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Gaza, tragedia senza fine. Israele contro tutti

Publie le martedì 6 gennaio 2009 par Open-Publishing
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Gaza, tragedia senza fine. Israele contro tutti

La ministra degli Esteri israeliana e presidente del partito di governo Kadima, Tzipi Livni, ha rifiutato la presenza di osservatori stranieri nella Striscia dopo la fine dell’offensiva, così come avevano chiesto i rappresentanti dell’Unione Europea impegnati in queste ore per raggiungere una soluzione sull’emergenza di Gaza. In una riunione con alcuni rappresentati diplomatici a Gerusalemme, Livni ha infatti affermato che “non vede la ragione della presenza di una forza internazionale” dopo la fine delle operazioni militari nella regione.

Per la prima volta nella storia della Ue, due missioni parallele hanno avuto il mandato di mediare tra le parti in conflitto, in quella che si configura sempre più come una strage senza precedenti per la Palestina. Da una parte la delegazione inviata in Egitto e guidata dal presidente francese Nicolas Sarkozy, la quale si pone come obbiettivo primario, oltre quello della fine delle ostilità, l’ingresso immediato a Gaza di aiuti umanitari.

Dall’altra, la troika guidata dal ministro degli esteri ceco Karel Schwarzenberg, affiancato dai colleghi francese e svedese, alla quale la Livni ha comunicato il rifiuto della presenza degli osservatori internazionali, oltre che quello di un immediato cessate il fuoco. Durante il colloquio, il ministro degli Esteri del paese ebraico ha infatti dichiarato che Israele intende “cambiare l’equazione” secondo cui Hamas può attaccare Israele, ma questo deve restare sempre passivo. In tal proposito, la Livni ha ribadito il diritto del proprio Paese a difendersi dagli attacchi palestinesi e per questo “la battaglia sarà lunga” e non cesserà “finché Hamas non accetterà i requisiti fondamentali della legalità internazionale”.

La responsabile per gli Esteri, nonché candidata per Kadima alla poltrona di primo ministro alle prossime elezioni, durante il colloquio con Schwarzenberg ha accusato l’Iran di armare il movimento islamico che controlla la Striscia. “Hamas – ha affermato – è un’organizzazione terroristica che coopera con l’Iran, si rifornisce di armi dall’Iran e ha la sua sede a Damasco”.

Così, mentre si moltiplicano gli appelli per un cessate il fuoco provenienti da mezzo mondo, Israele dice “no” ad ogni tentativo di mediazione e continua con il suo sanguinoso attacco di terra.

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