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Gaza. 12mo giorno di un geniocidio
di Sameh A. Habeeb (da Gaza City)
Vi ricordiamo che Sameh Habeeb è un fotoreporter e giornalista freelance, attivista del movimento umanitario e pacifista, e collabora con l’agenzia Ramattan News che ha sede a Gaza City.
GAZA 12° GIORNO - Sono passati 12 giorni dall’inizio dell’attacco israeliano, ma per chi vive nella striscia anche un solo minuto può diventare interminabile. E’ una tragedia totale, un disastro umanitario, un bagno di sangue per un popolo che non ha più la forza di contare i morti e ha finito le lacrime per piangere i propri defunti.
Nemmeno le foto, scattate dai coraggiosi reporter, che ritraggono i corpi dei bambini straziati sono riuscite a scuotere la coscienza del governo israeliano per porre fine a questo inesorabile genocidio di civili indifesi . Quest’oggi come sempre le cifre ufficiali parlano chiaro continuano a salire. 710 è l’ultimo dato delle vittime e 3200 i feriti, dei quali purtroppo la maggior parte sono semplici cittadini. ma come sempre la cifra è approssimativa. Ormai diventa difficile attraversare i quartieri di Gaza City e documentare quanti morti e feriti determina ogni missile, ogni granata, ogni razzo che raggiunge un qualsiasi obiettivo, e spesso dai pezzi dei corpi straziati non si riesce a capire il numero delle persone coivolte. I bambini rimasti orfani sono sempre di più. Basta guardarli per vedere che nei loro occhi è rimasto impresso l’orrore della morte. Tremano per ore senza parlare con lo sguardo verso l’alto per chiedere aiuto a qualcuno che non c’è più. Aiutateci a fermare questo massacro.....
I risultati parziali delle operazioni militari di oggi
Continuano gli attacchi dal cielo dal mare e dall’artiglieria di terra.A Bait Lahia e al campo profughi di Nusairat i bombardamenti a tappeto sono continuati per tutta la giornata. Un gruppo di militanti di hamas sono stati colpiti da un raid aereo a Slaah El Din street a est di Gaza City. Nessuno è sopravvissuto. Ma in molte parti della città ci sono ancora scontri con l’esercito israeliano, che cerca i miliziani casa per casa.
Dalle navi da guerra sono state colpite diverse aree urbane a Gaza City, come Khan Yonis, mentre l’artiglieria pesante ha lanciato granate in direzione del quartiere Al Zaytoun a est di Gaza City e nel quartiere di Al Shaikh . Cinque palestinesi sono rimasti feriti. Circa 50 tunnel sono stati distrutti nella città di Rafah.
Quest’oggi l’esercito israeliano ha avvertito la popolazione di rafah specialmente quelli che risiedono vicino alla frontiera egixiano di lasciare immediatamente le loro case, perchè è previsto un bombardamento massiccio per distruggere i tunnel di Hamas. Lo stop ipotizzato di tre ore per consentire il passaggio degli aiuti umanitari non ha fermato le bombe. Una famiglia di quattro persone è stata colpita mentre viaggiava nella loro auto alla ricerca di cibo. Tuttavia Israele ha concesso ad alcuni camion di oltrepassare la frontiera per portare quei pochi aiuti necessari, che si sono dimostrati insufficienti per far fronte alla crisi umanitaria in atto.
Ancora attacchi indiscriminati a ospedali e medici. Un altro paramedico è morto quest’oggi a Jabalia mentre era all’interno della sua vettura. Una famiglia di 25 persone è stata decimata da un bombardamento. Di questi 15 erano bambini.Oggi sono state seppellite le 45 salme del massacro alla scuola dell’Onu. Il settore sanitario è completamente paralizzato, i centri di soccorso somigliano a dei mercati di piazza per l’affollamento. Il 90% della popolazione è senza energia elettrica e migliaia di persone bevono l’acqua che non è più potabile.