Gaza, Prc: Sabato partecipiamo a cortei ma e’ un errore farne due

Rifondazione comunista esprime "preoccupazione" per la guerra nella Striscia di Gaza perché "uccide il processo di pace, allontanando la prospettiva dei sue stati per i due popoli". Su questa piattaforma, sabato prossimo, 17 gennaio, il partito di Paolo Ferrero "parteciperà alle due manifestazioni convocate dalla Comunità palestinese a Roma e dalla Tavola della Pace ad Assisi, pur avendo lavorato sino all’ultimo per evitare i due cortei - si legge in una nota - considerati un errore".

Stamane una delegazione di Rifondazione comunista composta dal segretario Paolo Ferrero, dal responsabile Esteri Fabio Amato e dal responsabile Solidarietà internazionale Francesco Maringiò ha incontrato l’ambasciatore dell’Autorità nazionale Palestinese in Italia, Sabri Ateyeh. "Ferrero - si legge nella nota - ha espresso piena solidarietà al popolo palestinese per l’aggressione che sta subendo in queste ore. L’invasione e la guerra lanciata da Israele a Gaza deve fermarsi e subito. Questo massacro di civili inermi viola ogni principio del diritto internazionale.

Chiediamo la fine dell’aggressione, il ritiro totale delle truppe israeliane da Gaza e l’immediata cessazione di tutte le ostilità. E chiediamo che il governo italiano si faccia portatore di questa richiesta". Il problema vero - afferma Ferrero, tornato di recente da un viaggio nei Territori palestinesi - è che oggi in Palestina non ci troviamo di fronte ad un processo di pace interrotto, ma alla costruzione concreta di un regime di apartheid.

Una pace giusta può nascere solo da una conferenza internazionale sotto l’egida dell’Onu che ponga fine all’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza, la rimozione del Muro e degli insediamenti, il rispetto delle risoluzioni internazionali e la nascita di uno stato palestinese nei confini del 67, con Gerusalemme Est come capitale".