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Gatti - Fare Giornalismo è un reato

Publie le venerdì 14 ottobre 2005 par Open-Publishing

Fare giornalismo? E’ un reato. Fabrizio Gatti, collega de l’Espresso, è stato denunciato dalla Procura della Repubblica di Agrigento per "dichiarazione di false generalità" in quanto "reo" di avere realizzato un’inchiesta giornalistica sul fronte dell’immigrazione e della drammatica realtà del CPT di Lampedusa dove era riuscito a "permanere" per otto giorni camuffato da clandestino.

E’ tragicamente curioso che mentre infuriano le polemiche e le autorità non si preoccupano più di tanto, almeno apparentemente, di indagare su quanto denunciato da Fabrizio Gatti, il giornalista de l’Espresso sia al momento l’unico indagato per avere fatto il proprio mestiere, conscio dei rischi che correva.

Era già accaduto, per Fabrizio, quando lavorava al Corriere della Sera dove, con un’analoga indagine giornalistica, denunciò la situazione del CPT milanese, scrivendo poi uno splendido libro testimonianza sull’immigrazione e sulla storia di un minore albanese.

Era accaduto lo scorso anno al collega de la Repubblica, Francesco Viviano sanzionato per lo stesso "reato": svolgere una delle sempre più rare inchieste giornalistiche.

A Fabrizio Gatti non può e non deve andare solo una semplice solidarietà e condivisione di facciata, facile da spendere perché non costa nulla.

Al fianco di Fabrizio devono schierarsi la Fnsi e le associazione regionali di stampa e l’Ordine dei Giornalisti assumendone la difesa, non solo "politica", ma anche legale.

La denuncia nei confronti di Gatti non può essere liquidata come un semplice incidente di percorso: è un segnale di ulteriore stretta e intimidazione al lavoro dell’informazione, già concretizzate con le recenti riforme della giustizia o le proposte sul tema delle intercettazioni.

E’ per questo motivo che Fabrizio Gatti non deve essere lasciato solo o circondato da semplici parole di circostanza: non perdiamo, come categoria, l’occasione per ricordare anche alle aziende e ai direttori l’importanza di una informazione di qualità costruita sui fatti e con i giornalisti che si ostinano a tenere la schiena dritta.

(Marcello Zinola - segretario Associazione Ligure dei Giornalisti
portavoce coordinamento Associazioni regionali della stampa per un sindacato di servizio)