponendo alla loro testa dei managers, senza alcun potere decisionale degli studenti. Il congelamento è chiaramente una manovra del governo, un tentativo di confondere il movimento degli studenti e di guadagnare tempo. Comunque questo non sarà sufficiente per salvare l’esecutivo.

    Gli studenti non si sono fatti ingannare dal governo. Hanno organizzato assemblee di massa per discutere e decidere quale sarebbe stato il passo successivo ed hanno respinto a grande maggioranza la manovra del governo. Hanno fatto capire molto chiaramente che la lotta non finirà se il governo non abbandonerà i suoi progetti per cambiare la costituzione e permettere la formazione di università private. Lo slogan più importante ripetuto durante le grandi assemblee ed anche durante la manifestazione di Atene è stato “il fiume non torna indietro”. Con questo vogliono dire che la grande ondata di occupazioni e dimostrazioni non si fermerà ma, al contrario, aumenterà nei prossimi giorni.

    La realtà è che c’è una grande simpatia per gli studenti tra la popolazione in Grecia, soprattutto nel movimento operaio. Sotto la pressione di questa simpatia della gente verso il movimento, la polizia ha dovuto cambiare la propria tattica. In questa occasione la polizia ha avuto un atteggiamento molto “tenero” e non ha provocato gli studenti.

    Nelle assemblee era evidente l’effetto che un movimento così grande ha avuto sulle coscienze dei giovani. Questo si rifletteva nell’influenza esercitata dalle varie forze politiche. Il fronte studentesco (moderato) DAF-NDFK è emerso come fortemente isolato e in tutte le assemblee le loro proposte –che puntavano a far finire il movimento- hanno avuto meno del 10% dei voti. Questo rappresenta un cambiamento drastico perché lo scorso aprile alle elezioni studentesche il DAF-NDFK aveva ottenuto un impressionante 46% dei voti, mentre il PKS (vicino al Partito Comunista), l’EAAK (federazione di vari gruppi di sinistra) e il DIKTIO (l’organizzazione vicina al Synaspismos) –cioè le forze che adesso sono alla testa del movimento- avevano preso rispettivamente il 14%, il 9% e il 4,5%.

    Bisogna anche ricordare che l’organizzazione studentesca del Pasok, dopo che la direzione del partito aveva sciolto la gioventù del Pasok (senza alcuna reazione da parte dei suoi componenti), aveva ricevuto circa il 26% dei voti in queste elezioni. L’organizzazione studentesca del Pasok adesso è divisa e in crisi, dopo avere pubblicamente preso posizione contro il movimento. In questo momento il numero di facoltà universitarie occupate è salito a 400.

    La cosa più importante è che gli studenti hanno capito la necessità di collegare le proprie lotte a quelle dei lavoratori. Lo scorso mercoledì si è verificato un avvenimento molto significativo. Il comitato di coordinamento dello sciopero degli studenti si è recato presso la sede nazionale del GSEE (il sindacato greco) ed ha chiesto ai dirigenti di dare l’appoggio ufficiale del movimento operaio alla lotta degli studenti. Dopo questo incontro l’esecutivo del GSEE ha convocato un’astensione generale dal lavoro di 3 ore per il giovedì successivo. Ha anche accettato di partecipare all’organizzazione della prossima grande manifestazione nazionale degli studenti, che avrà luogo lo stesso giorno. Questo riflette la grande pressione dei lavoratori che sostengono fortemente la lotta delle loro figlie e figli contro il governo borghese e le sue azioni violente contro gli studenti.

    Un sondaggio d’opinione recentemente pubblicato da un autorevole giornale borghese, “Eleftherotypia”, fa chiaramente vedere l’enorme livello di simpatia esistente fra i lavoratori per la lotta degli studenti: il 57,4% ha detto di essere contro l’istituzione di università private; il 65% ha detto che la polizia non deve usare la violenza contro gli studenti; il 62% degli intervistati ha detto di essere favorevole all’occupazione delle università.

    La tendenza marxista greca sta intervenendo attivamente in questo movimento con un’edizione speciale di Marxistiki Foni e -nelle assemblee studentesche- sta portando avanti con insistenza l’idea di un fronte unico tra studenti e lavoratori in difesa dell’istruzione pubblica. Sta anche collegando questa rivendicazione al bisogno di un nuovo governo di sinistra che deve difendere gli interessi dei lavoratori e dei giovani. I nostri slogan stanno trovando sempre maggiore risonanza tra molti dei giovani attivisti politicamente più avanzati; questo ci dà più fiducia nel continuare la battaglia per le idee del marxismo rivoluzionario in Grecia.

    Da FalceMartello

    www.marxismo.net