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Gaza - Epifania di sangue: 40 civili uccisi in una scuola dell’ONU

Publie le martedì 6 gennaio 2009 par Open-Publishing

Bilancio delle vittime (secondo il giornale israeliano "Haaretz"): 635 morti, di cui 100 bambini, 2.900 feriti.

Bombardate due scuole dell’ ONU
Sono almeno 40 i palestinesi uccisi dall’attacco israeliano alla scuola Al-Fakhura gestita dall’UNRWA (l’agenzia ONU per i rifugiati), nel campo profughi di Jabaliya (nel nord della Striscia), che aveva dato ospitalità a rifugiati. Lo riferiscono fonti concordanti mediche e testimoni. Le testimonianze sull’origine delle esplosioni che hanno causato la strage non sono univoche. Secondo alcuni, un carro armato israeliano ha sparato due cannonate contro l’edificio stracolmo di sfollati che speravano - sotto la copertura delle Nazioni Unite - di avere maggiori probabilità di salvarsi dai combattimenti in corso da sabato sera tra soldati israeliani e miliziani di Hamas.
 Secondo il racconto di altri, le deflagrazioni sarebbero state causate da quattro razzi sparati da un velivolo. 
I medici intervenuti sul posto hanno riferito che decine di palestinesi sono stati feriti e ricoverati in due ospedali della zona. Nella scuola gestita da personale dell’Onu e nel perimetro che la circonda si erano ammassate centinaia di persone, quasi tutte fuggite dal campo profughi di Jamaliya. Stamattina in un attacco compiuto da un elicottero israeliano contro un’altra scuola gestita dalle Nazioni Unite, a Gaza City, erano stati uccisi altri tre palestinesi, tre cugini fuggiti in città dal nord della Striscia.
Il portavoce dell’esercito israeliano, rispondendo alla domanda di un giornalista del canale satellitare al-Jazeera sul motivo per cui avessero colpito due scuole dell’UNRWA, ha risposto con l’arroganza dei criminali che sanno di godere di totale impunità: "Noi non abbiamo bisogno di dare giustificazioni”.

Sterminata famiglia a Gaza City, fra cui 7 bambini
Almeno 12 membri di una stessa famiglia tra i quali sette bambini di età da uno a 12 anni sono stati uccisi da un bombardamento israeliano che ha distrutto la casa in cui abitavano a Gaza City. Lo hanno riferito fonti mediche e altri testimoni.

Bombardate cliniche mobili di un’Ong danese
Tre cliniche mobili dell’organizzazione umanitaria danese Folkekirkense Noedhjaelp (DanChurchAid) a Gaza sono state bombardate e distrutte dall’esercito israeliano. Lo ha reso noto oggi il segretario Henrik Stubkjaer. "Tutti i nostri tre ospedali mobili sono stati bombardati e resi inutilizzabili la scorsa notte. Eppure avevano chiaramente e ben in vista le insegne ’Mobile Clinic’ ". Il segretario di DanChurchAid ha detto che il personale non è stato colpito.

Croce Rossa: "Nella Striscia crisi umanitaria è totale"
Il comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc) ha dichiarato che ora la Striscia di Gaza si trova in una "totale" crisi umanitaria. Il capo delle operazioni Icrc Pierre Kraehenbuehl ha affermato che la situazione dei civili palestinesi è "estrema e traumatica dopo 10 giorni di combattimenti ininterrotti".

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