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Gaza: l’ONU conferma la strage di civili rinchiusi in casa e presi a cannonate

Publie le venerdì 9 gennaio 2009 par Open-Publishing

Lunedi’ abbiamo pubblicato una notizia, raccolta attraverso InfoPal, talmente grave che abbiamo ritenuto necessario pubblicarla "con riserva" di verifica: riguardava il massacro di decine di civili palestinesi rinchiusi dall’esercito israeliano in una casa e successivamente bombardato a cannonate.
Purtroppo oggi l’UNRWA, l’agenzia di soccorso e lavori delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha confermato questa incredibile notizia. Solo ieri i soccorsi dell’ONU hanno potuto raggiungere la zona dove si e’ consumato il massacro e hanno potuto constatarne la veridicita’. Gia’ 30 cadaveri sono stati recuperati fra le macerie, ma molti altri si troverebbero sotto le rovine dell’edificio colpito dal fuoco israeliano. L’episodio è avvenuto nella zona della ex colonia ebraica di Netzarim, a sud di Gaza, e ha colpito il clan familiare dei Sammuni. Una donna sopravvissuta al massacro, che è adesso ricoverata all’ospedale Shifa di Gaza e che ha perso due dei suoi sei figli, ha testimoniato che le forze israeliane hanno ordinato a un centinaio di membri del clan di entrare in un magazzino, che successivamente è stato colpito da due cannonate: una all’ingresso e l’altra all’interno dell’edificio. A questa si sono aggiunte altre testimonianze dei sopravvissuti. Ancora non e’ possibile dare un’esatta dimensione a questo criminale massacro di civili. Solo con la prima tregua umanitaria di mercoledì i feriti hanno potuto raggiungere l’ospedale Shifa.

Qui la notizia pubblicata lunedi’ 5.

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